L’indice FTSE MIB ha chiuso la sessione di venerdì 25 ottobre 2019 con un piccolo passo in avanti (+ 0,36%) rispetto alla chiusura della giornata precedente. Apertura di sessione sostanzialmente in linea con quanto era stato concluso nel giorno prima, a cui è fatto seguito un graduale rafforzamento nel corso della giornata, con chiusura a ridotto dei massimi.

Analisi tecnica

Attualmente lo scenario di breve del FTSE MIB sembra poter supportare il raggiungimento di un obiettivo fissato a 22.695 punti. Tuttavia, non sono da escludere delle temporanee e fisiologiche correzioni, con il target più immediato a quota 22.437 punti. Le attese sono tuttavia per un innalzamento della curva fino al top di 22.952,9.

Sinteticamente, pertanto, lo scenario centrale sembra essere rialzista con resistenze poste a 22.695 punti e 22.952 punti. Di contro, nell’ipotesi in cui dovesse prevalere una tendenza ribassista, il primo supporto si troverebbe a quota 22.473 punti, superato il quale si dovrebbe fare i conti con un altro supporto posto a 22.265 punti.

Analisi fondamentale

Cerchiamo altresì di riassumere quali potrebbero essere i principali rilievi macro in ambito nazionale e internazionale. I mercati dovrebbero digerire con indifferenza il risultato degli aggiornamenti dei giudizi sull’Italia, con S&P che conferma rating e outlook (negativo): una visione che era scontata dalla maggior parte degli analisti, e che dunque era già stata prezzata dal mercato.

Risulta sicuramente di interesse vedere quali saranno – se ci saranno – i primi cambiamenti all’Eurotower, con il cambio ufficiale della guardia. Scatta infatti oggi l’ora di Christine Lagarde, e il contestuale addio di Mario Draghi: per assistere alla sua conferenza stampa finale ci saranno anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.

Cerimonia a parte, la settimana è sicuramente intensa anche per la Federal Resesrve, che si avvicina a quello che dovrebbe essere un nuovo taglio dei tassi di interesse dei fed funds. Il comitato si riunirà mercoledì 30 ottobre, e gli investitori si attendono una riduzione del costo del denaro, probabilmente di 25 punti base, a un valore tra 1,5% e 1,75%. Una decisione inversa sarebbe sorprendente, considerate anche le pressioni della Casa Bianca, con Trump che ha annunciato che una Fed che non taglia i tassi e non stimola l’economia, non fa il suo dovere.

Tornando a noi, la settimana italiana è incentrata sulla legge di bilancio. Si attende la trasmissione del testo della manovra alle Camere, e del decreto fiscale collegato. Oggi entra invece in vigore alcune misure che scatteranno solamente nel 2020, come la limitazione all’uso del contante da 3.000 euro a 2.000 euro,  he entrerà in vigore dal 1 luglio 2020, mentre dal 1 gennaio 2022 la soglia scenderà a 1.000 euro. Sul fronte internazionale c’è sempre Brexit che tiene banco: il divorzio dovrebbe essere posticipato.

Occhio infine alla ricca stagione delle trimestrali.

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