Crollano le azioni BYD e Geely: la guerra dei prezzi mette in ginocchio l’auto cinese

Le azioni delle case automobilistiche cinesi come BYD (SZ:002594), Nio (NYSE:NIO) e Geely sono crollate lunedì dopo che il leader del settore BYD ha offerto nuovi incentivi su oltre 20 modelli e l’amministratore delegato di Great Wall Motors ha avvertito che la più grande industria automobilistica del mondo si trova in uno stato di salute precario.

Le azioni di BYD Co Ltd, quotate a Hong Kong (OTC:BYDDY), hanno chiuso con un calo dell’8,6%, mentre Geely Auto (HK:0175) ha perso il 9,5%. Altre società, come Nio e Leapmotor (HK:9863), hanno chiuso in ribasso tra il 3% e l’8,5%.

Una guerra dei prezzi che dura da anni nel più grande mercato automobilistico del mondo ha continuato ad intensificarsi, con i produttori che proseguono con i tagli ai prezzi e l’offerta gratuita di funzionalità un tempo considerate premium, come la guida assistita intelligente.

Nuova ondata di sussidi e concorrenza aggressiva

Durante il fine settimana, il colosso cinese dei veicoli elettrici BYD ha annunciato una nuova serie di sussidi e incentivi su oltre 20 modelli, abbassando il prezzo di partenza del suo modello più economico, la berlina compatta a batteria Seagull, a 55.800 yuan (pari a 7.765 dollari).

• Più di 20 modelli coinvolti negli incentivi
• Prezzo minimo ridotto per la Seagull a 55.800 yuan
• Richiesta di permuta del veicolo per accedere agli sconti

I clienti devono effettuare la permuta del proprio veicolo usato per ottenere i sussidi, ha riferito un operatore del servizio clienti a Reuters. Geely ha seguito l’esempio, offrendo incentivi simili lunedì.

Venerdì, Wei Jianjun, presidente di Great Wall Motor, ha avvertito che l’industria automobilistica cinese ha il proprio “Evergrande” (HK:3333), riferendosi al costruttore immobiliare sommerso dai debiti che è diventato il fulcro della crisi di liquidità del settore immobiliare cinese.

“Ora, l’Evergrande nell’industria automobilistica esiste già, ma non è ancora crollato“, ha dichiarato in un’intervista a Sina Finance (BitStamp:SINA).

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Una crisi strutturale nascosta dietro i prezzi stracciati

Non ha nominato esplicitamente nessuna casa automobilistica, ma ha affermato che alcuni dei “principali produttori” in Cina si sono concentrati eccessivamente sul perseguire il valore di mercato e sull’aumento del prezzo delle azioni.

Wei, uno dei dirigenti più schietti del settore automobilistico cinese, ha dichiarato che l’industria dei veicoli elettrici in Cina è in uno stato malsano, a causa delle forti perdite e della guerra dei prezzi prolungata che grava sull’intera catena di approvvigionamento.

• I fornitori sono sotto pressione per abbassare i costi
• I pagamenti sono spesso ritardati
• La qualità e la sicurezza vengono compromesse

Ha aggiunto che i fornitori stanno lottando per sopravvivere, a causa della pressione continua per abbassare i prezzi e dei pagamenti ritardati, accusando i costruttori di compromettere la sicurezza e l’affidabilità. “Alcuni prodotti sono passati da 220.000 yuan a 120.000 yuan negli ultimi anni.

Quale prodotto industriale può essere ridotto di 100.000 yuan e garantire ancora la qualità? È assolutamente impossibile“, ha detto, senza comunque fare nomi.

La scorsa settimana, il pianificatore statale cinese ha messo in guardia contro la concorrenza eccessiva in alcuni settori, affermando che alcune aziende vendono persino sotto costo, perturbando la concorrenza leale, e ha avvertito che potrebbe intraprendere azioni correttive.

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