Circle ($USDC) punta a Wall Street con una valutazione da $7,2 miliardi: le stablecoin entrano nella TradFi

La scelta di Circle di lanciarsi in una delle IPO più attese del settore crypto riaccende i riflettori sul ruolo crescente delle stablecoin nella finanza tradizionale. Ma dietro i numeri si celano dinamiche complesse che dividono analisti e investitori.

IPO da 900 milioni: Circle cerca lo slancio definitivo

Circle, l’azienda che ha creato la stablecoin USDC, ha annunciato un’espansione significativa della propria offerta pubblica iniziale (IPO), alzando l’obiettivo di raccolta a quasi 900 milioni di dollari. Se confermata, questa valutazione spingerebbe il valore societario a circa 7,2 miliardi di dollari. La decisione arriva in un momento cruciale, con Wall Street che mostra un crescente interesse verso i benefici offerti dagli asset digitali.

L’operazione ha attirato l’attenzione di colossi come BlackRock e Ark Invest, pronti a investire cifre rilevanti per assicurarsi una quota dell’offerta. BlackRock avrebbe in programma di acquistare fino al 10% delle azioni disponibili, mentre Ark Invest avrebbe riservato un investimento di 150 milioni di dollari. Il prezzo delle azioni è stato aumentato da un range iniziale di 24–26 dollari a 27–28 dollari, segno evidente della forte domanda da parte degli investitori istituzionali.

Tra entusiasmo e scetticismo: i numeri di Circle sotto la lente

Il primo trimestre del 2025 ha visto Circle incassare oltre 557 milioni di dollari dai Treasury statunitensi che garantiscono USDC. Tuttavia, parallelamente, i costi operativi legati alla distribuzione e alle transazioni sono aumentati del 68,2% nello stesso periodo. Questo squilibrio alimenta dubbi sulla sostenibilità della crescita e sulla reale redditività dell’azienda nel lungo termine.

Nonostante l’IPO rappresenti un passaggio potenzialmente strategico per integrare definitivamente le stablecoin nei circuiti finanziari tradizionali, alcuni analisti sostengono che l’operazione possa essere anche un’occasione per massimizzare i profitti per i fondatori e i primi investitori, sfruttando una valutazione favorevole prima di un possibile irrigidimento normativo.

A rafforzare le perplessità è anche la perdita di terreno sul mercato: la quota di USDC è scesa al 24%, mentre Tether (USDT) detiene attualmente il 62% del mercato delle stablecoin. Un trend che mette in discussione la capacità di Circle di mantenere una posizione dominante in un settore sempre più competitivo.

Nessuna offerta da parte di Ripple

A complicare lo scenario, nelle scorse settimane erano emerse voci riguardanti una possibile acquisizione di Circle da parte di Ripple. Secondo indiscrezioni, l’offerta sarebbe oscillata tra i 5 e i 20 miliardi di dollari. Tuttavia, il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, ha smentito categoricamente queste ipotesi durante un intervento pubblico, sottolineando che non vi è mai stata l’intenzione di acquisire l’emittente di USDC. Circle stessa ha confermato di essere concentrata esclusivamente sugli obiettivi di lungo termine, rafforzando ulteriormente la posizione dell’azienda in vista dell’IPO.

Normative sulle stablecoin in arrivo negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’attenzione legislativa sulle stablecoin si sta intensificando, con il GENIUS Act al centro delle trattative in Senato. Questo disegno di legge, inizialmente poco noto, ha acquisito importanza strategica dopo la presentazione di oltre 60 emendamenti, segnale di un forte interesse bipartisan nel regolamentare l’ecosistema delle valute digitali. Il GENIUS Act potrebbe rappresentare la base per una cornice legale nazionale sulle stablecoin, capace di ridurre l’incertezza normativa e di facilitare l’integrazione tra sistema bancario tradizionale e asset digitali regolamentati.

Il testo è attualmente oggetto di intensi negoziati a porte chiuse, e un accordo potrebbe portare il provvedimento al voto finale già entro la settimana. Il tempismo è rilevante: l’approvazione della legge arriverebbe in un momento in cui l’interesse istituzionale per le criptovalute è in forte crescita, segnalando un possibile punto di svolta per la regolamentazione finanziaria negli Stati Uniti.

Best Wallet: l’app per scambiare crypto e stablecoin

Mentre Circle lavora per consolidare la presenza delle cripto stablecoin nei mercati finanziari tradizionali, emergono nuove piattaforme progettate per offrire strumenti concreti e i benefici della DeFi agli investitori retail.

Best Wallet supporta la gestione di oltre 60 blockchain, non ha le chiavi private dell’utente e non richiede KYC, garantendo privacy e controllo totale sui fondi. Un DEX interno consente swap rapidi e a basso costo, mentre la sezione ‘Upcoming Tokens’ offre accesso anticipato a nuove opportunità su cripto selezionate

Un altro elemento distintivo è il suo aggregatore di staking, che consente di generare reddito passivo in modo semplice ed efficiente sugli asset detenuti. Il token $BEST amplia i vantaggi offerti dall’ecosistema Best Wallet: cashback dell’8% sulle spese con la Best Card, accesso anticipato alle prevendite, sconti sulle commissioni e maggiore rendimento nello staking.

Con una prevendita che ha già superato i 13 milioni di dollari, Best Wallet sta attirando l’interesse degli investitori alla ricerca di soluzioni concrete per semplificare la gestione dei propri asset digitali. Il prezzo attuale di prevendita per ogni token $BEST è 0,025125 dollari, ma ci sarà un aumento del prezzo tra solo 11 ore, dunque conviene agire al più presto per non perdere quest’offerta.

ENTRA NELLA PREVENDITA DI $BEST

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