La scorsa settimana si è chiusa con una prestazione positiva per i mercati europei, che si sono mossi al rialzo nonostante i dati sul Pil e sull’inflazione, che hanno certificato un rallentamento generalizzato dell’area euro. Solamente la Germania è riuscita a fare poco meglio delle attese.

Gli investitori hanno adottato un atteggiamento prudente, ponendosi in una posizione di attesa sulle possibili indicazioni sulle mosse della BCE, quasi certa di aumentare i tassi a partire dalla seconda metà dell’anno. Dal canto suo, il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha tuttavia voluto rammentare come la tempistica deve ancora essere definita, e che verrà stabilita sulla base degli sviluppi. “Può essere durante il terzo trimestre o alla fine dell’anno, e deve essere graduale” – ha affermato Visco.

Ciò premesso, bisognerà tenere altresì conto di qualche segnale di incertezza societario. Le trimestrali statunitensi hanno visto Amazon fornire risultati in forte calo. La trimestrale Apple chiude con conti sopra le attese ma ha messo in guardia sulle conseguenze possibili derivanti dalle strozzature sulle catene di approvvigionamento.

In questo contesto, la settimana si è comunque conclusa con i listini europei che hanno rialzato la testa, spinti dalle prestazioni sui titoli tecnologici cinesi, incoraggiati dalla possibilità di un allentamento della stretta tecnologica sul settore. Milano è stata tra i listini migliori (0,82%) insieme a Francoforte (0,81%) e Madrid (0,89%). Più tenue l’incremento a Madrid (0,39%) e Londra (0,50%).

Per quanto attiene l’analisi tecnica sul FTSE MIB, rileviamo come la situazione di medio periodo per l’indice sia negativa, mentre i segnali rialzisti sembrano affacciarsi sul breve periodo grazie alla tenuta dell’area di supporto individuata a quota 23.871,9 punti. Lo spunto positivo sul breve termine è indicativo di un possibile cambiamento del trend verso uno scenario rialzista, con la curva che potrebbe spingersi oltre la soglia di 24.442,3 punti. Superata questa resistenza, quella più importante e solida potrebbe essere quella posta poco sopra i 25.000 punti.

Di contro, se dovesse rivelarsi uno scenario di breve termine ribassista, il primo supporto sarà pari a 23.871,9 punti, superato il quale si ergerà quello a 23.491,6 punti.

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