La BCE ha autorizzato l’esecuzione del programma di buyback di Unicredit per un importo massimo di 3,3 miliardi di euro. Con tali numeri, il piano di riacquisto delle proprie azioni si candida ad essere il più grande mai lanciato da una banca italiana.

Stando alla nota dell’Eurotower l’approvazione si basa sulle informazioni finanziarie fornite dalla società, “che hanno evidenziato una significativa solidità dei livelli di capitale e una generazione organica di capitale ai vertici del settore. Insieme alla consistenza della posizione di liquidità, questi elementi garantiscono che l’azienda possa affrontare scenari di stress da una posizione di forza”. La valutazione della Banca Centrale Europea ha assunto in esame una traiettoria di capitale con ipotesi conservative e scenari macroeconomici aggiornati. Ha inoltre valutato la performance storica della banca, che sta operando a un nuovo livello di redditività; l’utile netto al tasso corrente e la “distribuzione agli azionisti da cui l’azienda pub crescere ulteriormente e continuare a fornire risultati solidi per tutti gli stakeholder”.

Buyback Unicredit
La BCE dà il via libera per il piano Buyback di Unicredit

Ora, considerando anche il dividendo, questo comporta una distribuzione totale agli azionisti per il 2022 di 5,25 miliardi di euro, con un aumento di circa il 490% rispetto al 2021, sottolineando – si legge ancora in un commento della banca – “l’impegno di Unicredit a conseguire rendimenti significativi e sostenibili per gli azionisti, mantenendo al contempo un capitale robusto”.

Il CET1 Ratio, pro-forma per la distribuzione, sale ora al 14,9% e si stima un ulteriore aumento per la fine del trimestre corrente.

Naturalmente, il piano di Buyback e il dividendo per un massimo di 1,9 milioni di euro devono ora essere approvati dagli azionisti della società in occasione dell’assemblea convocata per il 31 marzo.

Se il piano sarà approvato, il programma si snoderà in due tranche da 2,34 miliardi di euro, la cui prima sarà avviata il prima possibile dopo l’approvazione dell’assemblea degli azionisti, e la seconda di circa 1 miliardo di euro nella seconda metà del 2023, poco dopo il completamento della prima tranche.

Ricordiamo infine che l’assemblea di venerdì sarà chiamata ad esprimersi anche sul bilancio e sulle politiche di remunerazione degli amministratori, tra cui quella di condurre il compenso del CEO Andrea Orcel fino a 9,75 milioni di euro.

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