RALLENTA LA CORSA DEL CROSS EUR-USD DOPO LA SCONTATA VITTORIA DI MACRON ALLE PRESIDENZIALI FRANCESI: L’ ATTENZIONE RITORNA A SPOSTARSI SUI DATI MACRO

Settimana caratterizzata dalle prese di beneficio sul cambio Euro-Dollaro che, pur senza intaccare il quadro grafico rialzista di breve-medio periodo, ha ceduto lo 0,60% circa, rispetto alla chiusura dell’ ottava precedente.

Gli ultimi scambi settimanali, infatti, si sono conclusi a quota 1,0932,a fronte di un minimo a cinque sedute che si è spinto fino a quota 1,0838, dopo che le quotazioni della coppia di valute più scambiate sul mercato del FOREX era balzata sui massimi a da Novembre 2016, toccando quota 1,1025.

L’ impennata del cross EUR-USD è arrivata subito dopo l’ ufficialità dell’ elezione del candidato della forza di centro, Emmanuel Macron, alla presidenza della repubblica francese. La vittoria di Macron nei confronti della sfidante, leader del partito di estrema destra ostile all’ euro, Marine Le Pen, come ampiamente pronosticato dai sondaggi, è stata a dir poco schiacciante ( 65%-35% ). L’ esito elettorale francese era indubbiamente già stato scontato dal mercato, che aveva già preso coscienza nelle sedute precedenti dello scampato pericolo che una vittoria della candidata anti-euro avrebbe potuto causare alla moneta unica europea, la cui stessa esistenza sarebbe stata messa in seria discussione.

Passata l’ iniziale euforia dovuta al cosiddetto “ effetto Macron “, il cambio Euro-Dollaro ha iniziato a sgonfiarsi, con operatori ed investitori che hanno chiuso in guadagno parte dello loro posizioni rialziste, sul primo target price indicato dall’ analisi tecnica, che da manuale indicava area 1,10 come primissimo obiettivo di breve. Il biglietto verde, inoltre, ha beneficiato delle crescenti aspettative di rialzo dei tassi da parte della banca centrale americana in occasione del prossimo meeting di Giugno, dopo gli ottimi dati macro relativi al mercato del lavoro sfornati la scorsa settimana dalla prima economia mondiale.

L’ ascesa del dollaro, però, è stata troncata sul nascere dalla nuova bufera politica scoppiata negli USA dopo l’inatteso licenziamento in tronco del direttore dell’ FBI, James Comey, deciso dal presidente USA, Donald Trump. Secondo la stampa nazionale statunitense il licenziamento di Comey sarebbe legato alle indagini sul presunto legame tra Trump e la Russia, con Mosca che avrebbe interferito durante l’ ultima campagna elettorale.

I DATI MACRO SETTTIMANALI PIU’ SENSIBILI PER IL CAMBIO EURO – DOLLARO

Sul fronte europeo, la scena è stata occupata principalmente dall’ intervento del presidente della BCE, Mario Draghi che, nel corso di un intervento alla camera olandese, ha sottolineato come i recenti dati economici abbiano certificato la ripresa economica dell’ area euro.

Draghi ha testualmente affermato che i benefici della politica monetaria attuata dall’ istituto centrale europeo hanno superato gli aspetti negativi e che i rischi per il futuro sono sostanzialmente diminuiti, anche se non è arrivato ancora il momento di sospendere gli stimoli accomodanti Dal punto di vista macro, la produzione industriale nell’ Eurozona, lo scorso mese di Marzo ha fatto registrare un calo dello 0,1% rispetto alla rilevazione del mese precedente, attestandosi sotto i pronostici degli analisti che invece si aspettavano un aumento dello 0,3%. Nonostante la ridotta crescita, la variazione della produzione industriale rispetto al mese di Marzo 2016, è stata positiva per un +1,9%, ma al di sotto del +2,3% atteso dal mercato.

Sul fronte americano l’ ottava si è aperta con la diffusione dei dati sui prezzi all’ importazione ed all’ esportazione che nel mese di Aprile sono cresciuti rispettivamente dello 0,5% ( attese + 0,25% ) e dello 0,2% ( attese + 0,1% ).

Il consueto report settimanale curato dal Dipartimento per il Lavoro statunitense ha evidenziato che nella settimana conclusasi il 6 Maggio il numero delle domande di sussidio di disoccupazione è sceso di 2.000 unità, a 236.000 unità, mentre le attese ipotizzavano un dato in crescita a 245.000 unità. Lettura migliore delle attese anche per quanto riguarda le richieste di disoccupazione continua che nella settimana terminata il 29 Aprile sono diminuite a 1,918 milioni di unità da 1,979 milioni di unità della settimana precedente, mentre le attese erano per una lettura pari a 1,980 milioni di unità.

Il finale di ottava, invece, è stato caratterizzato dalla diffusione del dato relativo all’ inflazione statunitense che, nel mese di Aprile ha messo in evidenza un calo al 2,2% su base annua, rispetto al 2,4% della rilevazione del mese di Marzo ed al 2,3% atteso dal mercato.

Il cambio Euro-Dollaro ha beneficiato della debole lettura del dato sul costo del denaro negli USA, in quanto un’ inflazione che stenta a decollare potrebbe costringere la Federal Reserve a rivedere la propria strategia in materia di tassi che dovrebbe prevedere altri due interventi al rialzo nel 2017. Tassi più alti farebbero aumentare l’ appeal speculativo sul dollaro. Lettura in salita, invece, per i prezzi al consumo, aumentati dello 0,2% come da pronostico, ma meglio del -0,3% della rilevazione del mese di Marzo.

L’indice IPC core, che esclude gli alimentari e gli energetici, è salito dello 0,1% ad aprile, meno dello 0,2% stimato A poche ore dalla chiusura degli scambi settimanali l’ Università del Michigan ha reso noto che l’ indice che misura la fiducia dei consumatori negli USA, nel mese di Maggio, è salito a 97,7 punti, dai 97 punti della lettura del mese precedente, a dispetto delle attese degli analisti che invece avevano pronosticato un dato invariato. L’ ultimo dato arrivato sui mercati è stato quello reso noto dal Dipartimento per il Commercio USA, che ha messo in luce l’ aumento dello 0,4% delle vendite al dettaglio rispetto alla rilevazione di Marzo che aveva evidenziato una modesta crescita dello 0,1%. Tuttavia la lettura è stata più debole delle aspettative degli analisti che invece avevano pronosticato un rialzo dello 0,6%.

STRATEGIA SETTIMANALE DI TRADING SUL CROSS EUR/USD

Discreta la performance settimanale del nostro Trading System con sottostante il cambio Euro-Dollaro che ha preso profitto sui due target price della strategia Short Intraday e sul primo target price della strategia Short Over. Ancora in portafoglio, invece, la terza posizione Long speculativa, attivata da quota 1,05 e che, come da pronostico sarà chiusa in caso di allungo in area 1,105,come anticipato nelle passate rubriche di analisi tecnica settimanale su cross EUR-USD.

La visione rialzista prevede l’ apertura di posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 1,0951, Target Price attesi in area 1,0972 ed 1,0998, Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 1,0922. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 1,0998, per cercare di sfruttare possibili allunghi in area 1,1023 ed 1,106; Stop Loss in caso di ritorno sotto 1,0932 in chiusura di candela oraria. Ed ancora, Long sulla forza, in caso di close orario maggiore di 1,106, per tenare di prendere profitto in area 1,1102 ed 1,1144, estesa a 1,1213; stop loss nel caso in cui si verifichi un ritorno sotto 1,0998 in chiusura di candela giornaliera Suggeriti Long Speculativi in caso di ulteriori affondo in area 1,0687, per cogliere eventuali rimbalzi in area 1,0754 ed 1,0821, estesa a 1,0838 ; Stop Loss in caso di ulteriori discese sotto 1,0646 in chiusura di candela oraria.

La visione ribassista, invece, prevede l’ apertura di posizioni Short, nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 1,0922; Target Price attesi in prima battuta a 1,0889 e successivamente a 1,0863; Stop Loss in caso di ritorno oltre 1,0951 in chiusura di candela oraria. Mantenere la posizione ribassista in caso di chiusura oraria minore di 1,0863 per sfruttare possibili cali in area 1,0822 ed 1,0796; fissare uno Stop Loss, con l’ intento di non far aumentare eventuali perdite, in caso di ritorno sopra 1,0931 in chiusura di candela oraria o giornaliera. Previsti ulteriori Short in caso di discesa sotto area 1,0796 in chiusura oraria o giornaliera, per cavalcare eventuali affondi in area 1,0754 ed 1,0728, estesi a 1,0687; stop loss nel caso in cui si assista ad ritorno oltre quota 1,0863 in close orario. Consigliati Short Speculativi in caso di ulteriori rialzi in area 1,1213, per cercare di sfruttare possibili pull-back in area 1,1144 ed 1,1102; Stop Loss nel caso in cui il rialzo si spinga oltre 1,1261 in chiusura di candela oraria o daily.

VISIONE CAMBIO EURO-DOLLARO SUL BREVE PERIODO

Dal punto di vista tecnico, le quotazioni del cross EUR/USD dopo essere scivolate sotto i supporti di breve-medio periodo, in area 1,067 -1,07, nel corso della ultime due settimane che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno recuperato nuovamente terreno, riportandosi sopra le soglie appena citate, ed oltre area 1,08, ex resistenza di breve-medio periodo che una volta superata ha prodotto nuovi massimi in area 1,10.

Al ribasso l‘eventuale perdita di area 1,08, potrebbe attivare nuove discese in area 1,07 in un primo momento e successivamente in area 1,065 -1,06. Dando un rapido sguardo al quadro grafico del cross EUR/USD è facile notare come le quotazioni siano compresse ormai da mesi dentro l’ ampia congestione 1,05 -1,15. Il cambio Euro –Dollaro, nei mesi scorsi, è stato respinto in prossimità della parte alta del range appena citato, complici una serie di dati economici che hanno favorito il biglietto verde ed aumentato le aspettative di rialzo dei tassi.

Fino ad ora comprare sui minimi e vendere sui massimi ha dato ottimi frutti. Entreremo nuovamente Long Multiday in caso di pull-back di area a 1,05 -1,055, fissando ancora una volta il Target Price in area 1,08 -1,085. Stop Loss da applicare rigorosamente in caso di perdita di area 1,04 in chiusura di candela giornaliera. Acquisti Multiday sulla forza, invece, da accompagnare in caso di chiusura giornaliera o meglio ancora settimanale sopra quota 1,10, con target a 1,105 ed 1,11, esteso a 1,12. Stoppare la posizione in caso di close di ottava sotto area 1,07.

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