Molti trader alle prime armi sono sempre alla ricerca della migliore guida ai depositi in quanto si tratta sempre di porsi la stessa domanda da “un milione di dollari”: Quanto dovrei investire nelle trading online?

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Una domanda che tutti si sono fatti prima o poi. Ma la risposta, come spesso capita nella vita, non è così scontata come potrebbe sembrare a prima vista. Vi sono infatti un paio di aspetti da considerare attentamente prima di scegliere la somma con cui iniziare a fare trading online. Andiamo ad analizzarle una ad una.

Innanzitutto ricordiamoci che fare trading è un’attività comunque rischiosa (così come lo è fare qualsiasi cosa nella nostra vita d’altronde); rischio che sarà sempre una costante presente durante le nostre operazioni con il trading Forex e che dobbiamo perciò imparare a tenere sotto controllo, facendo girare le probabilità di successo a nostro favore.

Guida ai depositi: scelta del broker

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Il primo rischio, da non sottovalutare, è la scelta del broker Forex: da qui dipende buona parte del vostro successo come trader di CFD.

Fate la scelta sbagliata e rischierete di trovarvi in grossi guai: la competizione nel business dei CFD è elevata. Per questo motivo vi sono centinaia di broker diversi con cui poter fare trading online: sfortunatamente, tra alcuni di loro si nascondono broker poco onesti e propensi a truffare i propri clienti.

Vi consigliamo quindi di scegliere con attenzione il vostro broker: potete, per esempio. Infine, cercate anche su internet recensioni ed opinioni riguardo al broker che avete deciso di scegliere: facendo così, riuscirete nella maggior parte di casi ad evitare di incappare in una truffa.

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Il 74-89% dei trader retail perdono denaro quando fanno trading di CFD.

Quanto siete disposti a perdere?

Trovato il giusto broker, passiamo alla prima domanda che dovete farvi e a cui dovete rispondere. Di solito la stragrande maggioranza dei broker vi permetterà di aprire un account presso la loro piattaforma con una cifra minima dai 100 EUR ai 300 EUR. La cifra dipende ovviamente dal broker che avete scelto. Però non è da sottovalutare: dovete pensare che i soldi che avete deciso di investire nei CFD sono soldi “a rischio”.

Ovvero oggi possono esserci, ma domani possono non esserci o magari possono essere raddoppiati: dipende dalla vostra attività di trading e dalla vostra strategia.

Ricordate che il rischio è sempre presente nel trading di CFD; ma se utilizzate le dovute precauzioni come strategie affidabili, seguire le notizie di mercato e rimanere sempre aggiornati, il rischio diminuirà sensibilmente.

Se quindi decidiamo di depositare 200 EUR come primo deposito presso un broker, ricordiamoci che quei 200 EUR ci servono per essere investiti sui CFD. Non dovete assolutamente investire più di quanto non possiate permettervi di perdere.

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Se infatti avete bollette o conti da pagare, e vi servono a fine mese quei 200 EUR che avete deciso di investire correreste un grosso rischio. Quale? Che magari durante il vostro primo mese di attività come trader tutto vada storto e vi ritroviate con, per esempio, 150 EUR nel vostro account. Ma a fine mese avete anche quei conti da pagare per un totale di 200 EUR… e ora cosa fate? Quindi valutate molto bene e gestite molto attentamente il vostro denaro. Ti invitiamo ad approfondire anche l’argomento con una corretta gestione del money management

Ecco quindi spiegato perché è importante investire una cifra che non intacchi le vostre finanze personali. Deve essere una cifra che siete disposti anche a perdere (nello sfortunato caso che vi vada tutto storto), una cifra che se investita non vi creerà problemi o comunque non cambierà il vostro stile di vita (ovvero: non investite 200 EUR se poi sapete che sarete costretti a dover fare la metà della spesa al supermercato poiché i soldi destinati alla spesa mensile, in parte, sono stati investiti nel trading online).

In caso che in questo momento non abbiate la cifra necessaria per iniziare, non preoccupatevi: c’è sempre tempo, il trading (così come i broker) non scappano nel frattempo! Prendetevi uno o due mesi per mettere da parte la cifra che volete investire; in tal modo quando inizierete a fare trading avrete una preoccupazione in meno, ovvero quella di correre il rischio di arrivare a fine mese senza quei soldi investiti che magari vi servivano assolutamente a pagare dei conti o comunque a sopravvivere.

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Quanto investire?

Adesso passiamo a fare un altro ragionamento, altrettanto importante come il primo appena fatto. In caso non abbiate difficoltà economiche serie, quindi riusciate tranquillamente ad arrivare a fine mese ed avere anche qualche centinaio (o migliaio) di euro in più… dovete sempre investire il minimo indispensabile per aprire un account presso un broker? O forse, magari, vi conviene investire qualcosa di più?

Per aprire un account, vi conviene sempre dare un occhiata ai vantaggi offerti dal broker.

  • 1) vantaggi di account “speciale” o “vip”.

Tutti i broker offrono varie tipologie di account a seconda di quanto decidiate di investire come primo deposito. Scontato da dire, ma più depositate all’inizio, più vantaggi e servizi extra otterrete da parte del broker.

Per esempio, molti broker offrono un servizio di segnali di trading; altri offrono ritorni (e quindi profitti) più alti sugli asset disponibili sulla loro piattaforma di trading; altri ancora offrono materiale educativo, webinar con istruttori (ovvero una sorta di videoconferenza), un account manager personale che vi segue nella vostra attività di trading e fa anche sessioni one-to-one per spiegarvi strategie e tecniche avanzate.

I servizi aggiuntivi dipendono dal broker che avete scelto. Spesso e volentieri alcuni di questi servizi possono tornarvi molto utili: sia che siate dei trader alle prime armi, sia che siate dei trader professionisti. In questo caso la scelta dipende interamente da voi: avete una buona somma con cui iniziare il trading CFD (somma che, ricordiamo, potete permettervi di perdere), perciò scegliete il miglior broker a seconda anche dei vantaggi e servizi extra che riceverete in caso apriste un account superiore a quello standard che viene concesso con un deposito minimo.

  • 2) rapporto rischio-deposito effettuato.

Questo punto viene spesso non considerato dai trader alle prime armi e cade totalmente nel “dimenticatoio”; quando invece, data la sua importanza, dovrebbe essere stampato a grandi lettere ovunque sia possibile. Ma cos’è il rapporto rischio-deposito effettuato? Come al solito, un esempio chiarificherà il tutto. Mettiamo che ci sono due trader alle prime armi: Marco e Giovanni, i quali decidono di investire somme differenti nel trading online:

  • Marco decide di investire: 1000 EUR.
  • Giovanni decide di investire: 200 EUR.

Giovanni ha quindi deciso, pur se poteva investire di più, di scegliere il minimo necessario per aprire un account. Dopotutto, è un trader alle prime armi e la strada per imparare tutto ciò che è necessario per fare trading in maniera consapevole è lunga e tortuosa, non un gioco da ragazzi. Insomma, vuole tutelarsi: ha paura, giustamente, che i soldi investiti possano essere persi. Perciò ha fatto il seguente ragionamento: meno investo, meno rischio di perdere. Ha voluto ridurre il fattore rischio, tutto qua.

Pensate anche voi allo stesso modi di Giovanni? E se vi dicessimo che invece, è proprio Marco ad avere ragione? Cioè che investendo più del dovuto, il rischio diminuisce anziché aumentare? Andiamo a vedere un po’…

Prima di tutto c’è da tenere in conto che per gestire il rischio durante il trading, bisogna sempre investire una piccola parte della somma disponibile. Mai e poi mai investire tutta la somma in una singola operazione! Rischiereste di bruciare l’intero account, e quindi perdere tutti i soldi, in una singola operazione.

La percentuale consigliata che dovreste impegnare in ogni singola operazione che farete, dovrebbe essere tra il 3-5% dell’intero importo del vostro account. Ma molto dipende dalla vostra strategia di trading. Mettiamo che Marco ha optato per un profilo di rischio del 5%; Giovanni invece opta per il 10%, perché il broker da lui scelto permette di investire minimo 20 EUR per ogni operazione.

  • Marco: 100% = 1000 EUR. Importo  da investire: 5% = 50 EUR per ogni operazione.
  • Giovanni: 100% = 200 EUR. Importo da investire: 10% = 20 EUR per ogni operazione.

Facendoci due calcoli al volo: qual è l’account che sta rischiando maggiormente tra i due? Ovvio, quello di Giovanni. Se infatti rischia 20 EUR, quindi il 10% di tutto il suo account, in ogni singolo trade significa che… il totale di operazioni in perdita che può accumulare di fila è pari a 10. Poi il suo account sarà bruciato: avrà perso tutti i soldi investiti. E per quanto riguarda Marco? Il suo rischio è del 5% per ogni singolo trade, nonostante investa il 250% in più rispetto a Giovanni (ovvero 50 EUR anziché 20 EUR), che significa che… il totale delle operazioni in perdita che l’account di Marco può accumulare di fila è pari a 20.

Come vedete Marco è due volte tanto più “sicuro” di Giovanni, avendo il doppio delle operazioni disponibili e mettendo sempre a rischio solamente il 5% dell’importo totale disponibile nel suo account. Non solo: Marco ha dimezzato il fattore rischio e contemporaneamente aumentato del 250% il suo investimento in ogni singola operazione!

Conclusioni

Giungiamo quindi alla nostra domanda di partenza: Quanto dovreste investire? Il tutto dipende da quanto è l’importo minimo da depositare presso il vostro broker e dalla cifra che potete permettervi di perdere. Unite questi due fattori e troverete la giusta cifra da investire; ricordandovi però sempre di considerare anche i vantaggi e servizi extra che il broker da voi scelto offre con account di “taglia maggiore”.

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