L’ INDICE FTSE MIB RISORGE DEI MINIMI PLURIMENSILI RIPORTANDOSI SOPRA LA SOGLIA DEI 19.000 PUNTI

Si allenta la morsa della speculazione contro debito sovrano italiano e l’ indice Ftse Mib, dopo 5 settimane consecutive di cali centra il rimbalzo, guadagnando il 3,8% rispetto alla chiusura della scorsa ottava. Gli scambi di Venerdì 2 Novembre si sono conclusi a 19.390 punti, non molto lontani dal top a cinque sedute toccato a quota 19.529 punti. Il minimo settimanale, invece, ha toccato un valore pari a 18.835 punti.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER LE QUOTAZIONI DEL FTSE MIB

Come già scritto il ripiegamento dei rendimenti sulle obbligazioni italiane, con il decennale sotto la soglia del 3,20% , grazie alla discesa dello Spread tra BTP e BUND ( 286 punti base ), ha ridato ossigeno al Ftse MIB, trainato dai titoli che avevano guidato la discesa nei momenti più difficili. Denaro pertanto sui titoli del settore bancario e finanziario ed acquisti anche sui titoli dl comparto industriale, tra cui hanno brillato quelli del settore automotive ( FCA e Brembo ). Piuttosto deboli, invece, le azioni del comparto OIL, a causa della forte discesa del prezzo del petrolio, sceso abbondantemente sotto area 65 dollari.

Indice Ftse Mib appesantito dalla debole lettura del PIL italiano del terzo trimestre, che secondo quanto reso noto dall’ ISTAT ha fatto registrare una variazione nulla rispetto al periodo Aprile-Giugno, interrompendo una striscia di trimestri in crescita che durava ormai da tre anni. Su base annua, invece, il Prodotto Interno Lordo è cresciuto dello 0,8%.Le attese degli analisti, invece, avevano indicato un aumento dello 0,1% su mese ed un progresso dello 0,9% su anno.

Inaspettata quindi la battuta d’ arresto della crescita economica italiana, dopo che il bilancio del trimestre precedente aveva evidenziato un aumento dello 0,2% trimestrale ed un +1,2% su base annua. Da una lettura più approfondita è risultato che la frenata appena evidenziata è stata dovuta principalmente al rallentamento del comparto industriale, compensato soltanto in parte dalla crescita che ha caratterizzato i settori dell’ agricoltura, selvicoltura e pesca. Il PIL acquisito per il 2018, ossia il risultato che si otterrebbe in caso di crescita pari a zero anche nel Q$ ha invece evidenziato un valore pari a +1%.

La fiducia dei consumatori italiani nel mese di Ottobre, inaspettatamente, ha rivelato un aumento a 116,6 punti, in progresso dai 116,1 punti della precedente stima mensile. Lo ha rivelato l’ ISTAT, mentre il consensus degli analisti dava una contrazione a 115,1 punti. In controtendenza, invece, l’indice composito della fiducia delle imprese, che per il terzo mese consecutivo ha evidenziato un calo, portandosi dai 103,6 punti di Settembre a 102,6 punti. A frenare principalmente è stato il clima di fiducia nel settore manifatturiero, sceso da 105,6 punti della a 104,9 punti, su cui a sua volta hanno pesato il calo dei giudizi sui nuovi ordinativi e le attese sulla produzione.

Positiva per l’ andamento dell’ indice Ftse Mib nella seduta dello scorso Mercoledì, la diffusione della stima preliminare dell’ indice nazionale dei prezzi al consumo per l’ intera collettività. Secondo quanto reso noto dall’ ISTAT il cosiddetto indice NIC, ad Ottobre, al lordo dei tabacchi, ha fatto registra una variazione nulla su base mensile ed una crescita dell’ 1,6% su base annua, in deciso miglioramento rispetto al +1,4% di Settembre.

Dai dettagli rilasciati dall’ Istituto Nazionale di Statistica è inoltre emerso che il rialzo dell’inflazione è stato principalmente favorito dal balzo dei prezzi dei beni regolamentati legati all’ energia, balzati a +9,3% dopo il +5,6% di Settembre. In aumento anche i prezzi dei Servizi vari, in progresso del 2,3% dopo il +0,5% del mese precedente. Hanno invece rallentato i prezzi dei beni alimentari non lavorati, cresciuti dello 0,8% dal +2,4%, così come quelli relativi ai trasporti che da +2,5% sono passati a +1,9%. L’ indice armonizzato dei prezzi al consumo ( IPCA ) ha invece evidenziato un aumento dello 0,2% su base mensile e dell’1,7% su base annua, anch’ esso in netto miglioramento rispetto al +1,5% della precedente stima mensile. L’ inflazione acquisita, ovvero il valore che si otterrebbe in caso di una variazione nulla nei restanti mesi del 2018 si è invece assestata a +1,2%.

A sorpresa è ritornata invece a crescere il tasso di disoccupazione in Italia nel mese di Settembre, assestatosi al 10,1% dal 9,8% del mese di Agosto. Gli analisti invece avevano pronosticato un aumento al 9,9%. In crescita anche il tasso di disoccupazione giovanile, in progresso dello 0,2% al 31,6%.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Inversione di rotta nel brevissimo per l’ indice Ftse Mib, che dopo cinque settimane consecutive in calo chiude l’ ottava sopra l’ importante soglia tecnica dei 19.000 punti. Lo storno, dopo aver raggiunto l’importante supporto di medio in area 18.500-18.400 punti, potrebbe prendersi una pausa, e l’ indice potrebbe nuovamente puntare verso quota 20.000 punti, un aumento ancora circoscritto come rimbalzo tecnico.

L’indice Ftse Mib, soltanto lo scorso Maggio aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, risulta essersi decisamente deteriorato.

Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib manda definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) ha già contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti. Lo scenario di breve potrà ritornare positivo soltanto in caso di stabile recupero oltre quota 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Ottimo il bilancio settimanale realizzato dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che preso profitto su 6 dei 7 obiettivi pronosticati dalla strategia Long: 2 nella versione intraday e 4 nella versione Over.

Lo scenario rialzista si attiva nel caso in cui si registri un’ apertura di scambi settimanali oltre quota 19.370 punti, in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 19.440 e 19.560 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 19.250 punti.

Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 19.560 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 19.635 e 19.760 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 18.390 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 19.760 punti, e che prevedono Target Price prima a 19.835 punti e successivamente a 19.955 punti, estesi a 20.080 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 19.560 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 18.560 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 18.680 e successivamente a 18.795 punti, estesi a 18.980 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 18.380 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Lo scenario ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 19.250 punti, con obiettivi attesi a 19.175 e 19.055 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 19.390 punti.

Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 19.055 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 18.980 punti e successivamente a 18.865 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 19.250 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 18.865 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 18.795 e 18.680 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 18.560 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 19.055 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 20.080 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 19.955 punti e successivamente a 19.835 punti, estesi a 19.760 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.280 punti.

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