L’ingresso di Sberbank nel mondo dei Bitcoin bond e l’approvazione regolamentare di prodotti crypto in Russia segnano un importante cambio di paradigma per l’industria, con le cripto non più considerate semplici asset speculativi o rischiosi.

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Sberbank apre le porte ai Bitcoin Bond

In un’epoca in cui i confini tra finanza tradizionale e criptovalute diventano sempre più sfumati, Sberbank, la più grande banca commerciale della Russia, ha compiuto un passo storico. L’istituto ha annunciato il lancio di un nuovo prodotto finanziario strutturato, un’obbligazione il cui rendimento è legato direttamente all’andamento di Bitcoin e alla forza del dollaro statunitense rispetto al rublo russo. Un’iniziativa che, fino a pochi anni fa, sarebbe sembrata impensabile, ma che oggi arriva con il pieno supporto regolamentare.

Il bond, attualmente disponibile solo over-the-counter per investitori qualificati, rappresenta uno dei primi strumenti finanziari significativi legati al Bitcoin mai proposti da un’istituzione russa di questo calibro. Non si tratta di un investimento diretto in criptovaluta, non è richiesto alcun wallet crypto né l’acquisto diretto di Bitcoin. Gli investitori riceveranno rendimenti calcolati in base alla performance di BTC e al tasso di cambio USD/RUB, il tutto gestito in rubli e all’interno del sistema finanziario russo. Questa caratteristica lo rende perfettamente compatibile con le severe normative locali, evitando la necessità di ricorrere a piattaforme estere.

Kiyosaki e il collasso finanziario: BTC come bene rifugio

La scelta di Sberbank si inserisce in un contesto globale segnato da un crescente timore di una crisi sistemica e inflazione monetaria. Robert Kiyosaki, celebre autore di Rich Dad Poor Dad, ha recentemente lanciato un allarme, perché secondo lui il crollo dei mercati è già in atto. Azioni, obbligazioni e immobili sono destinati a perdere valore nei prossimi mesi, e milioni di investitori rischiano gravi perdite finanziarie. Di fronte a questo scenario, Kiyosaki suggerisce di spostare il capitale verso asset fisici considerati “rifugio sicuro”, ovvero oro, argento e Bitcoin. In particolare, definisce l’argento a 35 dollari l’oncia come “l’occasione del secolo” e invita esplicitamente alla detenzione fisica di questi beni.

La previsione dell’autore si basa sulla convinzione che il sistema finanziario tradizionale sia vicino a un punto di rottura. Bitcoin assume un ruolo centrale, non come asset speculativo, ma come ancora di salvezza in un contesto economico sempre più instabile. La sua scarsità programmata, la crescente adozione istituzionale e l’indipendenza da banche centrali lo rendono, secondo Kiyosaki, una riserva di valore simile, se non superiore, ai metalli preziosi.

Il social di Trump richiede un ETF su Bitcoin

In parallelo, anche gli Stati Uniti assistono a un’evoluzione significativa nel rapporto tra politica e criptovalute. L’ultima novità arriva dal presidente Donald Trump, che attraverso la sua piattaforma Truth Social ha avviato le procedure per lanciare un proprio ETF sul Bitcoin. Il 19b-4 form depositato presso la divisione NYSE Arca della Borsa di New York rappresenta un passo fondamentale verso l’approvazione regolamentare dell’ETF, che sarà chiamato Truth Social Bitcoin ETF.

Questo nuovo fondo si propone di tracciare il prezzo del Bitcoin, offrendo agli investitori un modo semplice e sicuro per ottenere esposizione all’asset senza preoccuparsi della sua custodia.

La meme coin che sostiene il rally di BTC

Mentre le istituzioni tradizionali si avvicinano al mondo crypto con cautela, progetti più audaci come BTC Bull Token ($BTCBULL) stanno guadagnando attenzione per il loro approccio originale, superando i 6,8 milioni di dollari nella fase di prevendita.

Costruito su Ethereum, questa meme coin combina l’umorismo delle meme coin con un trend ben preciso, ovvero sostenere e celebrare la corsa di Bitcoin verso nuovi massimi storici. Il meccanismo è semplice ma potente, ogni volta che Bitcoin raggiunge traguardi di prezzo significativi (come 150.000 o 200.000 dollari), i possessori del token ricevono premi in BTC direttamente nel proprio wallet web3. Allo stesso tempo, una parte dei token $BTCBULL viene bruciata, rendendo il sistema deflazionistico.

Attualmente in prevendita al prezzo di 0,00255 dollari, $BTCBULL offre un servizio di staking con un rendimento annuo del 60%, attraendo investitori alla ricerca di rendimenti elevati anche nel lungo termine. Restano solo 23 giorni per partecipare a questa opportunità e secondo alcuni analisti, come Samubit, il potenziale di crescita al lancio sugli exchange potrebbe superare il 10x.

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