INDICE FTSE MIB RESPINTO DA RESISTENZA IN AREA 22.000 PUNTI,MENTRE IL SUPPORTO A QUOTA 21.500 PUNTI FA IL PROPRIO DOVERE

Settimana fiacca per l’ indice Ftse Mib, il cui bilancio ha fatto registrare un calo dello 0,15%, nonostante nel finale di ottava abbia fatto registrare un rialzo giornaliero dello 0,47%,a quota 21.892 punti. Messo ancora alla prova il sostegno di breve, su base settimanale, a 21.500 punti, a fronte di un minimo a cinque sedute pari a 21.579 punti.

Dal punto di vista tecnico, il Ftse Mib è stato influenzato negativamente dalla conferma della rottura della resistenza posta in area 22.000 punti, dopo due chiusure giornaliero sopra tale livello e dopo l’allungo su un top intraday a quota 22.193 punti. Spread BTP-BUND in calo a 228,5 pb, ma titoli finanziari rimasti fermi al palo. Meglio le azioni del comparto utilities ed i titoli industriali, con FCA in ripresa e Leonardo molto brillante sul finire di ottava, in evidenza con un progresso del 4,53% a 9 euro.

LE NOTIZIE E I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’INDICE FTSE MIB

Sul fronte extra-macro hanno pesato negativamente le affermazioni del ministro Paolo Savona, che intervenendo ad un’ audizione nel Parlamento Italiano ha dichiarato che l’Italia dovrebbe farsi trovare pronta ad uscire dall’ Euro, nel caso in cui qualche paese membro decidesse di farlo.

Sotto l’ aspetto macro invece, la buona lettura dell’ indice che misura la produzione industriale italiana ha fornito un valido assist al rialzo per il Ftse Mib. L’ ISTAT ha infatti reso noto che nel mese di Maggio, il suddetto indicatore economico ha evidenziato un aumento dello 0,7% su base mensile, anche se le attese degli analisti erano per un progresso lievemente maggiore, a +0,8%. Giù, invece, la lettura della media relativa al trimestre Marzo-Maggio, che ha registrato una contrazione dello 0,4%, rispetto alla precedente rivelazione trimestrale, mentre la performance da inizio anno, ha evidenziato una crescita del 2,8%. Dai dettagli forniti dall’ Istituto Nazionale di Statistica è emerso un miglioramento omogeneo in tutti i settori: energia ( +1,2% ), beni intermedi ( +0,9% ), beni strumentali ( +0,4% ) e beni di consumo ( +0,2% ). Tra i migliori risultati, in evidenza il +7,3% fatto registrare dalla produzione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche, mentre la fabbricazione di prodotti prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici è aumentata del+6,6%. Bene anche la produzione di macchinari e attrezzature n.c.a, in crescita del 5,1%.

Il Leading Indicator Ocse sull’ Italia, nel mese di Maggio, ha evidenziato una lieve contrazione, scendendo a 100 punti, dai 100,2 punti della precedente stima mensile. La lettura termometro che misura il futuro andamento dell’ economia italiana, su un orizzonte che va da sei a nove mesi, ha deluso le aspettative degli analisti.

La Commissione Europea ha invece abbassato le proprie stime di crescita sul PIL italiano per il 2018, portandole all’1,3%, dall’1,5% dell’ ultima stima di Maggio. Riviste anche le aspettative per il Prodotto Interno Lordo atteso per il 2019, abbassate all’1,1% dall’1,2% delle previsione di due mesi fa. Le stime del governo italiano precedentemente in carica erano per una conferma del risultato conseguito nel 2017, ovvero a +1,5%. Il PIL italiano rimane tuttavia un passo indietro rispetto al Prodotto Interno Lordo dell’ area euro, visto al 2,1% per il 2018 ed al 2% per il 2019, nonostante la correzione al ribasso rispetto alle stime di Maggio, rispettivamente pari a +2,3% e +2%

Continua a lievitare il debito pubblico italiano, che secondo la stima diffusa dalla Banca d’Italia, attraverso il bollettino statistico mensile “ Finanza pubblica, fabbisogno e debito ”, nel mese di Maggio è aumentato di 14,6 miliardi di euro rispetto al mese precedente, attestandosi a 2.327,4 miliardi di euro.

In flessione nell’ ultimo trimestre del 2017 i permessi di costruzione nel settore immobiliare residenziale, in calo del 4,4% in linea congiunturale, mentre quelli relativi alle abitazioni sono scesi del 3,7% destagionalizzati, rispetto alla superficie utile abitabile. In termini tendenziali, invece, negli ultimi tre mesi del 2017 il numero di abitazioni rilevato per i nuovi fabbricati ha evidenziato un aumento del 5,7%, mentre quello relativo alla superficie utile abitabile è balzato del 7%. Dai numeri resi noti dall’ ISTAT sono emersi segnali positivi per i permessi di costruire in Italia, in crescita per il terzo anno consecutivo per quanto riguarda il comparto non residenziale e per il secondo anno consecutivo per quanto concerne il comparto residenziale.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

L’indice Ftse Mib dopo aver rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti, si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la battuta d’ arresto subita nelle ultime settimane e la discesa verso il forte supporto in area 21.500-21.400 punti risulta essersi indebolito. Tuttavia, finche le quotazioni si manterranno sopra il sostegno appena segnalato in chiusura settimanale, rimane valida la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, potrebbe mettere nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. Una chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.500-21.400 punti ), invece, comprometterebbe nuovamente lo scenario di medio-lungo periodo e potrebbe proiettare, velocemente, le quotazioni prima a 20.400 punti e successivamente a ridosso dei 19.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro Trading System con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha centrato il primo target price della strategia Long nella versione Intraday ed i due obiettivi pronosticati dalla strategia Short Intrday.

La visione Long suggerisce l’ apertura di operazioni rialziste nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria maggiore di 22.030 punti, Target Price attesi in area e 22.145 e 22.230 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.810 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 22.230 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 22.370 e 22.455punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.000 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.455 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.525 punti e successivamente a 22.610 punti, estesi a 22.750 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 22.230 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 21.135 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 21.245 e successivamente a 21.330 punti, estesi a 21.465 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.900 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, suggerisce l’ apertura di posizioni al ribasso nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.810 punti, con obiettivi attesi a 21.680 e 21.600 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 22.030 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.600 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.515 punti e successivamente a 21.465 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.895 punti in chiusura di candela oraria. Ed ancora Short con la perdita di quota 21.465 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 21.330 e 21.245 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 21.135 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.680 punti.

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