Operazioni long, operazioni short, tipi di ordine e calcolo di profitti e perdite

  • Comprare e vendere

L’idea di base del trading sui mercati è acquistare quando il prezzo è basso e vendere quando è alto o vendere quando il valore è elevato e acquistare successivamente quando è basso. Ti sembriamo un po’ criptici e misteriosi? Probabilmente questa affermazione ti sembrerà un po’ strana e magari ti starai chiedendo: “Come posso vendere qualcosa che in realtà non possiedo?” Bene, sul mercato Forex, quando vendi una coppia di valute, stai effettivamente acquistando la valuta quota (la seconda nella coppia) e vendendo la valuta base (il primo elemento nella coppia).

Nel caso di un esempio non relativo al mercato Forex, tuttavia, “vendere” può creare un po’ di confusione, come nel caso in cui decida di vendere un titolo o una materia prima. L’idea di fondo, in questo caso, è che il tuo broker ti sta prestando il titolo o la materia prima da vendere, che poi dovrai riacquistare più tardi quando deciderai di chiudere la transazione. Fondamentalmente, dato che non vi è alcuna consegna reale, è possibile vendere un titolo al tuo broker ‘restituendoglielo’ più avanti, magari ad un prezzo inferiore, così da ottenere un profitto.

  • Long vs. Short

Un altro bellissimo aspetto del mercato Forex è che si può guadagnare in caso di mercati sia in rialzo, sia in ribasso. Il mercato valutario, infatti, non presenta delle tendenze predefinite, come ad esempio avviene per il mercato azionario, che registra un costante orientamento al rialzo. Chiunque abbia mai fatto trading sui mercati per un po’ di tempo, saprà che i soldi più facili arrivano dai mercati che presentano forti ribassi e, dunque, se impari a fare trading su mercati con tendenze al rialzo e al ribasso, avrai moltissime opportunità di ottenere un buon guadagno.

LONG – Quando andiamo “long”, vuol dire che stiamo acquistando e quindi vogliamo che il mercato registri un rialzo, così che possiamo poi vendere la nostra posizione ad un prezzo superiore di quello a cui l’abbiamo acquistata. Ciò significa che stiamo acquistando la prima valuta della coppia e vendendo la seconda. Pertanto, se acquistiamo la coppia EURUSD e l’euro si rafforza in relazione al dollaro statunitense, avremo eseguito un trade che ci ha portato un profitto.

SHORT – Andare “short” significa che stiamo aprendo una posizione di vendita sul mercato e vogliamo, di conseguenza, che il mercato registri un ribasso, così che possiamo poi riacquistare la nostra posizione ad un prezzo inferiore rispetto a quello a cui l’abbiamo venduta. Quindi, se vendiamo la coppia GBPUSD e la sterlina britannica si indebolisce in relazione al dollaro statunitense, avremo un trade che registrerà dei profitti.

  • Tipi di ordine

È arrivato il momento di parlare dei tipi di ordine. L’operazione di apertura di un trade sul mercato Forex prende il nome di ‘ordine’; i tipi di ordine sono piuttosto numerosi e variano da broker a broker. Tutti i broker offrono degli ordini – per così dire – di base e poi ci sono altri ordini ‘speciali’, che non sono offerti da tutti i broker e che presentano alcune “complicazioni” che meritano più di qualche parola di spiegazione.

Qui di seguito li tratteremo tutti uno ad uno:

Ordine market – Un ordine market è un ordine piazzato ‘at the market’ (al prezzo di mercato) e viene eseguito istantaneamente al miglior prezzo disponibile.

Ordine entry limit – Un ordine entry limit viene richiesto per acquistare al di sotto del prezzo attuale di mercato o per vendere al di sopra del prezzo attuale di mercato. Il concetto è probabilmente un po’ complicato da comprendere a prima vista e quindi è opportuna una breve spiegazione:

Se la coppia EURUSD viene attualmente scambiata a 1,3200 e hai intenzione di vendere se raggiunge il livello di 1,3250, puoi piazzare un ordine entry limit: così, se/quando il mercato toccherà il livello di 1,3250, il tuo ordine di vendita verrà eseguito. Così, l’ordine sell limit è piazzato AL DI SOPRA del prezzo attuale di mercato.

Se invece vuoi acquistare la coppia EURUSD a 1,3050, e sul mercato viene scambiata a 1,3100, dovrai piazzare il tuo ordine buy limit a 1,3050: se il mercato raggiungerà quel livello, verrà aperta una posizione d’acquisto. Quindi, come avrai sicuramente capito, l’ordine buy limit è piazzato AL DI SOTTO del prezzo attuale di mercato.

Ordine entry stop – Si richiede un ordine entry stop quando si intende comprare al di sopra del prezzo attuale di mercato o vendere al di sotto di esso. Ad esempio, se vuoi andare long, ma vuoi entrare solamente in caso di rottura di un livello di resistenza, dovrai piazzare il tuo ordine buy stop appena sopra alla resistenza; verrà eseguito quando il valore sempre crescente arriverà a toccare il livello a cui hai richiesto il tuo ordine entry stop. Lo stesso ragionamento vale anche per un ordine sell stop: in tal caso, dovrai piazzare l’ordine appena al di sotto del livello di supporto.

Ordine stop loss – Un ordine di stop loss è relativo ad un trade già aperto e ha l’obiettivo di evitare ulteriori perdite se il prezzo oltrepassa un livello da te stabilito. Lo stop loss è probabilmente l’ordine più importante del Forex trading, poiché ti consente di controllare il tuo rischio e di limitare le perdite. Questo ordine rimane efficace fino a quando non deciderai di chiudere la posizione o di modificare o cancellare l’ordine stop loss.

Trailing Stop – L’ordine trailing stop loss è in stretta connessione a un trade, come lo stop loss standard. La differenza è che il trailing stop “segue” (da qui l’inglese trail) il prezzo attuale di mercato quando il trade si muove in tuo favore. Solitamente puoi impostare il trailing stop loss di modo che segua il prezzo attuale di mercato ad una certa distanza stabilita; non inizierà a muoversi fino a quando il prezzo non si muoverà ad un livello superiore rispetto alla distanza specificata. Ad esempio, se imposti un trailing stop di 50 pip sulla coppia EURUSD, lo stop non si muoverà fino a quando la tua posizione non sarà in tuo favore di 51 pip; a questo punto, lo stop si muoverà nuovamente se il mercato si muoverà di 51 pip al di sopra del tuo livello di trailing stop. In questo modo, puoi assicurarti i profitti mentre il mercato si muove in tuo favore, lasciando comunque al trade tutto lo spazio per registrare risultati ancora più positivi. Questi ordini funzionano meglio in caso di mercati che presentano trend molto marcati.

Ordine Good till Cancelled (GTC) – Un ordine good till cancelled (in italiano “valido fino a quando non viene annullato”) si spiega da solo… è valido fino a quando il trader non decide di annullarlo. Se piazzi un ordine GTC, non scadrà fino a quando non lo eliminerai manualmente. Fai attenzione, perché se inserisci un ordine GTC e poi te ne dimentichi, il mercato potrà eseguirlo, magari anche a distanza di tempo e, in qualche caso, potresti ritrovarti fra le mani una posizione poco vantaggiosa.

Ordine Good for the Day (GFD) – Un ordine di questo genere rimane attivo sul mercato fino al termine della giornata di trading. La giornata sul mercato Forex termina alle 17.00 EST o alle 17.00 orario di New York. Il momento di scadenza esatto di un ordine GFD potrebbe variare da broker a broker, quindi documentati sempre prima.

Ordine One Cancels the Other (OCO) – Un ordine one cancel the other (“ordine cancella ordine”) è costituito, fondamentalmente, da due ordini. Si può trattare di due ordini entry, due ordini stop loss, o due ordini entry e due ordini stop loss. Essenzialmente, quando un ordine viene eseguito, l’altro viene cancellato. Quindi, se vuoi acquistare O vendere la coppia EURUSD, perché ritieni che si verificherà un breakout del consolidamento, ma non sai in quale direzione si dirigerà il mercato, puoi piazzare un buy entry e uno stop loss al di sopra del consolidamento e un sell entry con uno stop loss al di sotto del consolidamento. Se, ad esempio, dovesse essere eseguito il buy entry, il sell entry e il relativo stop loss verranno entrambi immediatamente annullati. Un ordine particolarmente comodo da usare quando non sei sicuro della direzione in cui si muoverà il mercato, ma sai solamente che qualcosa di grosso sta per accadere.

Ordine One Triggers the Other (OTO) – Si tratta dell’opposto dell’ordine OCO, perché, al posto di annullare un ordine una volta eseguito un altro, in questo caso l’ordine successivo verrà attivato dopo l’esecuzione di un ordine precedente.

  • Dimensione del lotto / contratto

Nel Forex, le posizioni vengono indicate in termini di ‘lotti’. Di seguito, puoi trovare le misure più comuni con il relativo numero di unità.

Lotto standard = 100.000 unità

Minilotto = 10.000 unità

Microlotto = 1.000 unità

Nanolotto = 100 unità

 

  • Come calcolare il valore di un pip

Come ti abbiamo già insegnato, le valute sono espresse in pip, e un pip rappresenta il più piccolo incremento di prezzo registrabile da una valuta. Per trarre profitti da questi piccoli incrementi di prezzo, devi aprire posizioni piuttosto grandi per poter vedere dei profitti (o delle perdite) significativi. Qui è dove entra in gioco la leva finanziaria. Se hai ancora dei dubbi su questo importantissimo strumento, ti consigliamo di andare a rileggere la Parte 1 del corso.

Dunque, abbiamo bisogno di sapere come la grandezza del lotto influenza il valore di un pip. Andiamo a introdurre un paio di esempi:

Poniamo di utilizzare dei lotti standard, che hanno dunque 100.000 unità per ogni lotto. Andiamo a vedere come muta il valore di un pip.

1) EUR/JPY ad un tasso di cambio di 100,50 (0,01 / 100,50) x 100.000 = $9,95 per pip

2) USD/CHF ad un tasso di cambio di 0,9190 (0,0001 / 0,9190) x 100.000 = $10,88 per pip

Nelle coppie di valute in cui il dollar statunitense è la valuta quota, i pip varranno $10 nei lotti standard, $1 nei minilotti, $0,10 nei microlotti e un centesimo di dollaro nei nanolotti.

  • Come calcolare profitti e perdite

Ora vediamo come calcolare i profitti e le perdite:

Prendiamo una coppia in cui il dollaro non è la valuta quota, perché questi casi sono più complicati:

1) Il tasso di cambio della coppia USD/CHF è attualmente di 0,9191 / 0,9195. Assumiamo di voler vendere la coppia USD/CHF, il che significa che lavoreremo con il prezzo ‘bid’ di 0,9191, o a quel tasso a cui il mercato è disposto ad acquistare da te.

2) Decidi quindi di vendere 1 lotto standard (100.000 unità) a 0,9191

3) Attendi un paio di giorni e il prezzo arriva a 0,9091 / 0,9095 e decidi quindi di chiudere la posizione con un profitto di 96 pip. Ma qual è l’importo in dollari che riceveremo?

4) Il nuovo tasso di cambio per la coppia USD/CHF è di 0,9091 / 0,9095. Visto che stiamo chiudendo il trade, dobbiamo ora prendere in considerazione il prezzo ‘ask’, poiché in questo momento andrai a compare la coppia di valute per chiudere l’ordine di vendita eseguito in precedenza. Quindi, poiché il prezzo ‘ask’ è ora di 0,9095, questo è il prezzo a cui il mercato è intenzionato a venderti la coppia di valute, o il prezzo a cui puoi riacquistarla (visto che inizialmente l’avevi venduta).

5) La differenza tra il prezzo a cui hai venduto (0,9191) e il prezzo a cui vuoi riacquistare (0,9095) è di 0,0096, o 96 pip.

6) Utilizzando la formula che abbiamo riportato sopra, abbiamo ora la seguente situazione: (0,0001 / 0,9095) x 100.000 = $10,99 per pip x 96 pip = $1.055,04

Per le coppie di valute in cui il dollaro statunitense è la valuta quota, è molto semplice calcolare il profitto o la perdita. Devi prendere semplicemente il numero di pip guadagnati o persi e moltiplicarlo per il valore del dollaro per pip. Ecco un esempio:

Poniamo che tu abbia una posizione della coppia EURUSD. L’hai acquistata a 1,3200 ma il prezzo è diminuito e ha raggiunto il tuo livello di stop loss a 1,3100… hai perso 100 pip.

Se hai acquistato 1 lotto standard, avrai perso $1.000 perché in 1 lotto standard di una coppia con il dollaro come valuta quota, un pip equivale a $10, e $10 per pip x 100 pip = $1.000

Se hai acquistato 1 minilotto, avrai perso $100 perché in 1 minilotto di coppie con il dollaro come valuta quota, un pip equivale a $1, e $1 x 100 pip = $100

Ricorda sempre: quando apri o chiudi un trade, dovrai sempre fare i conti con lo spread del prezzo bid/ask. Dunque, quando compri una valuta userai sempre il prezzo ask; quando la vendi, il prezzo bid.

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