La recente performance in Borsa di Telecom Italia ha catturato l’attenzione degli investitori, e non a buon grado. Nonostante il Ftse Mib mostri un andamento positivo, Telecom Italia ha vissuto una settimana difficile, con il titolo che ha continuato a scendere per la quarta giornata consecutiva.

un grafico e il logo di TIM in sovrimpressione
TIM perde terreno sul Ftse Mib – MeteoFinanza.com

Oggi, ci concentriamo su questa società e analizziamo le ragioni dietro il suo calo significativo.

Andamento in Borsa

Nella sola giornata del 5 ottobre, il titolo Telecom Italia ha perso oltre il 2,5% del suo valore, ma la situazione è peggiorata il giorno seguente, ieri 6 ottobre, con una diminuzione del 5,89%, fino a raggiungere quota 0,2654 euro.

Questo calo è stato accompagnato da volumi di scambio vivaci, con oltre 262 milioni di azioni che hanno cambiato proprietà fino alla fine della giornata di ieri. Questo rappresenta un aumento significativo rispetto alla media degli ultimi 30 giorni, che era di circa 150 milioni di azioni scambiate al giorno.

L’accelerazione improvvisa al ribasso nel pomeriggio di ieri ha portato Telecom Italia a scivolare nell’ultima posizione del Ftse Mib. Questo andamento negativo è stato un motivo di preoccupazione per gli investitori, ma cosa sta causando questa diminuzione di valore?

Incontro tra Vivendi e il Governo

Una delle cause del recente calo di Telecom Italia è l’incontro tra i rappresentanti di Vivendi e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Tuttavia, i dettagli di questo incontro sono stati scarsi, e ciò ha contribuito all’incertezza che circonda la situazione. Secondo fonti governative citate dal Messaggero, l’incontro sembrava essere stato costruttivo e potrebbe aprire spazi per ottenere il consenso di Vivendi all’offerta.

Il Sole 24 Ore ha riportato che non ci saranno ulteriori ritardi nell’offerta vincolante, attesa entro il 15 ottobre. Questa scadenza imminente ha aumentato la pressione su Telecom Italia e ha contribuito alla sua diminuzione in Borsa.

Supporto politico alla separazione della rete

Alcune dichiarazioni importanti hanno influenzato il settore delle telecomunicazioni. Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’innovazione, ha espresso il suo supporto alla separazione della rete, considerandola un passo che potrebbe agevolare un consolidamento europeo nei servizi. Anche la premier Giorgia Meloni ha ribadito l’importanza di proteggere l’interesse strategico del Paese nel settore delle telecomunicazioni.

Queste dichiarazioni politiche hanno confermato la volontà del governo di portare avanti il progetto NetCo, che ha contribuito a dare un senso di stabilità al settore.

Valutazioni degli analisti

Nonostante il calo recente, gli esperti di Equita SIM hanno mantenuto una raccomandazione “buy” su Telecom Italia, con un prezzo obiettivo di 0,4 euro. Questo indica che, nonostante le sfide attuali, ci sono aspettative positive per il futuro della società.

Tuttavia, non tutte le opinioni sono così ottimistiche. Deutsche Bank Research ha rivisto la sua strategia da “hold” a “sell” per Telecom Italia, con un target price ridotto a 0,23 euro. Gli analisti di Deutsche Bank ritengono che il titolo potrebbe sottoperformare in prossimità della scadenza del 15 ottobre, quando dovrebbe essere presentata l’offerta vincolante di KKR per NetCo.

L’upgrade da Arete Research

Mentre Deutsche Bank ha espresso preoccupazioni, Arete Research ha adottato un approccio più positivo, migliorando il giudizio su Telecom Italia da “neutral” a “buy“, con un fair value rivisto verso l’alto a 0,45 euro. Gli analisti di Arete Research sono ottimisti riguardo al futuro della rete e credono che Telecom Italia possa avere successo nella transazione con KKR.

Telecom Italia sta quindi affrontando sfide significative in questo momento, ma le opinioni degli analisti variano. La situazione rimane in evoluzione, e gli investitori stanno seguendo da vicino gli sviluppi per prendere decisioni informate sulle loro posizioni in questa società.

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