Tether diventa il più grande detentore privato di oro, mentre S&P declassa USDT e il mercato analizza l’impatto su fiducia, regolamentazione e stabilità delle stablecoin.

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Tether è il maggior detentore privato di oro

Tether ha ufficialmente accumulato abbastanza riserve auree da diventare il più grande detentore indipendente di oro al mondo, superando fondi privati e istituzioni finanziarie. Un risultato sorprendente ma coerente con l’espansione aggressiva del bilancio aziendale. L’azienda, tradizionalmente associata alla stablecoin USDT e alla sua enorme liquidità negli exchange globali, sta costruendo un modello di riserva sempre più simile a quello delle banche centrali, puntando su asset fisici e di lungo periodo.

La scelta dell’oro non è solo simbolica, poiché rappresenta una strategia di protezione contro shock macroeconomici, pressioni regolatorie e volatilità dei mercati digitali. In molte regioni del mondo la fiducia nelle banche tradizionali è fragile, e una consistente riserva in oro aumenta la percezione di sicurezza verso USDT, soprattutto durante le fasi di tensione finanziaria.

Perché Tether sta accumulando oro

L’interesse di Tether per l’oro riflette una strategia tipicamente adottata dai governi, ovvero proteggersi da cicli economici instabili con un asset rifugio che conserva valore nei periodi di crisi. L’obiettivo è rafforzare il grado di stabilità percepita di USDT, prevenendo attacchi speculativi o ondate di riscatti che potrebbero emergere in momenti di panico di mercato.

Secondo diversi analisti, Tether sta preparando il terreno per una fase prolungata di instabilità globale, consolidando un backing basato non solo su titoli di stato statunitensi ma anche su asset duraturi e storicamente affidabili.

S&P declassa USDT

Nonostante il rafforzamento delle riserve auree, S&P Global Ratings ha declassato USDT al livello più basso nella scala di stabilità per le stablecoin. La decisione si basa principalmente sull’esposizione dell’azienda ad asset ritenuti troppo rischiosi, cioè a Bitcoin, anche se il CEO Paolo Ardoino ha criticato duramente la decisione, ribadendo che USDT è garantita dai titoli di Stato USA e non da BTC, e che i profitti dell’azienda hanno superato i 10 miliardi nel 2025.

Secondo S&P, Bitcoin rappresenta il 5,6% delle riserve di USDt, superando il margine del 3,9% derivante dal tasso di collateralizzazione del 103,9% dichiarato da Tether. Un eventuale forte ribasso di questi asset potrebbe, secondo l’agenzia, indebolire la capacità della stablecoin di mantenere il peg 1:1 con il dollaro.

Il downgrade considera anche il quadro normativo di Tether, supervisionato in El Salvador dalla CNAD, un ente giudicato da S&P meno rigoroso rispetto alle giurisdizioni finanziarie principali. L’assenza di audit completi e indipendenti rimane un altro punto critico indicato nel rapporto.

La risposta di Paolo Ardoino

Il CEO di Tether, Paolo Ardoino, ha contestato il giudizio definendolo fuorviante e incapace di cogliere la natura dei modelli finanziari digitali. Ardoino ha sottolineato che USDT resta tra gli asset più stabili e usati al mondo, che l’azienda è overcapitalized e che i tradizionali sistemi di rating hanno già fallito in passato nell’identificare rischi reali di istituzioni poi collassate.

Nonostante il declassamento, USDT continua a mantenere solidamente la prima posizione tra le stablecoin e l’ancoraggio con il dollaro USA, con una capitalizzazione di 184 miliardi di dollari e volumi giornalieri superiori ai 102 miliardi.

Best Wallet offre interoperabilità e sicurezza

Con l’evoluzione in corso del mercato crypto, crescono anche l’adozione e la richiesta di strumenti decentralizzati capaci di gestire in modo sicuro USDT e altre risorse digitali. 

Best Wallet rappresenta una delle soluzioni più avanzate, un wallet non-custodial, con supporto a più di 60 blockchain e integrato con il Best DEX, che consente swap veloce e con poche commissioni, gestione di asset su più blockchain e pieno controllo delle chiavi private.

La piattaforma include un AI chatbot in grado di analizzare il mercato, individuare opportunità e guidare l’utente attraverso operazioni complesse, un aggregatore di staking che analizza le migliori possibilità per rendite passive e l’esclusiva funzione Upcoming Tokens, che offre accesso anticipato alle prevendite con alto rendimento.

Il token $BEST, disponibile in prevendita a un prezzo di 0,026005 dollari, abilita funzioni premium, come commissioni ridotte, accesso prioritario agli eventi e airdrop interni all’app, oltre a staking con rendimento annuo del 74%

L’app di Best Wallet è disponibile su iOS e Android, mentre la prevendita di $BEST è accessibile sia dal sito ufficiale che dall’app, con 17,6 milioni di dollari già raccolti. Best Wallet mira a diventare un punto di riferimento per chi vuole gestire con facilità stablecoin, come USDT, e altri asset digitali, come BTC e ETH.

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