Bank of America inserisce Bitcoin fino al 4% nelle strategie patrimoniali

Bank of America apre alle criptovalute e suggerisce fino al 4% di allocazione in Bitcoin, mentre il mercato registra un reset significativo. Tra dinamiche macro e nuovi trend crypto, emerge un crescente interesse verso prevendite innovative come PepeNode.

Bank of America ora consiglia ai clienti della gestione patrimoniale di considerare una piccola allocazione nella criptovaluta più grande al mondo, Bitcoin.

In particolare, la banca raccomanda oggi un’esposizione compresa tra l’1% e il 4% per gli investitori idonei sulle proprie piattaforme di wealth management, una linea guida destinata ai clienti di Merrill, Bank of America Private Bank e Merrill Edge.

Chris Hyzy, Chief Investment Officer di Bank of America Private Bank, ha sottolineato che tale raccomandazione si rivolge agli investitori interessati ai temi emergenti e consapevoli dell’elevata volatilità del mercato.

“I clienti più avversi al rischio dovrebbero restare nella fascia bassa dell’intervallo di allocazione, mentre quelli con una tolleranza più elevata potrebbero considerare un’esposizione più ampia”, ha affermato.

4 ETF su Bitcoin entreranno nella copertura ufficiale

A partire da gennaio 2026 Bank of America consentirà ai suoi oltre 15.000 consulenti di raccomandare attivamente quattro ETF spot su Bitcoin: IBIT (BlackRock), BITB (Bitwise), FBTC (Fidelity) e BTC (Grayscale Mini Trust). Si tratta di una svolta netta rispetto alla precedente politica “solo su richiesta del cliente”, mossa dalla crescente domanda di clienti high-net-worth verso esposizioni regolamentate agli asset digitali.

L’iniziativa si inserisce in un movimento generale del settore: Morgan Stanley suggerisce allocazioni del 2-4%, BlackRock 1-2%, Fidelity 2-5% (con percentuali più alte per i giovani), mentre persino Vanguard, storicamente scettica, ha aperto la piattaforma ad alcuni ETF crypto. Morgan Stanley, Schwab, Fidelity e JPMorgan già offrono accesso diretto a questi prodotti.

Nel frattempo il prezzo di Bitcoin continua a correggere: a novembre è sceso brevemente sotto il valore di rete Metcalfe, livello che in passato ha segnalato fasi avanzate di bear market piuttosto che nuovi ribassi. Il mercato appare silente: hype assente, NFT dimenticati, altcoin Solana in stallo dopo il breve fuoco post-Trump.

Secondo Timothy Peterson di Cane Island, però, questa quiete riflette soprattutto la rimozione della leva eccessiva e lo sgonfiamento della bolla speculativa. «Gran parte della leva è uscita e la bolla si è sgonfiata», afferma, aprendo la strada a un possibile nuovo ciclo significativo proprio mentre le istituzioni accelerano l’ingresso nel settore e una nuova prevendita Bitcoin-based attira crescente attenzione.

Cosa riserva il futuro al prezzo di Bitcoin? 

Bitcoin è tornato a quota 93.150 dollari questa settimana dopo una correzione brusca che lo aveva trascinato ad un minimo locale di 80.600 dollari. Il recupero si è rafforzato nelle ultime 24 ore con un rialzo del 7%, in concomitanza con l’annuncio di Vanguard riguardo alla possibilità, per gli utenti della piattaforma, di negoziare ETF e fondi comuni contenenti criptovalute. Si tratta di un cambio di posizione significativo per uno dei player più conservativi della finanza tradizionale.

Secondo l’analista Eric Balchunas, l’ETF IBIT di BlackRock ha registrato nel suo primo giorno su Vanguard volumi pari a 1 miliardo di dollari, segnale di un interesse istituzionale in espansione. Dopo essere sceso a 83.600 dollari durante il violento “leverage flush” di domenica, Bitcoin ha recuperato in poche ore oltre 10.000 dollari, annullando integralmente le perdite dei due giorni precedenti. 

L’analista Michaël van de Poppe ha sottolineato che il superamento della soglia dei 92.000 dollari era cruciale per ristabilire la traiettoria rialzista, osservando come tutti gli indicatori fossero scesi in territorio eccessivamente ribassista durante il crollo, con una violenza superiore agli eventi legati a Luna, FTX e perfino alla crisi COVID.

Da un punto di vista tecnico, Bitcoin sta formando un triangolo ascendente sul grafico giornaliero, con resistenza nell’area 92.700-94.000 dollari. Una rottura confermata proietterebbe il prezzo verso i 102.800 dollari, appena sopra il livello psicologico dei 100.000 dollari.

Ritorna l’interesse sulle prevendite

Con il prezzo di Bitcoin in ripresa, ritorna l’interesse verso progetti innovativi che cercano di riaccendere l’interesse del pubblico retail. Tra questi, PepeNode si sta imponendo come una delle iniziative più discusse. Si tratta di una meme coin su Ethereum che rivoluziona il settore con un sistema gamificato “mine-to-earn”. In prevendita, ha raccolto 2,25 milioni di dollari con un prezzo di 0,0011778 dollari per token.

Gli utenti possono acquistare $PEPENODE tramite il sito ufficiale, collegando wallet come Best Wallet e pagando con ETH, BNB, USDT o carta di credito. La piattaforma consente di minare virtualmente, costruendo rig e potenziando Miner Nodes in server room personalizzabili, senza hardware costoso.

La roadmap prevede il passaggio on-chain post-TGE, listing su Uniswap nel Q3/Q4 2025, integrazione di NFT per upgrade e una leaderboard per premiare i miner più attivi con $PEPE, $FARTCOIN e altri token. Unendo gamification, ricompense cross-token e tokenomics innovative, PepeNode si posiziona come una potenziale gemma crypto per il 2025, attirando degens e gamer.

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