L’ INDICE FTSE MIB RIMBALZA DAI MINIMI A DUE MESI RISALENDO OLTRE QUOTA 21.000 PUNTI

L’indice Ftse Mib stoppa la discesa che ha caratterizzato l’ ultimo mese di contrattazioni, facendo registrare un incremento settimanale dell’1,1%, a fronte di un close d’ottava a 21.105 punti( -022% ). Il paniere delle Blue Chips italiane, nel corso della settimana appena mandata in archivio ha tuttavia fatto in tempo a registrare nuovi minimi a due mesi, toccando quota 20.556 punti. In lieve recupero in area 276 punti lo Spread tra BTP e BUND, risalito sui massimi plurimensili, condizionando negativamente sia i titoli del comparto bancario che quelli del settore utility. Rendimento sul decennale oltre il 2,65%.

Il differenziale tra titoli di stato italiani e quelli tedeschi si è infiammato dopo le dichiarazioni del vice-premier leghista Matteo Salvini che ha dichiarato di essere pronto a sfondare il tetto del 3% del rapporto Deficit/Pil se dovesse rendersi necessario.

LE NEWS ED I DATI MACRO PIU’ IMPORTANTI PER L’ INDICE FTSE MIB

Indice Ftse Mib che alla ripartenza delle contrattazioni di questa nuova ottava partirà con un gap di ben 531 punti, ovvero il 2,50% in meno rispetto alla chiusura di Venerdì 17 Maggio, colpa di 20 titoli che compongono il paniere principale che staccheranno le loro cedole.       

Sotto l’aspetto macro, quella che ci siamo appena lasciati alle spalle è stata una settimana con poche indicazioni rilevanti. L’OCSE ( Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo ) ha reso noto che il Leading Indicator riferito all’Italia, a Marzo, ha registrato un calo a 99,1 punti dai 99,2 punti della precedente stima mensile. Il suddetto indicatore traccia le tendenze economiche comprese in un arco temporale che va dai sei ai nove mesi successivi all’elaborazione dell’ ultima stima.                  

Il listino delle Blue Chips ha invece beneficiato dell’ inaspettato incremento dello 0,3% su base mensile mostrato dal fatturato dell’ industria italiana nel mese di Marzo. Confermato, pertanto, la ripresa della dinamica positiva evidenziata anche nelle due precedenti letture mensili.

Su base annua, il suddetto dato ha invece rivelato un progresso dell’1,3%. La voce relativa agli ordinativi, sempre a Marzo, ha invece evidenziato un incremento del 2,2% su base mensile, ma un calo del 3,6% su base annua, ovvero rispetto a Marzo 2018.           

In deciso miglioramento il surplus fatto registrare dalla bilancia  commerciale italiana nel mese di marzo, che secondo la stima ISTAT si è assestato a +4,625 miliardi di euro, in crescita rispetto ai +3,268 miliardi di euro di Febbraio. Il suddetto dato riferito alla sola Unione Europea  ha invece mostrato un avanzo di 1,2 miliardi di euro, mettendo in luce un aumento rispetto ai +1,1 miliardi di euro del precedente saldo mensile.       

L’Istituto Nazionale di Statistica ha infine diffuso la lettura finale dell’ indice armonizzato dei prezzi al consumo di Aprile, che ha evidenziato un aumento dell’1,1% su base annua, lievemente inferiore al +1,2% della comunicazione preliminare, corrispondente anche alle attese degli analisti.          

VISIONE TECNICA DI BREVE-MEDIO PERIODO SULL’INDICE FTSE MIB

Il ritorno in chiusura settimanale oltre area 20.000 punti ha cambiato il sentiment di breve-medio periodo dell’ indice Ftse Mib, ritornato ad essere rialzista, ed aprendo la strada a nuovi massimi di periodo, poco  sopra area 22.000 punti. Sul brevissimo, invece, il ritorno sopra quota 21.000 punti in chiusura settimanale, invece, potrebbe aver momentaneamente rimandato il possibile pull-back in area 20.000 punti .

Il principale listino azionario milanese, nel corso del 2018, aveva rotto al rialzo la forte resistenza tecnica rappresentata da area 24.000 punti e si era riportato su valori che non erano stati più toccati dal 2009, volando fino ad un massimo oltre area 24.500 punti. Il movimento di accumulo che si era verificato in area 22.000-22.500 punti aveva consentito al principale indice italiano di caricarsi come una molla e di schizzare verso l’alto, sfondando il forte ostacolo appena citato, che a gennaio 2018, in prima battuta, aveva respinto verso il basso le quotazioni.

Il quadro rialzista di fondo in costruzione ( +53% ) dai minimi di novembre 2016 a ridosso dei 16.000 punti, fino ai massimi in area 24.500 punti), con la discesa al disotto del supporto in area 21.500-21.400 punti, invece, si era decisamente deteriorato. Dopo aver rotto al ribasso anche il sostegno di medio periodo, in area 21.000-20.800 punti in chiusura settimanale, il Ftse Mib aveva mandato definitivamente in cantina la pista rialzista di medio-lungo periodo che, dopo aver centrato  il primo obiettivo posto in area in area 24.500, aveva messo nel mirino anche il target successivo, individuato in area 25.000 punti. La chiusura d’ottava sotto il supporto di breve-medio ( 21.000-20.800 punti ) aveva contribuito a centrare un primo target ribassista in area 20.000 ed il successivo obiettivo in area 19.000-18.500 punti.     

La successiva discesa sotto l’importante soglia tecnica e psicologica rappresentata da area 19.000-18.500 punti aveva invece prodotto un ulteriore affondo sui minimi a due anni, a quota 17.914 punti.

Sul brevissimo, il recupero oltre area 20.000 punti ha spianato la strada al recupero di area 20.500-21.000, ma tuttavia per scacciare in maniera quasi definitiva uno scenario nuovamente ribassista, si renderà necessaria un pronto recupero oltre area 21.000 punti, per poi puntare ad nuovo allungo in area 22.000-22.500 punti.

CONSIGLI DI TRADING SULL’INDICE FTSE MIB

Buona la performance settimanale realizzata dal  nostro trading system con sottostante l’ indice Ftse Mib, che ha preso profitto sui due target price pronosticati dalla strategia Long Intaday e sui due obiettivi indicati nella strategia Short Intraday.

La strategia Long prevede l’apertura di posizioni al rialzo nel caso in cui si registri una chiusura oltre quota 21.205 punti in chiusura oraria, Target Price attesi in area e 21.285 e 21.410 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria minore di 21.075 punti.

Mantenere la posizione Long nel caso in cui si registri una chiusura oraria o giornaliera superiore a 21.410 punti, per sfruttare possibili allunghi in area 21.490 e 21.625 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.165 punti in chiusura di candela oraria. Ancora una volta arricchiamo il nostro Trading System con una terza serie di operazioni sulla forza, attivate in seguito ad una chiusura oraria o giornaliera maggiore di 21.625 punti, e che prevedono Target Price prima a 21.745 punti e successivamente a 21.835 punti, estesi a 22.050 punti; Stop Loss in caso di ritorno sotto 21.410 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

Suggeriti Long Speculativi in caso di eventuale affondo in area 20.325 punti, per cercare di sfruttare possibili rimbalzi in prima battuta a 20.530 e successivamente a 20.655 punti, estesi a 20.735 punti; Stop Loss in caso di eventuali discese sotto 20.120 punti in chiusura di candela oraria o giornaliera.

La strategia Short, invece, consiglia di aprire posizioni al ribasso nel caso in cui si assista ad una chiusura oraria minore di 21.075 punti, con obiettivi attesi a 21.025 e 20.945 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria maggiore di 21.205 punti. Mantenere la posizione ribassista nel caso in cui si verifichi una chiusura oraria o giornaliera minore di 20.945 punti, per cercare di anticipare possibili discese, prima a 20.865 punti e successivamente a 20.735 punti; Stop Loss in caso di ritorno oltre 21.105 punti in chiusura di candela oraria. 

Ed ancora Short con la perdita di quota 20.735 punti in close orario, per sfruttare la pressione ribassista fino a 20.655 e 20.530 punti, con possibili estensioni al ribasso fino a 20.325 punti; Stop Loss in caso di close orario maggiore di 20.945 punti. Suggeriti vendite speculative in caso di allungo in area 22.050 punti, per cercare di sfruttare possibili pull-back di prezzo, prima a 21.835 punti e successivamente a 21.745 punti, estesi a 21.625 punti; Stop Loss in caso di chiusura oraria o giornaliera maggiore di 22.275 punti.         

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