INDICE FTSE MIB VOLATILE: PESA CALO TITOLI SETTORE BANCARIO

Settimana dall’ andamento altalenante per l’ indice Ftse Mib, il cui bilancio a 5 giorni ha evidenziato un calo dell’ 1,2%, con l’ ultimo scambio di Venerdì 29 Luglio che si è concluso a 21.626 punti. Un’ ottava di difficile interpretazione per paniere dei titoli più capitalizzati della borsa milanese, arrivato a cedere terreno fino ad un minimo intraday a quota 21.157 punti.

Le vendite erano state particolarmente influenzate dalle nuove prese di profitto sui titoli del comparto bancario, in calo a causa dell’ impennata dello spread tra BTP e BUND, salito oltre i 242 punti base ( close 29/07 a 237,8 punti base). Rimbalzano, invece i titoli del comparto petrolifero, spinti dal nuovo allungo dei prezzi del petrolio, volato sui massimi dal 2014. Ftse MiB debole anche a causa del rinnovarsi delle tensioni ci carattere economico scoppiate tra USA e Cina.

LE NEWS ED I DATI MACEO PIU’ IMPORTANTI PER L’INDICE FTSE MIB

La settimana macro italiana si è aperta con le ottime indicazioni arrivate con la crescita dell’ indice che misura la fiducia dei consumatori, salita, nel mese di Giugno, a 116,2 punti, dai 113,9 punti della precedente stima mensile. In crescita anche l’ indice composito del clima di fiducia delle imprese, che invece ha evidenziato un progresso da 104,6 punti a 105,4 punti.

Un deciso miglioramento, quindi, dopo l’ inaspettata discesa del mese di Maggio. Dai dettagli forniti dal report diffuso dall’ ISTAT è emerso che il sotto-indice del settore manifatturiero ha subito una contrazione, scendendo a 106,9 punti da 107,6 punti, a causa del peggioramento dei giudizi su ordini ed attese di produzione, mentre le scorte si sono mantenute invariate.

L’ Istituto Nazionale di Statistica ha inoltre reso noto che la bilancia commerciale lo scorso mese ha evidenziato un avanzo di 2,368 miliardi di euro, in lieve rallentamento rispetto al surplus di 2,650 miliardi di euro di Maggio. Dai dettagli è emerso che le esportazioni verso i paesi extra-UE sono diminuite del 3%, mentre le importazioni hanno subito una contrazione dello 0,8%. Su base annua l’ export ha evidenziato un -2,7%, mentre l’ import ha fatto registrare una flessione dell’1,4%.

Segno “ più “ per l’ indicatore dei prezzi alla produzione per l’ industria nel mese di Maggio. Secondo le stime Istat, infatti, il suddetto indice ha evidenziato un progresso dello 0,7% su base mensile. L’ indice dei prezzi delle costruzioni, invece, è cresciuto soltanto dello 0,1%, mentre quello relativo ai prezzi nei servizi, su base trimestrale, è aumentato dello 0,2%. Tra le pagine del report elaborato dall’istituto di statistica è inoltre emerso che i prezzi alla produzione nel comparto industriale sono stati trainati dalla crescita dei prezzi dei prodotti legati all’ energia ed alla metallurgia; mentre il miglioramento dei prezzi alla produzione nel settore dei servizi ha particolarmente riguardato il settore dei trasporti.

Indice Ftse Mib sostenuto dal balzo fatto registrare dalla stima preliminare dell’ indice dei prezzi al consumo per l’ intera collettività ( NIC ), che in via preliminare a Giugno, al lordo dei tabacchi ha messo a segno un rialzo dello 0,3% su base mensile edell’1,4% su base annua, in netta crescita dal +1% del mese di Maggio ed oltre il +1,3% pronosticato dagli analisti. Il deciso progresso dell’inflazione italiana è stato prevalentemente sostenuto dall’ aumento dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, saliti del 9,4% dal +5,3% di Maggio, mentre i prezzi dei beni alimentari lavorati e non lavorati hanno rispettivamente evidenziato un progresso del 2,4% ( da +1,7 ) e del 3,4% ( da +2,4% ). I prezzi dei servizi relaiti ai trasporti, invece, sono aumentati del 2,9%, dal +1,7% di Maggio. Sempre secondo le stime ISTAT, l’indice preliminare armonizzato dei prezzi al consumo ( IPCA ), a Giugno, è cresciuto dello 0,3% su base mensile e dell’1,5% su base annua, mentre l’ inflazione acquisita, ovvero la crescita su base annua in presenza di una variazione congiunturale nulla nei mesi rimanenti fino alla fine dell’ anno, si è assestata a +1,1%.
Buone indicazioni sono arrivate con il calo evidenziato dalla pressione fiscale in Italia, scesa dello 0,2% nel primo trimestre dell’ anno, rispetto all’ analogo periodo del 20217, assestandosi al 38,2%. Il reddito disponibile delle famiglie, invece, è aumentato dello 0,2% in termini congiunturali, mentre i consumi hanno evidenziato un progresso dello 0,8%. Il potere di acquisto, si è tuttavia ridotto dello 0,2%,a causa dell’ incremento dell’ inflazione.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

L’indice Ftse Mib dopo aver rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti, si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la battuta d’ arresto subita nelle ultime settimane e la discesa verso il forte supporto in area 21.500-21.400 punti risulta essersi indebolito. Tuttavia, finche le quotazioni si manterranno sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, potrebbe mettere nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ancora una ricca performance settimanale per il nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato tutti i target price pronosticati dalla strategia Short ( 7 su 7 ), quindi sia in versione intraday che Over. Andata a target anche la strategia Long attivata sulla debolezza che ha colto tutti i 3 obiettivi indicati.

La visione rialzista consiglia di attivare posizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria maggiore di 21.675 punti, Target Price attesi in area e 21.755 e 21.890 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.540 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 21.890 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 21.970 e 22.105 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.675 punti in chiusura di candela oraria.

Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.105 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.190 punti e successivamente a 22.325 punti, estesi a 22.550 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.890 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 20.770 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 20.905 e successivamente a 21.035 punti, estesi a 21.115 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.565 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.540 punti, con obiettivi attesi a 21.460 e 21.330 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 21.675 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.330 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.245 punti e successivamente a 21.115 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.540 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 21.115 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.035 e 20.905 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 20.770 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.330 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 22.550 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 22.325 punti e successivamente a 22.190 punti, estesi a 22.105 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.775 punti.

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