INDICE FTSE MIB VOLA SUI MASSIMI DALLA PRIMA DECADE DELLO SCORSO MESE DI AGOSTO

Salgono a tre le settimane consecutive concluse con il segno “ più “ per l’ indice Ftse Mib, un evento che non accadeva dallo scorso mese di Aprile. Le quotazioni del principale paniere azionario della borsa milanese hanno inoltre toccato i massimi ( 21.653 punti ) dallo scorso 9 Agosto, chiudendo anche il Gap ribassista a 21.634 punti, che corrispondeva proprio alla chiusura daily della sessione dello 09/08. Ftse Mib che ha trovato supporto su un minimo a 5 sedute a quota 20.797 punti. Il bilancio dell’ intera ottava si è invece concluso con un guadagno del 3%.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

Gli acquisti sul Ftse Mib sono stati sostenuti dal calo dello Spread tra BTP e BUND, che ha chiuso la settimana a 236,80 punti base, sulla fiducia che il Documento di Economia e Finanza ( DEF ) che sarà partorito Venerdì 28 Settembre dal governo italiano rispetterà i vincoli UE. Ftse Mib in ascesa, quindi, nonostante una serie di indicazioni macro poco esaltanti. Deciso calo mensile per gli ordini dell’ industria italiana, che nel mese di Luglio sono crollati del 2,3%, peggiorando dal -1,5% di Giugno.

L’Istituto di Statistica Nazionale ha inoltre reso noto che tuttavia, l’ ultima media trimestrale ha evidenziato un aumento dell’ 1,1%. Il sotto-indice del fatturato destagionalizzato ha invece rivelato una flessione congiunturale dell’1%, rimarcando il calo rispetto al -0,3% della lettura mensile precedente; mentre la stima a tre mesi è cresciuta dell’1,4%. Da ulteriori dettagli è emerso che la flessione del fatturato è stata condizionata sia dalla componente estera che da quella interna, con il settore energetico che ha evidenziato il rallentamento più marcato.

La bilancia commerciale di Luglio ha rivelato un surplus commerciale di 5,68 miliardi di euro, in ascesa dai 5,17 miliardi di euro della stima di Giugno. L’avanzo, su base annua, è stato tuttavia nettamente minore dei +6,56 miliardi di euro dell’ analogo periodo dell’anno precedente. I dettagli hanno mostrato una flessione delle esportazioni del 2,6%, mentre le importazioni sono lievitate del 2,4%. La frenata fatta registrare dall’ export ha principalmente coinvolto le esportazioni verso i paesi Extra-UE, mentre quelle verso destinazioni dentro i confini UE hanno evidenziato un lieve calo dello 0,4%. Su base annua, invece, l’export è aumento del 6,8% ( +8,5% area UE; +4,8% extra-UE ).

Segnali incoraggianti per l’ occupazione in Italia, in miglioramento sia a livello trimestrale che su base tendenziale. Secondo il report diffuso dall’ ISTAT, l’ultimo tasso di occupazione rivelato sui tre mesi è risultato al 58,7%, in crescita dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. I livelli raggiunti dal tasso di occupazione sfiorano il livello pre-crisi del 2008 ( 58,8% ) ed il miglioramento ha riguardato tutte le classi di età, assestandosi inoltre, tre punti sopra il minimo toccato nel 2013, al 55,4%

Indicazioni negative per l’economia italiana, invece, sono arrivate dall’ OCSE, che ha rivisto al ribasso le aspettative di crescita, sia per quest’ anno che per l’anno prossimo, portandole rispettivamente all’1,2% ed all’1,1%, rispetto alla stima dell’1,4% risalente allo scorso Maggio. L’ OCSE si è quindi allineato alle precedenti revisioni al ribasso sulla crescita italiana rilasciate recentemente da Fondo Monetario Internazionale ( FMI ) e Commissione Europea.

Sul finire dell’ottava l’ ISTAT ha rivelato che nel 2017 il PIL ai prezzi di mercato si è assestato a 1.725 miliardi di euro correnti, ( +8 miliardi di euro rispetto alla precedente stima ). Per il 2016, invece, la correzione al rialzo è stata pari a +8,8 miliardi di euro. In riferimento al 2017, in termini di volume il PIL è cresciuto dell’1,6%, rivisto al rialzo dello 0,1%, rispetto alla stima diffusa lo scorso Aprile. Nello stesso anno gli investimenti fissi lordi sono aumentati del 4,3% in termini di volume. L’ istituto ha inoltre rivelato che l’ anno scorso i consumi finali nazionali sono aumentati dell’1,1%; le esportazioni di beni e servizi sono cresciute del 5,7% e le importazioni del 5,2%.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Dopo il deciso ritorno sopra l’ex supporto in area 21.000 punti, il quadro tecnico del Ftse Mib sul breve periodo si è fatto più confortante, allontanando al momento le ipotesi di un ulteriore storno verso l’ importante soglia tecnica e psicologica di area 20.000 punti.

L’indice Ftse Mib, soltanto lo scorso Maggio aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che lo scorso Gennaio, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), dopo la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, risulta essersi decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib manda definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) ha già contribuito a centrare il primo target in area 20.400 punti, ma un ritorno stabile oltre quota 21.000 punti potrebbe innescare un successivo allungo in area 22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

Buona la performance settimanale realizzata dal nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che preso profitto su 6 dei 7 obiettivi indicati dalla strategia Long: 2 nella versione Intraday e 4 nella versione Over.

La visione rialzista si attiva nel caso in cui si registri un ritorno oltre quota 21.540 punti, in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 21.625 e 21.755 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.330 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 21.755 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 21.890 e 21.975 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.535 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.975 punti, e che prevedono Target Price prima a 22.110 punti e successivamente a 22.330 punti, estesi a 22.555 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.625 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 20.570 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 20.700 e successivamente a 20.825 punti, estesi a 20.905 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.360 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La visione ribassista, invece, consiglia di aprire posizioni Short nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.330 punti, con obiettivi attesi a 21.250 e 21.120 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 21.540 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 21.120 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 21.035 punti e successivamente a 20.905 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.330 punti in chiusura di candela oraria.

Ed ancora Short con la perdita di quota 20.905 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 20.825 e 20.700 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 20.570 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 21.120 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 22.555 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 22.330 punti e successivamente a 22.110 punti, estesi a 21.975 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.800 punti.

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