JPMorgan accelera su stablecoin e cripto registrando il marchio JPMD

L’adozione delle cripto stablecoin e della tecnologia blockchain da parte delle grandi istituzioni finanziarie si fa sempre più concreta. JPMorgan, con il marchio “JPMD”, punta a consolidare il proprio ruolo nel futuro della finanza digitale.

JPMorgan presenta il marchio cripto JPMD

JPMorgan Chase ha recentemente depositato una richiesta per il marchio “JPMD”, segnando un ulteriore passo verso l’integrazione delle tecnologie blockchain e dei digital asset nei servizi bancari tradizionali. La richiesta, presentata il 15 giugno, include un’ampia gamma di servizi che spaziano dal trading all’emissione di criptovalute, fino alla custodia e alla gestione delle transazioni attraverso infrastrutture decentralizzate.

Questa mossa indica una volontà strategica di affermarsi come protagonista infrastrutturale in un settore in rapida evoluzione. La banca intende sfruttare soluzioni già esistenti come JPM Coin e Kinexys per sviluppare piattaforme che includano scambi in tempo reale, conversione valutaria, gestione di conti a valore memorizzato e protezione dalle frodi tramite blockchain.

Uno degli aspetti più rilevanti del progetto JPMD è l’ingresso potenziale di JPMorgan nel mercato delle stablecoin. Il suo approccio regolamentato e la forte reputazione in termini di conformità normativa offrono una prospettiva credibile in un ambito ancora segnato da incertezze. A differenza delle stablecoin decentralizzate spesso soggette a critiche per mancanza di trasparenza, una soluzione emessa da una banca sistemica potrebbe rappresentare una svolta per l’accettazione istituzionale.

Cresce l’interesse delle big tech per le stablecoin

Nel solo 2024, le stablecoin hanno generato oltre 27,6 trilioni di dollari in transazioni, superando i volumi combinati di Visa e Mastercard. A oggi, più di 161 milioni di persone nel mondo detengono stablecoin, testimoniando un’adozione su scala globale.

Di fronte a questa crescita, anche le istituzioni più conservatrici stanno rivedendo le proprie posizioni. A maggio 2025, JPMorgan ha autorizzato i suoi clienti all’acquisto di Bitcoin ed ha annunciato di accettare gli ETF su BTC come collaterale, nonostante le precedenti critiche espresse dal CEO Jamie Dimon. Il progetto JPMD, quindi, si inserisce come risposta strategica a una domanda in crescita e alla necessità di rimanere competitivi nel settore finanziario del futuro.

Anche i grandi colossi della vendita al dettaglio stanno valutando l’emissione di stablecoin proprie. Amazon e Walmart, ad esempio, stanno esplorando soluzioni di pagamento basate su stablecoin ancorate al dollaro per ridurre i costi di transazione e semplificare i flussi finanziari.

Apple, Airbnb, Uber e PayPal si stanno muovendo in una direzione simile, considerano le criptovalute come strumenti di ottimizzazione operativa.

Il senatore Bill Hagerty sostiene il mercato crypto

L’attenzione del settore è ora rivolta alla possibile approvazione del GENIUS Act, proposta legislativa che introdurrebbe un quadro normativo federale per le stablecoin, favorendone l’integrazione nei circuiti finanziari tradizionali.

Il senatore repubblicano Bill Hagerty è una delle figure chiave nell’evoluzione normativa del settore cripto negli Stati Uniti. Di recente ha promosso il GENIUS Act, con l’obiettivo di garantire certezza giuridica e favorire l’adozione diffusa di questi strumenti digitali da parte di aziende e istituzioni finanziarie. Il senatore ha sottolineato come la regolamentazione delle stablecoin e delle tecnologie blockchain debba essere una priorità bipartisan, fondamentale per mantenere la leadership tecnologica e l’innovazione negli Stati Uniti.

Oltre alle stablecoin, Hagerty si è espresso a favore di iniziative strategiche per sviluppare settori come il mining di Bitcoin e il calcolo per l’intelligenza artificiale, sottolineando che creare un ecosistema regolamentato e competitivo è essenziale per trattenere investimenti e talento sul territorio americano.

La soluzione completa per esplorare la DeFi

Con questa rapida digitalizzazione del sistema finanziario tradizionale, progetti come Best Wallet offrono agli utenti strumenti semplici per navigare nel nuovo paradigma finanziario. Si tratta di una piattaforma multi chain per la gestione autonoma delle criptovalute, completamente non-custodial e senza procedure KYC, pensata per chi desidera mantenere il controllo totale sui propri asset digitali.

Best Wallet offre un DEX interno per scambi rapidi, integra oltre 60 blockchain, una sezione dedicata ai nuovi token in fase di lancio e una sezione dedicata allo staking che consente di ottenere rendite passive sugli asset detenuti.

Il token nativo $BEST svolge un ruolo centrale nell’ecosistema Best Wallet, offrendo vantaggi come accesso anticipato alle prevendite, cashback dell’8% sulla carta crypto, riduzione delle commissioni e interessi maggiorati per lo staking.

La prevendita di $BEST è ancora accessibile per poco tempo, prima della quotazione del token sugli exchange, con un prezzo attuale di 0,025195 dollari e oltre 13 milioni di dollari raccolti dal lancio, dimostrando una forte fiducia da parte degli investitori cripto e utenti della finanza decentralizzata (DeFi).

Per chi cerca un punto d’ingresso semplice e concreto alla nuova finanza digitale, Best Wallet rappresenta una proposta completa, capace di unire sicurezza, praticità e formidabili servizi per ottimizzare i rendimenti.

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