I recenti sviluppi, come la richiesta di un ETF spot su Chainlink negli Stati Uniti e la partnership strategica con il Giappone, dimostrano come LINK stia evolvendo da semplice infrastruttura blockchain a pilastro centrale della finanza globale tokenizzata.

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Un ETF su Chainlink come catalizzatore di crescita

La recente richiesta di un ETF spot su Chainlink (LINK) negli Stati Uniti da parte di Bitwise Asset Management rappresenta un passaggio cruciale per l’adozione istituzionale dell’asset. L’ETF, se approvato dalla SEC, consentirebbe agli investitori tradizionali di accedere a LINK senza doversi esporre direttamente alle complessità del mercato crypto. Secondo analisti di settore, questa mossa potrebbe innescare un rally significativo del prezzo di LINK, con stime che parlano di un potenziale rialzo fino al 500%. La notizia conferma come il crescente interesse verso la tokenizzazione e l’integrazione delle criptovalute nei mercati regolamentati stia portando Chainlink al centro dell’attenzione.

Nonostante l’euforia, il token LINK ha registrato nelle ultime 24 ore un calo del 4,2%, scendendo a 24,20 dollari. Tuttavia, la performance mensile rimane positiva con un importante rialzo del 29,4% segnalando che gli investitori stanno reagendo con interesse crescente al ruolo di Chainlink come infrastruttura chiave per la finanza tokenizzata.

Partnership strategica con il Giappone e SBI Group

Parallelamente alle novità sul fronte ETF, Chainlink ha annunciato una partnership di rilievo in Asia con SBI Group, uno dei maggiori conglomerati finanziari giapponesi con oltre 200 miliardi di dollari in gestione. L’obiettivo della collaborazione è sviluppare strumenti blockchain dedicati alla tokenizzazione di real-world assets (RWA), all’emissione di stablecoin ancorate allo yen e ai pagamenti transfrontalieri. Questa iniziativa sarà implementata inizialmente sul mercato giapponese, per poi estendersi alla regione Asia-Pacifico, aprendo le porte a una nuova fase di adozione istituzionale della finanza digitale.

Progetti pilota e casi d’uso concreti

La collaborazione non nasce dal nulla, SBI e Chainlink hanno già lavorato insieme nell’ambito del Project Guardian della Monetary Authority of Singapore, un sandbox regolamentare dedicato a testare soluzioni blockchain per la finanza tradizionale. Sergey Nazarov, co-fondatore di Chainlink, ha sottolineato che le due aziende hanno già sperimentato casi d’uso avanzati in materia di tokenizzazione di fondi e stablecoin e che ora sono pronte a portarli su larga scala. Yoshitaka Kitao, CEO di SBI Holdings, ha ribadito come questa collaborazione rappresenti un passo decisivo per supportare transazioni transfrontaliere compliant e stimolare l’adozione degli asset digitali in Giappone e Asia.

Il contesto normativo giapponese gioca un ruolo centrale in questa trasformazione. Il governo sta valutando l’introduzione di una tassa piatta al 20% sulle criptovalute, in sostituzione dell’attuale sistema progressivo. Questa misura renderebbe il Paese più competitivo a livello globale, allineandolo a standard già adottati da altre giurisdizioni. Inoltre, anche il Giappone sta esplorando la possibilità di lanciare ETF crypto, che offrirebbero un canale regolamentato e sicuro per investitori istituzionali e retail interessati agli asset digitali.

Best Wallet è molto più di un semplice wallet cripto

In parallelo alle evoluzioni di Chainlink, cresce anche l’attenzione verso strumenti che permettono agli utenti di accedere in modo semplice e sicuro al mondo DeFi. Best Wallet si distingue come un wallet decentralizzato, non custodial e con supporto a più di 60 blockchain, progettato per unire in un’unica app funzioni avanzate di gestione degli asset digitali e strumenti di investimento. 

Tra le sue caratteristiche spiccano il DEX integrato (Best DEX), che consente swap rapidi e senza commissioni aggiuntive, un aggregatore di staking e un AI chatbot capace di offrire analisi di mercato, supporto operativo e consigli personalizzati. Best Wallet permette inoltre di accedere con anticipo a prevendite, airdrop e nuovi token emergenti, dando così agli utenti un vantaggio competitivo tramite la funzione Upcoming Tokens.

Al centro dell’ecosistema Best Wallet troviamo il token nativo $BEST, che garantisce formidabili benefici come commissioni ridotte, accesso esclusivo a progetti in fase iniziale, rendimento da staking dell’88% apy e interessi da staking maggiorati per le altre cripto, e cashback fino all’8% sulle crypto spese con la carta di credito dedicata.

Il token è disponibile ancora per poco in fase di prevendita sul sito ufficiale, dove è venduto al costo di 0,025535 dollari, con oltre 15 milioni di dollari già raccolti. Dunque, Best Wallet non è soltanto un wallet digitale, ma una vera e propria piattaforma di accesso alla DeFi.

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