Bitcoin torna al centro del dibattito globale dopo le nuove dichiarazioni di Elon Musk durante un discorso pubblico, riguardo al vero valore della principale criptovaluta. Il commento arriva in un momento di forte volatilità di mercato e di rinnovata attenzione istituzionale verso l’asset digitale.

Il legame tra energia e valore di Bitcoin
In un intervento pubblico Elon Musk, noto come la persona più ricca al mondo e CEO di Tesla, ha ribadito la legittimità di Bitcoin come asset di valore a discapito della valute FIAT, affermando che che «si può stampare moneta fiat falsa, come ogni governo nella storia ha fatto, non si può falsificare l’energia».
Secondo Musk, ogni Bitcoin rappresenta un’unità di energia reale investita, traducendo potenza computazionale in un bene digitale unico e non riproducibile arbitrariamente. Questa visione ribalta le critiche tradizionali sull’elevato consumo energetico, presentandolo non come un problema ma come la base stessa del suo valore.
La differenza principale tra Bitcoin e valute tradizionali è la possibilità per le banche centrali di emettere moneta illimitatamente, spesso generando inflazione e perdita di potere d’acquisto, mentre Bitcoin si fonda su un modello di offerta ben delimitata (21 milioni) e costosa da produrre. Questa caratteristica lo rende un asset intrinsecamente scarso e resistente alla manipolazione politica, al contrario delle valute fiat soggette a decisioni discrezionali e cicli di espansione monetaria.
Musk ha sottolineato che «è impossibile falsificare l’energia», un concetto che trova conferma nella struttura proof-of-work della blockchain di Bitcoin, dove ogni blocco registrato sulla blockchain è il risultato di un lavoro computazionale verificabile. Questo processo rende estremamente difficile alterare o falsificare la rete, garantendo un grado di fiducia indipendente da governi o banche centrali.
Negli ultimi anni, inoltre, il settore ha accelerato la transizione verso fonti rinnovabili come idroelettrico, solare ed eolico. Un trend coerente con la visione di Musk sulla sostenibilità energetica, che rafforza l’idea di Bitcoin come infrastruttura compatibile con la transizione verde globale.
Reazioni dei mercati e flussi ETF
Il dibattito sull’energia arriva in un contesto di mercato molto teso, con Bitcoin che ha recuperato i 111.000 dollari dopo la più grande ondata di liquidazioni della storia crypto avvenuta nello scorso weekend, che ha visto BTC scendere da 122.500 dollari a 103.dollari in poche ore, a causa dell’annuncio di Trump su nuovi dazi alla Cina. BlackRock’s iShares Bitcoin Trust (IBIT) ha registrato comunque un afflusso netto di 60,4 milioni di dollari nella giornata di ieri, mentre gli altri ETF spot su Bitcoin hanno segnato deflussi complessivi per 326 milioni di dollari.
IBIT detiene oltre 804.944 BTC, pari a circa 91,8 miliardi di dollari ai prezzi attuali, superando la riserva di tesoreria di Strategy. Questa concentrazione di BTC da parte di istituzioni finanziarie segnala che, nonostante la volatilità, la fiducia a lungo termine verso Bitcoin resta elevata.
Opportunità emergenti per gli investitori
Le parole di Musk, unite al crescente interesse istituzionale, confermano Bitcoin come un asset per la riserva di valore, paragonabile a “oro digitale”, con una domanda costante da parte di importanti asset manager e investitori di rilievo.
Per chi guarda alle prospettive future, questo scenario apre spazio a nuovi progetti che puntano a espandere l’ecosistema Bitcoin oltre i limiti originari. Tra questi, uno dei più seguiti è Bitcoin Hyper ($HYPER), che propone un Layer 2 innovativo costruito sulla Solana Virtual Machine.
Bitcoin Hyper nasce per superare i limiti strutturali di Bitcoin, come la lentezza delle transazioni e le fee elevate, offrendo al tempo stesso maggiore scalabilità, compatibilità con dApp e interoperabilità completa con l’ecosistema Solana.
Attraverso la validazione delle transazioni con il meccanismo zero-knowledge proofs e una sincronizzazione diretta con la blockchain di Bitcoin, $HYPER permette di inviare, ricevere e interagire con BTC in tempo reale, mantenendo la sicurezza originale della rete ma con costi minimi e latenza quasi nulla.
Il token nativo $HYPER è essenziale per il funzionamento della layer2, in quanto viene utilizzato per lo staking (interesse 80% apy), voto governance, fee ridotte e accesso a DAO e Launchpad selezionati. La prevendita di $HYPER, accessibile ancora per poco tempo dal sito, ha superato i 23 milioni di dollari in poche settimane, mostrando un formidabile interesse da parte degli investitori già prima della quotazione del token sugli exchange.
L’offerta include il 30% della fornitura totale di 210 milioni di token, ispirata ai 21 milioni di BTC, con un prezzo di 0,013115 dollari, ma destinato ad aumentare allo scadere di ogni fase
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