ANALISI TECNICA CAMBIO EURO-DOLLARO: IL CROSS EUR/USD RICACCIATO SOTTO QUOTA 1,06 SCHIACCIATO: PESANO ANCORA INDICAZIONI DI BCE E FED

Seconda settimana consecutiva con il segno meno per il cambio Euro-Dollaro caduto sui minimi delle ultime 4 settimane, sotto l’ importante supporto statico di quota 1,06. Il forte recupero del biglietto verde nei confronti della moneta unica europea trova soprattutto spiegazioni nelle nuove indicazioni fornite dalla banca centrale americana, non più così decisa ad alzare velocemente i tassi d’ interesse ai ritmi precedentemente stabiliti.

È in sostanza ciò che è emerso dalla lettura delle minute dei verbali dell’ ultima riunione della FED, dai quali inoltre si è venuto a conoscenza della necessità di ridurre il proprio bilancio. Euro indebolito anche dall’ intervento della BCE che per bocca del suo presidente, Mario Draghi, ha chiarito di non essere intenzionata a rialzare i tassi d’ interesse nel breve periodo. ha Il cross EUR/USD ha archiviato l’ ottava a quota 1,0591, cedendo circa lo 0,60% rispetto alla chiusura della settimana precedente, schiacciato dalla contrastata lettura delle Non-Farm Payrolls, mentre la quotazione massima a 5 sedute non si è spinta oltre area 1,0691.

DATI CONTRASTANTI ARRIVATI DAGLI USA: PAYROLLS SOTTOTONO, MA SCENDE A SORPRESA IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE

I dati macroeconomici sotto le attese, arrivati ad inizio settimana dagli USA avevano temporaneamente fornito ossigeno al cambio Euro-Dollaro che aveva tentato di riportarsi sopra quota 1,07. La lunga serie di dati macro era iniziata con la diffusione del dato sull’ indice PMI manifatturiero del mese di Marzo, sceso, nella lettura definitiva, a 53,3 punti dai 53,4 punti della valutazione preliminare, attestandosi al valore più basso registrato dal mese dello scorso Settembre. Successivamente è stata la volta del report relativo all’ indice ISM manifatturiero, redatto tenendo conto delle indicazioni di 400 direttori acquisti del settore. Anche la lettura finale dell’ indice ISM del mese di Marzo è stata inferiore alla stima iniziale, scendendo a 57,2 punti dai 57,7 punti del dato diffuso in via preliminare. Più marcato, invece, il calo del sottoindice della produzione nel mese di Marzo, in diminuzione di 5,3 punti a 57,6 punti, dai 62,9 punti del mese Febbraio.

A metà settimana, dopo le minute della FED, è arrivata la secca smentita della Banca Centrale Europea che ha messo fine ai rumors che vedevano un rialzo dei tassi prima della fine del programma di Quantitative Easing ed ha spinto al ribasso il cambio Euro-Dollaro in area 1,063. È stato lo stesso presidente Draghi a mettere fine alle supposizioni circolate a mezzo stampa, ed ampiamente caldeggiate dal banchiere centrale tedesco Jens Weidmann. Il capo dell’ istituto centrale con sede a Francoforte in un intervento al Centro per gli Studi Finanziari dell’Università Goethe di Francoforte ha testualmente detto che: ” È ancora troppo presto per dichiarare vittoria sul fronte dell’inflazione”. Anzi, “c’è ragione per essere cauti nel valutare quanto le prospettive dei prezzi si siano stabilizzate “.

Cross EUR/USD ancora debole dopo la diffusione del dato, oltre le attese, relativo alla stima delle buste paga nei settori privati statunitensi, aumentate di 263.000 unità, nel mese di Marzo, secondo il report ADP. Le indicazioni degli analisti, invece, non si spingevano oltre un aumento di 187.000 unità.

Poco incisivo il dato relativo alle richieste di sussidio di disoccupazione rilasciato dal Dipartimento per il lavoro USA, che ha evidenziato un calo di 25.000 unità, nella settimana terminata l’ 1 Aprile, attestandosi a 224.000 unità, mentre gli analisti avevano previsto un calo minore, pari a 8.000 unità. La lettura si è riconfermata sotto il livello delle 300.000 unità che significa espansione, allungando la serie positiva più lunga da oltre 40 anni. Diminuite anche le richieste di disoccupazione continua, che nell’ ottava conclusa il 25 Marzo sono scese di 24.000 unità a 2,028 milioni di unità ( attese 2,040 milioni di unità ) da 2,052 milioni della precedente rilevazione. Scesa anche la media mobile mensile, attestatasi a 250.000 unità, grazie a 4.500 unità in meno rispetto alla lettura precedente ( 254.000 unità ). La media mobile a quattro settimane rappresenta un termometro più affidabile per avere il polso sull’ andamento del mercato del lavoro, in quanto, filtrata della volatilità più accentuata nelle rilevazioni dei singoli dati settimanali.

Aumento della volatilità sul cambio Euro-Dollaro dopo che la lettura del saldo delle buste paga nei settori non agricoli statunitensi ( Non-Farm Payrolls ) ha evidenziato una crescita più contenuta rispetto alle attese. Il saldo delle NPF, infatti si è attestato a + 98.000 unità, contro i pronostici che stimavano una crescita di 180.000 unità. In un primo momento il cross tra la coppia di valute con una spike di prezzo verso l’ alto si era riportato a quota 1,0663, per poi invertire drasticamente senso di marcia dopo che una lettura più approfondita ha evidenziato l’ inatteso calo del tasso di disoccupazione, sceso al 4,5% nel mese di Marzo, dal 4,7% del mese di Febbraio, oltre le attese che invece davano una lettura invariata. In crescita anche le retribuzioni orarie, salite dello 0,2% a 26,09 dollari.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD

Settimana sostanzialmente flat per il nostro trading System attivo sul mercato del Forex, con sottostante il cambio Euro Dollaro. La strategia Short attivata con la perdita del supporto orario a quota 1,0629 è stata chiusa sul finale degli scambi settimanali, generando un modesto profitto, in quanto non era stato ancora raggiunto alcun target price. Stoppata in pari la posizione Long Intraday.

La strategia rialzista attesa per la prossima ottava consiglia l’apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,0621, Target Price attesi in area 1,0645 ed 1,0686, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,0579. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,0686, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,0711 ed 1,0726; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,0591 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,0726, per tenare di prendere profitto in area 1,0751 ed 1,0792, estesa a 1,0846 ; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,0663 in chiusura di candela giornaliera Consigliati Long Speculativi in caso di ulteriori affondi in area 1,0366 , per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0423 ed 1,0488,estesa a 1,0514 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,0342 in chiusura di candela oraria.

La strategia ribassista, invece, prevede l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si registri una chiusura oraria minore di 1,0579; Target Price attesi in prima battuta a 1,0554 e successivamente a 1,0514; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,0621 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,0514 per sfruttare possibili cali in area 1,0488 ed 1,0423; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,0591 in chiusura di candela oraria. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,0423 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,0398 ed 1,0366; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,0514 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,0846, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,0792 ed 1,0751; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,0887 in chiusura di candela oraria o daily.

CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni si sono riportate nuovamente sotto i supporti di breve-medio periodo in area 1,067 -1,07, proseguendo il ribasso fin sotto area 1,06, persa la quale gli obiettivi ribassisti potrebbero scendere in area 1,055-1,05. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi.

Fino ad ora comprare sui minimi e vendere EUR/USD sui massimi ha dato ottimi frutti. Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,05 -1,055, fissando ancora una volta il Target Price in area 1,08 -1,085. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,04 in chiusura di candela giornaliera. Rinnoveremo anche gli acquisti Multiday sulla forza in caso di chiusura settimanale maggiore di 1,08, per puntare prima a quota 1,09 ed in un secondo momento a quota 1,10. Stoppare la posizione in caso di close di ottava sotto area 1,0585.

 

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