Il titolo Stellantis continua ad essere il peggiore su un Ftse Mib imbottito di segni negativi. Un vero e proprio sell-off si è abbattuto sulla casa automobilistica fin dal primi minuto di scambi. Il fatto che i volumi siano costantemente alti e il fatto che i trader abbiano del tutto ignorato una notizia potenzialmente positiva preferendo focalizzare la propria attenzione unicamente sull’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti, rende concreto il rischio che la quotata possa tagliare il traguardo delle 17,30 indossando la maglia nera.

logo di Stellantis e mercati che crollano
Azioni Stellantis Crollo – MeteoFinanza.com

In questo contesto è più che normale che qualche trader si ponga la domanda se conviene comprare a questi prezzi. Teoricamente non ci sarebbe nulla di strano nel sondare la possibilità di sfruttare il crollo per entrare a sconto. Praticamente si tratta di capire se il titolo STLA abbia o no margine di rialzo nei prossimi giorni o comunque nel medio e breve termine oppure se, al contrario, le prospettive siano destinare a restare negative.

La buona notizia è che in entrambi i casi si può comunque operare. Strumenti derivati come i CFD permettono di fare trading al rialzo e al ribasso sfruttando al massimo la volatilità e senza possedere il sottostante.

Proprio un broker CFD come eToro ha di recente lanciato il servizio di trading nazionale che può essere molto utile essendo Stellantis una quotata italiana.

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Azioni Stellantis sulla parità nell’ultimo mese

Nel primo pomeriggio le azioni Stellantis scambiano a 12,2 euro, in calo del 6 per cento rispetto alla chiusura di venerdì. Il forte rosso registrato dalla quotata impatta sulla prestazione mensile che se fino all’ultima seduta era positiva ora si tinge di un leggero rosso.

Ovviamente gli effetti ci sono anche sulla prestazione ad un anno che si è ulteriormente aggravata evidenziando un rosso del 42 per cento. Stellantis resta una delle peggiori azioni sul lungo termine e cancella anche quanto di buono di era visto nell’ultimo mese.

La responsabilità di questo cambio di passo è da ascrivere all’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti. Lo scorso fine settimana Trump ha annunciato dazi del 25 per cento sulle importazioni da Cina, Messico e Canada ma soprattutto ha dichiarato che molto presto anche sui prodotti europei saranno introdotti dei dazi. La mossa americana ha ovviamente provocato reazioni e, in alcuni casi rappresaglia, da parte dei paesi finiti nel mirino degli Usa. Ai mercati la prospettiva di una guerra commerciale globale non piace, ma il settore automotive, dal canto suo, è letteralmente terrorizzato dalla situazione che si sta andando a profilare. Il crollo delle azioni Stellantis in atto oggi va inquadrato proprio in questa situazione.

La paura è talmente forte da spingere i trader ad ignorare del tutto le novità sull’organizzazione aziendale che la casa automobilistica ha annunciato e che, in teoria, avrebbero dovuto avere un impatto positivo sul titolo. Invece la notizia è stata del tutto oscurata dalle preoccupazioni sui dazi. Per la cronaca la riorganizzazione ha riguardato l’integrazione delle attività software e ingegneria sotto la guida del Chief Engineering and Technology Officer con il contestuale conferimento di maggiori poteri nella pianificazione e sviluppo dei prodotti ai vari responsabili regionali della quotata.

Comprare azioni Stellantis sfruttando il crollo?

Il titolo Stellantis è certamente a sconto. Tuttavia il crollo di oggi potrebbe essere un pericolo anche dal punto di vista tecnico. A preoccupare è la caduta sia del primo supporto a 12,85 euro che del secondo a 12,74. La prima resistenza, collocabile a quota 13,05 euro si è allontanata. Il rischio di un ribasso è quindi alto. E infatti molti analisti, tra l’altro già prima del sell-off di oggi, avevano palesato tutto il loro pessimismo tagliando il prezzo obiettivo e, in alcuni casi, anche il rating della quotata.

In particolare nella seconda metà di gennaio Mediobanca aveva ridotto il rating a underperform alzando il target price a 12,5 euro (sotto alle attuali valutazioni ad implicare l’assenza di potenziale di upside).

Rating STLA confermato invece sia per Equita che per Berenberg, entrambe attestate sull’hold ossia mantenere. Per la sim milanese il prezzo obiettivo è 14,5 euro mentre per Berenberg è più basso di 0,5 euro. Entrambi i target price implicano un leggero potenziale di upside.

Queste sono le raccomandazioni più recenti espresse dagli analisti. Volendo allargare il discorso a tutti i giudizi in essere, la prevalenza è per un rating outperform (farà meglio del settore di riferimento) con target price medio a 14,48 euro. La raccomandazione media sembra essere più di buon auspicio per i trader che volessero posizionarsi sulla quotata.

Ricordiamo che, se non si è interessati ad un investimento di lungo termine, allora il possesso reale delle azioni Stellantis diventa inutile. In tal caso meglio optare per una strategia speculativa attraverso strumenti derivati a leva come i CFD.

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