Oggi, tantissimi trader si chiedono se sia veramente conveniente investire in BOT, CCT, BTP. Molti infatti, non sono molto disposti a questo tipo di investimento visto e considerato anche che i rendimenti non sono dei migliori, e i rendimenti su BOT, CCT, BTP non sono generalmente alti.

Ma conviene investire veramente? Quali sono i  vantaggi e gli svantaggi di questo tipo di investimento?

Scopriamoli insieme all’interno di questa guida.

INvestire in bot

Conviene investire in BOT, CCT o BTP?

Iniziamo con l’analizzare i vantaggi e gli svantaggi legati a questo tipo di investimento.

Molto spesso ci chiediamo se è meglio investire in BOT o se invece conviene meglio investire in CCT o se meglio i BTP. Per comprendere quale tipo di investimento è il migliore, procediamo con l’analizzare vantaggi e svantaggi.

Prima di analizzarli, precisiamo che chi sceglie di investire in questo settore, sceglie di investire con titoli di Stato.

Quindi si deve tenere in considerazione anche della situazione attuale in cui ci troviamo, ovvero in un momento di crisi internazionale, dove gli investimenti nella maggior parte dei casi sono fermi.

Inoltre, per causa di questa incertezza economica anche i mercati e gli investimenti ne risentono, ovvero l’incertezza si ripercuote anche su di essi, visto e considerato che l’intera stabilità economica è incerta visto anche i risultati d’estate in merito alla Brexit.

In breve, il futuro della stessa Europa è incerto, e nel caso specifico dell’Italia, le manovre di governo, le crisi di governo e la difficile situazione di stabilità non giovano certamente a questo settore. Di conseguenza i risparmiatori non si sentono sicuri e guardano ai titoli di stato come uno dei migliori strumenti per investire i propri risparmi.

Fondi comuni di investimento: conviene investire?

Molto spesso ci si chiede se sia conveniente o meno investire sui fondi comuni di investimento. Sono le banche che generalmente consigliano questo tipo di investimento, puntando alla vendita di fondi comuni di investimento.

Ma perché?

Cerchiamo di analizzare meglio le caratteristiche dei principali titoli emessi dal Governo, ovvero BOT, CCT, BTP.

Sappiamo tutti che oggi il rendimento delle obbligazioni di Stato non è alto, anzi, è il più basso di sempre.

Se esaminiamo il periodo storico, ovvero gli ultimi anni, possiamo vedere come in Germania i Bund sono arrivati ad avere tassi negativi.

Non se la passano certamente meglio gli Stati Uniti i cui tassi di interesse sono vicini allo zero. Peggio ancora l’Italia, dove nessuno quasi investe oggi in questo tipo di obbligazioni.

Infatti, investire oggi in questo settore è divenuto quasi impossibile o meglio quasi nessun investitore sano di mente, penserebbe di investire in questo settore. Soprattutto se si tratta poi di piccoli risparmiatori.

Al momento però segnaliamo una controtendenza! Ovvero, questo sistema di investimento sembra essere uno dei più attraenti anche perchè sono garantiti dallo Stato. Quindi a meno di un fallimento Statale, dovrebbero essere dei rendimenti remunerativi.

Cosa sono i BOT?

Per comprendere bene come investire in questi settori, dobbiamo chiarire innanzitutto cosa sono i BOT. Possiamo definire i BOT come titoli di stato a breve termine che hanno una durata massima di 3 – 6 o 12 mesi dal momento dell’emissione.

E’ possibile investire con i BOT anche sul mercato secondario, relativo ai titoli di stato emessi in precedenza. Non resta quindi che capire quali sono le migliori.

I BOT non pagano cedole periodiche di interessi.

Tutto il loro rendimento si ottiene dalla differenza tra il valore nominale comprato e il valore rimborsato alla scadenza e il prezzo di acquisto. Per esempio se un BOT costa 97 e alla data di scadenza rimborsa 105, vuol dire che paga 8 euro di interesse su 97.

L”incidenza delle commissioni inerenti alla negoziazione e ai bolli, rende più facile l’investimento in BOT solo se ne ricorrono le seguenti condizioni:

  1. durata del titolo non inferiore a 3-4 mesi;
  2. la commissione per l’acquisto non supera lo 0,20%;
  3. il nominale acquistato deve essere almeno pari a € 10.000 nel caso in cui non si possiede il conto titoli e € 5.000 se hai il conto titoli.

Tenete presente anche che questi importi sono necessari al fine di ammortizzare gli oneri del bollo, mentre il conto titoli è gratuito e le imposte sono a parte.

Cosa sono i CCT?

Anche gli investimenti in CCT li abbiamo accennati e qui li spiegheremo meglio. I CCT sono titoli a tasso variabile che possiedono una durata di 7 anni dal momento dell’emissione. Questi investimenti pagano gli interessi con cadenza semestrale, posticipata e variabile sulla base di un parametro di indicizzazione.

Questo parametro è rappresentato dal rendimento dei BOT semestrali per i CCT, mentre per i CCTeu si utilizzano parametri indicizzati al tasso euribor a 6 mesi. Sia i CCT sia i CCTeu sono validi.

Precisiamo però che i CCT agganciati all’Euribor sono meno soggetti ai fatti economici italiani, in quanto l’euriobor è il tasso al quale le banche si prestano i soldi sul mercato interbancario.

Questo tasso è molto reattivo alla politica monetaria della BCE e allo scenario internazionale in termini di liquidità e di tensioni politiche.

Per i CCT normali, invece, si pagano interessi rapportati ad un tasso a breve termine italiano. Solo il rendimento dei BOT risente della crisi politica ed economica italiana.

Tutti coloro che hanno scelto di investire in CCT hanno potuto beneficiare del rialzo dei tassi sui titoli di stato italiani, mentre tutti coloro che hanno investito in CCTeu è rimasto fermo.

Cosa sono i BTP

Gli investimenti in BTP rappresentano dei titoli a tasso fisso che pagano delle cedole semestrali di importo costante.

L’unico vantaggio è che i BTP non subiscono oscillazioni dell’importo degli interessi, per altro costante e conosciuto dall’inizio.

Chi investe in BTP lo fa per un periodo minimo di 3 anni fino ad un periodo di 30 anni. Sono molto apprezzati (anche se non è il momento ideale per investire con i BTP) e comportano maggiormente i rischi rispetto agli altri titoli di stato.

Per causa della loro durata, il prezzo di mercato oscilla in modo considerevole e inversamente proporzionale alla variazione nei tassi di interesse.

Precisiamo che investire in BTP per un lungo periodo, oggi, non è conveniente, visto e considerato che i BTP nella crisi sono i più colpiti. Essi rimborsano per intero il valore nominale al termine dell’investimento, ovvero alla scadenza, mentre se li si vuole svincolare si subirebbero delle penalizzazioni.

Maggiori approfondimenti su Investire in BTP oggi, conviene? Previsioni BTP

Nel caso in cui poi, si vuole speculare bisognerà acquistare dei BTP a lunga scadenza durante il periodo di ribasso dei tassi di interesse.

BOT, CCT o BTP: cosa comprare e dove?

Infine, per scegliere il titolo di stato migliore, bisogna saper valutare quale sarà il titolo più remunerativo. Basta sfogliare le stampe nazionali specializzata per trovare tutti i rendimenti netti per ognuno dei titoli quotati. Fatto questo non si deve far altro che individuare la scadenza che è più consona la nostro investimento e seguire queste 3 semplici regole:

  1. non comprare un CCT per € 1.000 euro se poi si pagano all’anno € 34,20 di bollo e lo 0.50% di commissioni;
  2. scegliete con diligenza il mercato su cui volete puntare, considerando che i titoli di stato sono scambiati su più mercati;
  3. lo stesso BOT o CCT è acquistabile sul MOT e ETLX. L’unico accorgimento da fare è quello di valutare i prezzi in acquisto scegliendo il mercato più conveniente.

Infine, un ultimo consiglio che ci sentiamo di darvi è che se non volete investire grandi cifre, allora questo settore non è consigliabile. Meglio dirottare il vostro investimento in altri settori.

Per maggiori approfondimenti, consigliamo: Come investire dai 1000 € ai 10000 € o 50.000 € : i nostri consigli

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