Solana nel mirino degli investitori istituzionali: nuove richieste per ETF spot con staking

Il settore delle criptovalute continua ad attrarre l’attenzione di operatori istituzionali e Solana (SOL) è al centro di un rinnovato interesse.

Negli ultimi anni, Solana si è affermata come una delle blockchain più affidabili e utilizzate, grazie alla sua velocità e ai costi bassi delle transazione.

Al momento, la rete registra un Total Value Locked (TVL) superiore a 8,7 miliardi di dollari, dato che riflette un’elevata attività economica sulla piattaforma.

Negli ultimi giorni, Fidelity Investments e CoinShares, hanno presentato alla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense due proposte distinte per il lancio di ETF Spot basati su SOL.

Entrambi i progetti prevedono la possibilità di includere funzioni di staking, segnando un’evoluzione rispetto a precedenti richieste legate ad asset digitali.

Le richieste presentate da Fidelity e CoinShares prevedono anche meccanismi di staking, che permetterebbero agli investitori di contribuire alla sicurezza della rete Solana bloccando i propri token SOL, per ottenere in cambio delle ricompense passive.

Questo tipo di struttura, se approvata, introdurrebbe una nuova funzione per gli ETF sulle criptovalute, in quanto la maggior parte dei fondi esistenti non include lo staking per questioni regolatorie.

CoinShares è l’ottava società a presentare una richiesta per un ETF spot su Solana. Il documento depositato alla SEC indica Coinbase Custody e BitGo Trust come enti incaricati della custodia degli asset, una scelta che punta a garantire standard conformi alle richieste degli investitori professionali.

Secondo Eric Balchunas, analista ETF di Bloomberg, sembra che gli ETF su Solana stiano coinvolgendo società e investitori istituzionali in modo maggiore, rispetto a quanto avvenuto in occasione degli ETF su Ethereum.

Regolamentazione e prospettive di approvazione

Alcuni osservatori stimano che le possibilità di approvazione da parte della SEC si attestino tra il 70% e il 90%, dato il contesto normativo più favorevole rispetto agli anni precedenti.

Se approvati, questi strumenti potrebbero rappresentare un passo ulteriore verso l’integrazione delle criptovalute nei mercati regolamentati, offrendo nuove modalità di esposizione agli investitori istituzionali e retail.

Tuttavia, l’esito delle richieste resta subordinato al giudizio della SEC, che dovrà valutare le implicazioni normative legate all’integrazione dello staking in un prodotto finanziario quotato.

Snorter Bot: un progetto in fase iniziale che punta sull’automazione

L’ecosistema di Solana è molto apprezzato anche per la vasta gamma di nuove Dapp che vengono create da team indipendenti.

Al momento, tra le iniziative più interessanti troviamo Snorter Bot, un progetto che mira a semplificare alcune attività tipiche del trading su blockchain.

Il trading bot di Snorter si può utilizzare direttamente su Telegram, con funzionalità che includono scambio di token, analisi dei wallet e operazioni rapide al lancio di nuovi asset.

Il sistema include un modulo di verifica automatica dei contratti per individuare potenziali rischi come honeypot o rug pull, oltre a un’opzione di copy trading, che consente di replicare strategie osservando l’attività di wallet selezionati.

Al momento, la presale di Snorter ha raccolto più di 1 milione di dollari, con il token SNORT venduto a 0,0955 dollari.

Il token consente l’accesso al trading bot, inoltre si può mettere in staking sin dalla presale per ottenere ricompense passive in base all’APY. 

Secondo la roadmap del progetto, in futuro SNORT darà accesso alla governance, permettendo agli utenti di votare per decidere gli sviluppi futuri del trading bot e dell’ecosistema.

ENTRA NELLA PREVENDITA DI SNORTER

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.