TIM riprende quota sopra i 0,50 €: cosa dicono gli analisti

Il titolo TIM brilla sul FTSE MIB: nella mattinata del 16 ottobre il comparto tlc mette a segno un balzo vicino al +6%, superando la soglia psicologica dei 0,50 €/azione, una fascia che non vedeva da tempo.

Cosa ha fatto scattare la molla

La miccia è scattata dopo un report di Deutsche Bank, che ha rivisto il titolo da Hold a Buy, aggiornando il prezzo obiettivo da 0,34 € a 0,62 € — implicando un potenziale rialzo del 26% rispetto ai valori correnti.

Secondo gli analisti, TIM è “una delle tlc con le migliori performance dell’anno”, in parte perché si parte da una base di valutazione contenuta per le sue attività domestiche.

Scenari e potenziale

• In uno scenario “standalone”, Deutsche Bank stima un rialzo fino al +30 %
• Se ci fosse invece un processo di consolidamento nel settore, il potenziale salirebbe oltre il +50 %
• Il rendimento stimato sul free cash flow al 2028 è circa il 9 %

Quindi, il giudizio premia non solo la performance corrente, ma la capacità di estrarre valore dalle attività core e eventuali aggregazioni nel comparto.

Le incognite: Fibercop sotto la lente

Un nodo da monitorare è Fibercop — la società di rete fissa derivata dallo scorporo da TIM, in cui è coinvolto il fondo KKR. Secondo il Financial Times, KKR non incasserà dividendi da Fibercop, per via dell’accelerazione nelle perdite di clientela (circa 364.000 clienti persi nella prima metà del 2025). Questo scenario rischia di mettere in difficoltà le proiezioni iniziali del fondo.

Tuttavia, KKR avrebbe messo in chiaro che al momento la priorità è reinvestire anziché distribuire dividendi, almeno fino a che la redditività non torni consolidata.

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