Un consorzio di istituti finanziari europei, tra cui Unicredit e Banca Sella, ha annunciato la creazione di una nuova società nei Paesi Bassi per lo sviluppo di una stablecoin in euro conforme al quadro normativo MiCA.

Indice
Nuovi sviluppi per l’euro stablecoin
Nove importanti banche hanno unito le forze con l’obiettivo di lanciare, entro la seconda metà del 2026, un euro stablecoin regolamentato che possa diventare un punto di riferimento per i pagamenti digitali nel continente. Tra i nomi coinvolti figurano UniCredit, ING, DekaBank, Banca Sella, KBC Group, Danske Bank, SEB, CaixaBank e Raiffeisen Bank International.
Il progetto prevede la creazione di una nuova società e la richiesta di una licenza e-money alla Banca Centrale dei Paesi Bassi e mira a stabilire un nuovo standard europeo, in grado di ridurre la dipendenza dalle stablecoin ancorate al dollaro statunitense, oggi dominanti sul mercato. Basti pensare che la più grande società di stablecoin, Tether, è stata fondata da due italiani ma al momento tratta solo stablecoin denominate in dollari ($USDT) e ($USAT). Solo questa mattina Tether ha creato 1 miliardo di nuovi token USDT a seguito dell’aumento della domanda.
Il mercato globale delle stablecoin
Secondo i dati forniti da DeFi Llama, la capitalizzazione del mercato delle stablecoin ha raggiunto un massimo storico di 295,7 miliardi di dollari, con una crescita di circa 5 miliardi solo nell’ultima settimana. La quota maggiore è detenuta da Tether (USDT), che da sola rappresenta quasi il 60% del totale, con oltre 173 miliardi di dollari in circolazione.
In questo scenario, le stablecoin denominate in euro restano una nicchia, con una capitalizzazione complessiva di 637 milioni di dollari. Tra queste, spiccano EURC di Circle, con 259 milioni, e STASIS EURO (EURS), con quasi 145 milioni. Più indietro figura EURCV, lanciata da Societe Generale-FORGE nel 2023 sulla rete Solana.
L’ascesa prevista per le stablecoin in euro
Per diversi analisti, l’arrivo di nuovi attori istituzionali nel settore rappresenta un segnale di cambiamento. Martin Bruncko, fondatore di Schuman Financial, ha definito l’ascesa delle stablecoin in euro “inevitabile”, stimando che la loro capitalizzazione potrebbe superare i 100 miliardi di euro e raggiungere nel tempo anche la soglia dei mille miliardi.
Questa prospettiva si inserisce in un contesto di regolamentazione sempre più stringente. L’Europa con il regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) ha introdotto un quadro normativo organico per gli asset digitali, più ampio rispetto al modello statunitense, che invece si concentra prevalentemente sulle stablecoin.
Opportunità e rischi del modello multi-emittente
Una delle ipotesi allo studio riguarda i cosiddetti multi-issuance stablecoin, cioè token emessi sotto un unico marchio ma distribuiti da più entità in diverse giurisdizioni. Questa architettura potrebbe incrementare la liquidità e la scalabilità, ma solleva anche rischi di natura operativa e di stabilità, soprattutto se parte delle riserve fossero detenute al di fuori dell’Unione Europea.
La Banca d’Italia ha sottolineato come le stablecoin possano offrire soluzioni innovative per i pagamenti e l’intermediazione finanziaria, ma al tempo stesso pongano interrogativi sulla governance, la protezione dei consumatori e la coerenza della vigilanza. La sfida principale resta quella di bilanciare innovazione e stabilità, garantendo che i nuovi strumenti digitali si integrino nel sistema senza compromettere la fiducia nella moneta. In aggiunta, ha definito le stablecoin ancorate al dollaro un rischio per la sovranità dell’euro nel vecchio continente.
Strumenti per la gestione degli asset digitali
Il dibattito sull’euro digitale e sulla regolamentazione delle stablecoin si accompagna a una crescente utilizzo della finanza decentralizzata e di strumenti innovativi per effettuare pagamenti internazionali. In questo contesto si inserisce il successo della prevendita di Best Wallet, una piattaforma multichain che consente agli utenti di gestire in modo autonomo e sicuro le proprie risorse digitali, senza KYC e con archiviazione non-custodial.

Best Wallet integra Onramper per l’acquisto di criptovalute da oltre 60 blockchain anche tramite carta di credito o bonifico, un DEX interno per scambi rapidi, una sezione dedicata a token emergenti e un aggregatore di staking per generare reddito passivo.
Il token nativo di Best Wallet ($BEST) offre vantaggi esclusivi come accesso anticipato alle prevendite, cashback fino all’8% sulle spese effettuate con la carta crypto (Best Card), interessi passivi maggiorati e commissioni ridotte.
La prevendita in svolgimento sul sito ha già raccolto oltre 16 milioni di dollari, con un prezzo attuale di 0,025695 dollari per token, dimostrando l’interesse degli investitori per nuove soluzioni che semplificano la DeFi. Una volta conclusa la fase di prevendita, il token sarà quotato su popolari exchange di criptovalute, dove potrà essere scambiato.
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