Una recente apertura normativa negli Stati Uniti sta ridefinendo il rapporto tra risparmio previdenziale e investimenti digitali, con implicazioni di vasta portata per l’adozione di criptovalute.

Indice
Riforma storica per il mercato previdenziale USA
L’amministrazione Trump ha firmato un ordine esecutivo che consente agli americani di includere criptovalute, private equity e immobili nei propri piani pensionistici a contribuzione definita, come i 401(k). Questa mossa, accolta con grande entusiasmo dal settore crypto, punta a integrare gli asset digitali nel tessuto finanziario tradizionale, offrendo nuove opportunità ma anche sollevando interrogativi sul piano esecutivo e regolatorio.
Il provvedimento firmato dal presidente Trump incarica il Dipartimento del Lavoro di rivedere le attuali restrizioni sugli asset alternativi nei piani di risparmio previdenziale. Con oltre 43.000 miliardi di dollari allocati in strumenti pensionistici negli Stati Uniti (di cui 8.700 nei soli 401(k)), anche un modesto afflusso verso le criptovalute potrebbe avere un impatto significativo sui mercati.
Matt Hougan, CIO di Bitwise, ha sottolineato come i contributi sistematici e costanti possano introdurre una domanda regolare che riduce la volatilità e sostiene i prezzi nel lungo periodo. Secondo Hougan, le criptovalute meritano un posto nei portafogli pensionistici grazie alla loro performance negli ultimi dieci anni e al potenziale di crescita nei prossimi.
Reazioni miste da parte dell’industria
Il CEO del Crypto Council for Innovation, Ji Hun Kim, ha definito l’ordine esecutivo una conferma del ruolo crescente degli asset digitali nel sistema finanziario statunitense. L’apertura a questi strumenti all’interno dei fondi pensione viene vista come un segnale di fiducia istituzionale e una spinta verso politiche più chiare e favorevoli all’innovazione.
Altri esperti, come Abdul Rafay Gadit di ZIGChain, mettono in luce come questo cambiamento sia coerente con l’evoluzione normativa in corso alla SEC, contribuendo a creare un quadro regolatorio sempre più unificato per gli strumenti tokenizzati.
Michael Heinrich di 0G Labs parla di un “momento spartiacque” per il settore, ma avverte che l’efficacia della misura dipenderà dall’implementazione. I dettagli su quali token saranno ammessi, come sarà gestita la custodia e quali garanzie verranno imposte saranno fondamentali per evitare effetti indesiderati.
Bitcoin primo beneficiario, altcoin ancora in attesa
Nel breve termine, gli esperti ritengono che Bitcoin sarà il principale beneficiario della riforma, grazie alla sua forte accettazione istituzionale. Secondo Joshua Krüger, rappresentante della dEURO Association, le grandi società di asset management come BlackRock e Fidelity sono già pronte con prodotti compatibili, mentre le altcoin dovranno attendere una struttura regolatoria più solida.
Arthur Breitman, co-fondatore di Tezos, ha riconosciuto il valore dell’iniziativa, ma ha anche messo in guardia contro i potenziali rischi: costi elevati, scarsa trasparenza nei prezzi e gestori che potrebbero mascherare la volatilità.
Kiyosaki rilancia la narrativa pro-Bitcoin
Anche Robert Kiyosaki, autore di Rich Dad Poor Dad, è tornato a elogiare la semplicità e l’efficacia di Bitcoin. In un recente post, ha raccontato come un piccolo investimento in BTC, lasciato crescere senza interventi, gli abbia fruttato milioni. Secondo Kiyosaki, la genialità del progetto di Satoshi Nakamoto sta nella sua capacità di premiare la pazienza, offrendo una strategia di accumulo semplice ma potente nel tempo.
Kiyosaki ha anche espresso un’opinione sul breve termine di Bitcoin, sostenendo che il prezzo possa scendere a 90.000 dollari prima di procedere verso nuovi massimi, in quanto ciclicamente Bitcoin tende a perdere valore ad agosto.
Cresce l’interesse per strumenti di gestione autonoma
Nel frattempo, si rafforza la domanda per piattaforme in grado di semplificare l’accesso alle criptovalute e favorire strategie di accumulo automatico e diversificato.
Best Wallet si sta affermando come una delle soluzioni più avanzate in questo ambito, offrendo un ambiente completo per la gestione autonoma del capitale digitale. La piattaforma supporta oltre 60 blockchain, consente l’acquisto diretto con carta o crypto, e dispone di uno staking aggregator che permette di ottenere rendimenti passivi in modo semplice ed efficiente. Tra le funzionalità chiave figurano anche un DEX interno per gli scambi, una sezione dedicata ai token emergenti e una carta per spendere le proprie criptovalute.

Il token nativo $BEST dà diritto a sconti, accesso anticipato alle prevendite e potenziamento dello staking. Con un prezzo attuale di 0,025455 dollari e oltre 14,5 milioni di dollari già raccolti, la prevendita di Best Wallet rappresenta un’opportunità concreta per chi desidera esporsi in anticipo a un progetto solido, già funzionante e con chiari vantaggi d’uso. Una volta quotato sui principali exchange, il token $BEST sarà reso accessibile ad un’utenza molto più vasta.
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