L’INDICE FTSE MIB CONSOLIDA SOPRA AREA 20.000 PUNTI METTENDO NEL MIRINO NUOVI MASSIMI DI PERIODO

Il principale listino azionario di Piazza Affari continua a consolidare sui top di periodo, al di sopra della fatidica soglia dei 20.000 punti.

L’ andamento della settimana che si siamo appena lasciati alle spalle è stato fondamentalmente piatto, con le quotazioni che hanno oscillato all’ interno di un trading range abbastanza contenuto, tra un minimo a quasi 20.125 punti ed un massimo a 20.360 punti. Il bilancio a 5 sedute ha invece evidenziato un rialzo dello 0,25%, per effetto di un close di ottava a quota 20.262 punti.

LE NOTIZIE ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

Investitori attendisti sul Ftse Mib, poiché in attesa che l’ agenzia di rating Fitch, lo scorso Venerdì, a mercati chiusi, esprimesse il proprio giudizio sull’ Italia. L’ agenzia statunitense ha confermato il giudizio verso il debito italiano mantenendo la sigla BBB ed outlook negativo, scongiurando pertanto la discesa di un altro gradino, che avrebbe portato le obbligazioni sovrane ad un passo dal rating junk, ovvero spazzatura. Non sono mancate le note positive, come una crescita in accelerazione a partire dal secondo semestre dell’anno, per effetto della manovra varata dall’ esecutivo a guida Lega-M5S. Le tensioni più elevate si erano vissute sull’ obbligazionario, in quanto si temeva per un possibile declassamento, pertanto lo spread tra BTP e BUND aveva chiuso le contrattazioni settimanali in area 274 punti, facendo salire il rendimento sul decennale al 2,84%.

Indice Ftse Mib appesantito in avvio d’ ottava dalla pessima lettura fatta registrare dal fatturato dell’ industria italiana nel mese Dicembre, che secondo quanto stimato dall’ Istituto di Statistica Nazionale è crollata del 3,5% su base congiunturale, peggiorando decisamente rispetto al -0,1% di Novembre ( rivisto dal +0,1% della prima comunicazione ).

Corretta dagli effetti calendario ( 19 lavorativi nel 2018 contro i 18 giorni di Dicembre 2017 ), il fatturato dell’industria ha evidenziato un risultato più penalizzante, evidenziando un calo del 7,3% tendenziale, mostrando una netta contrazione sia per mercato interno ( -7,5% ) che per il mercato estero ( -7% ). Giù anche l’ indice grezzo degli ordinativi, in flessione del 5,3%, dal -2,2% di Novembre ( rivisto da -2% della stima flash ).

Da ulteriori dettagli rilasciati dall’ ISTAT è emerso che il rallentamento del mercato interno è stato pari a -3,6% mentre quello del mercato estero ha pesato per il -7,6%. In aumento, invece, il fatturato nel comparto dei macchinari e delle attrezzature, in crescita del 5,4%; mentre il calo più marcato ha visto le vendite nel comparto delle apparecchiature elettriche, crollare del 21,4%. In calo dell’1,6% su base trimestrale, il totale dell’ ammontare del fatturato del periodo Ottobre-Dicembre. Hanno invece rivelato una flessione congiunturale dell’1,8% rispetto a Novembre, gli ordinativi del mese di Dicembre, mentre su base annua, nell’ ultimo trimestre 2018 hanno evidenziato una contrazione del 2%.

Il listino delle Blue Chips è stato inoltre penalizzato dalla debole lettura dell’ indice ZEW relativo al sentiment degli investitori sull’ economia italiana, in calo a 36,4 punti. Giù anche le condizioni attuali, in calo di 15,6 punti, a 78,7 punti; mentre la voce relativa alle aspettative sull’ inflazione si sono assestate a -9 punti, evidenziando un miglioramento di 3,1 punti.

L’ ISTAT ha inoltre rivelato che l’ indice NIC dei prezzi al consumo nella stima finale di Gennaio ha evidenziato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,9% su base annua, confermando la stima preliminare. Sempre nello stesso mese in osservazione, l’ indice armonizzato IPCA , per effetto dei saldi invernali dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto, è sceso dell’1,7% su base mensile, mentre è aumento dello 0,9% su base annua, come da stime preliminari. La cosiddetta inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici si sono rispettivamente portate a +0,5%, da +0,6% della precedente lettura mensile. L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,1% per l’indice generale e -0,3% per la componente di fondo.

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’ INDICE FTSE MIB

Il ritorno in chiusura settimanale oltre area 20.000 punti potrebbe cambiare il sentiment di breve-medio periodo dell’ indice Ftse Mib, aprendo la strada ad un ritorno verso area 21.000 punti e nella migliore delle ipotesi verso area 22.000 punti.

Il principale listino azionario milanese, soltanto lo scorso Maggio, aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che a Gennaio 2018, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di Novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), con la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, invece, si era decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib aveva mandato definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) aveva contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti.

La successiva discesa sotto l’ importante soglia tecnica e psicologica rappresentata da area 19.000-18.500 punti aveva invece prodotto un ulteriore affondo sui minimi a due anni, a quota 17.914 punti. Sul brevissimo, il recupero oltre area 19.000 punti ha spianato la strada al recupero di area 20.000-20.200, ma tuttavia per scacciare in maniera quasi definitiva uno scenario nuovamente ribassista, si renderà necessario superare stabilmente area 21.000 punti, per poi puntare ad allungo in area 22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’ INDICE FTSE MIB

A causa della scarsa volatilità, di cui si è già scritto tra le righe del precedente paragrafo, è macro il bottino settimanale del nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha tuttavia centrato il primo target price della strategia Long Intraday.

Lo scenario rialzista prevede l’apertura diposizioni Long nel caso in cui si registri una chiusura oltre quota 20.325 punti in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 20.390 e 20.450 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 20.250 punti. Mantenere la posizione rialzista nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 20.450 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 20.580 e 20.655 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.260 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 20.655 punti, e che prevedono Target Price prima a 20.775 punti e successivamente a 20.900 punti, estesi a 21.030 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 20.360 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera. Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 19.525 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in

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