Un’ondata di dibattito politico e interesse speculativo sta coinvolgendo la DeFi. Al centro: una piattaforma decentralizzata sostenuta dalla famiglia Trump e una stablecoin che sta scalando le classifiche per volume di scambio.

Indice
La proposta rivolta alla community di WLFI
World Liberty Financial, un progetto DeFi sviluppato sulla blockchain Ethereum e ispirato ai principi della finanza comunitaria, ha avviato una votazione interna per decidere se il token di governance ($WLFI) potrà essere scambiato liberamente sui mercati secondari. Fino a oggi, il token era non trasferibile e utilizzabile esclusivamente per ottenere diritto di voto sulle decisioni riguardanti la piattaforma. La proposta, lanciata il 4 luglio 2025, punta a trasformare WLFI in un asset pienamente negoziabile, diventando un asset speculativo e potenzialmente ampliando la sua liquidità e favorendo una maggiore interazione con il mercato.
Il processo è attivo sul forum di governance e coinvolge direttamente i possessori del token, chiamati a esprimersi sull’eventuale apertura verso i mercati esterni. In caso di approvazione, i token acquistati durante la vendita pubblica dell’ottobre 2024 diventerebbero scambiabili, mentre quelli detenuti da fondatori, consulenti e membri della famiglia Trump resterebbero soggetti a un blocco temporale più lungo, con l’obiettivo di preservare la stabilità del progetto.
Un progetto da centinaia di milioni
World Liberty Financial ha raccolto finora 550 milioni di dollari complessivi vendendo i token WLFI in prevendita. Tra i principali sostenitori figura anche Justin Sun, fondatore di Tron, che ha investito personalmente 75 milioni di dollari nel progetto. La piattaforma sfrutta l’infrastruttura Aave V3 per offrire servizi di lending, borrowing e la gestione della stablecoin USD1.
WLFI è stato concepito come un token di governance, ma la pressione crescente da parte della community per un utilizzo più flessibile ha portato alla proposta di renderlo scambiabile. Una svolta che, se approvata, potrebbe trasformare radicalmente la posizione del progetto all’interno dell’ecosistema DeFi, stimolando l’interesse anche da parte di investitori retail e istituzionali.
USD1, la stablecoin legata alla famiglia Trump
Parallelamente al dibattito su $WLFI, anche ($USD1) la stablecoin ancorata al dollaro emessa da World Liberty Financial, sta attirando attenzione su scala globale. Il 29 giugno 2025 ha raggiunto un volume di scambio giornaliero di 1,25 miliardi di dollari, superando rivali come DAI e First Digital USD, nonostante una capitalizzazione di mercato inferiore (2,2 miliardi contro i 3,8 miliardi di DAI). Mentre il 6 luglio è riuscita a superare USDC, la 2° stablecoin più capitalizzata nelle cripto, per volume di scambio giornaliero con 3,4 miliardi di dollari.
Un elemento chiave nella crescita esplosiva di USD1 è stato un accordo da 2 miliardi di dollari tra il fondo emiratino MGX e Binance, interamente regolato in USD1. Questo ha rafforzato il volume e dato visibilità alla stablecoin, che si appresta a essere lanciata anche su Tron per sfruttare i bassi costi e la rapidità di quella rete, come già accaduto con USDT.
In questo contesto di sviluppo per le stablecoin, il Congresso americano si appresta a votare il GENIUS Act, una legge che regolamenterebbe le stablecoin fiat-backed. L’approvazione potrebbe consolidare il ruolo di USD1 nel panorama cripto, fornendo un quadro normativo più chiaro per i suoi emittenti.
La scelta conveniente per l’utente DeFi
Le criptovalute stanno diventando un categoria di asset sempre più integrata nella finanza tradizionale e sono ormai sostenute da figure di spicco, come il presidente degli Stati Uniti. Per questo motivo, soluzioni come Best Wallet stanno emergendo come gli strumenti ideali per sfruttare a pieno i vantaggi della DeFi e del web3.
La piattaforma offre un wallet non-custodial e senza KYC, che integra Onramper per l’acquisto di criptovalute da oltre 60 blockchain, supportando anche acquisti con carta di credito. Al suo interno è presente un exchange per scambi rapidi e convenienti, un aggregatore di staking per massimizzare il rendimento passivo e una sezione “Upcoming Tokens” che segnala progetti promettenti prima della loro quotazione. È in arrivo anche una carta crypto per spendere i propri asset nei negozi fisici.
Il token $BEST consente vantaggi aggiuntivi come accesso anticipato alle prevendite, cashback dell’8% sulla carta per spendere cripto, interessi da staking maggiorati e commissioni ridotte. Nella prevendita in corso sul sito web ufficiale sono stati raccolti oltre 13,7 milioni di dollari, con un prezzo attuale di 0,025285$. L’interesse crescente e la qualità dell’infrastruttura suggeriscono che $BEST potrebbe attrarre una domanda significativa una volta quotato sugli exchange principali.
Per chi cerca un ingresso nel mondo Web3 dotato di strumenti professionali, privacy e accesso privilegiato ai progetti emergenti, Best Wallet rappresenta un’opzione concreta, da valutare attentamente prima del lancio ufficiale.
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