Il gigante della distribuzione americana ha appena alzato il velo sui conti del trimestre, e i numeri parlano chiaro: Walmart sta andando meglio del previsto. Per chi segue i mercati o ha in portafoglio azioni del gruppo, è arrivato il momento di fare il punto su cosa sta succedendo davvero e quali scenari si aprono per i prossimi mesi.
Indice
Prestazioni oltre le previsioni
Il trimestre si è chiuso con 179,5 miliardi di dollari di fatturato, un balzo del 5,8% che ha colto di sorpresa molti analisti. L’utile per azione rettificato ha toccato quota 0,62 dollari, mentre le vendite negli store americani sono salite del 4,4% rispetto agli stessi punti vendita dell’anno scorso.
Ma il vero colpo di scena arriva dal digitale: la crescita dell’e-commerce ha sfiorato il 28% negli Stati Uniti e il 27% su scala mondiale. Non stiamo parlando di una piccola start-up, ma di un colosso che muove quasi 180 miliardi di dollari a trimestre e che riesce comunque a crescere a queste velocità nel canale online.
I segmenti di business
Non tutti i segmenti di business contribuiscono allo stesso modo. Ecco dove Walmart sta davvero facendo la differenza:
- Reparto alimentare: vale il 60% del giro d’affari USA e continua a macinare volumi crescenti
- Piattaforma e-commerce: con una crescita superiore al 25%, sta diventando un vero motore di ricavi
- Servizi premium: delivery rapido e marketplace stanno attirando una clientela nuova e più benestante
- Business pubblicitario: le entrate da advertising rappresentano una fonte di marginalità in espansione
- Programmi membership: il modello ad abbonamento aggiunge ricavi ricorrenti e fidelizzazione
C’è un elemento particolarmente interessante: Walmart sta ampliando la propria base clienti verso fasce di reddito più elevate. Questi nuovi consumatori sono attratti dall’offerta digitale, dai servizi di consegna e da un’esperienza d’acquisto sempre più sofisticata. Per un retailer tradizionalmente associato ai prezzi bassi, questa evoluzione rappresenta un cambiamento strategico importante.
Il vantaggio competitivo sui prezzi
Mentre l’inflazione continua a mordere l’economia americana, Walmart è riuscita a contenere i rincari interni all’1%: dietro c’è una macchina logistica estremamente efficiente e un potere contrattuale con i fornitori che poche aziende al mondo possono vantare.
Questo controllo sui costi si traduce in un vantaggio diretto: prezzi competitivi che continuano ad attrarre milioni di consumatori, soprattutto quelli più attenti al budget. Anche se le famiglie a basso reddito mostrano qualche segnale di rallentamento negli acquisti, la flessione è minima e ben gestibile.
Le stime riviste al rialzo per il 2026
La direzione aziendale ha deciso di alzare le previsioni per l’anno fiscale 2026. I ricavi sono ora attesi in crescita tra il 4,8% e il 5,1%, mentre l’utile per azione rettificato dovrebbe posizionarsi tra 2,58 e 2,63 dollari. Si tratta di stime più ottimiste rispetto a quelle precedenti, segno che il management vede spazio per continuare a crescere.
| Indicatore | Previsione 2026 | Significato |
| Crescita ricavi | +4,8% / +5,1% | Espansione sostenuta del business |
| Utile per azione | $2,58 – $2,63 | Miglioramento della redditività |
| Utile operativo Q4 | +8% / +11% | Solida performance anche nel trimestre natalizio |
| Inflazione interna | ~1% | Controllo eccellente dei costi |
Per quanto riguarda il quarto trimestre dell’anno in corso, l’approccio è più misurato. La società parla di crescita dell’utile operativo tra l’8% e l’11%, una previsione definita “prudente” ma comunque positiva. È un atteggiamento comprensibile: il periodo delle festività è sempre una scommessa, e meglio essere conservativi che dover poi rivedere le stime.
Tecnologia e innovazione al centro della strategia
Walmart sta scommettendo forte sul futuro tecnologico. Gli investimenti in intelligenza artificiale, automazione e piattaforme digitali non sono solo annunci: stanno già trasformando il modo in cui l’azienda opera.
La partnership con OpenAI è uno degli esempi più evidenti di questa strategia. L’obiettivo è utilizzare l’IA per migliorare ogni aspetto del business: dalla gestione degli stock alla personalizzazione dell’esperienza cliente, dall’ottimizzazione delle rotte di consegna all’analisi predittiva della domanda.
Parallelamente, l’espansione nei servizi ad alto margine come l’advertising digitale e i programmi membership sta creando nuove linee di ricavo che pesano sempre più sul bilancio complessivo. Questi business hanno margini significativamente superiori rispetto alla vendita tradizionale di merce, e rappresentano il futuro della redditività di Walmart.
La staffetta ai vertici
Un altro tassello importante riguarda la governance: nel 2026 John Furner prenderà il posto di Doug McMillon come amministratore delegato. McMillon ha guidato l’azienda nella sua trasformazione digitale, portandola da retailer tradizionale a competitor credibile nel mondo dell’e-commerce. Furner eredita un’organizzazione solida, con una strategia chiara e risultati in crescita.
Quale scenario per gli azionisti
Cosa significa tutto questo per chi possiede o vorrebbe comprare azioni Walmart?
Gli elementi di forza sono numerosi: crescita dei ricavi robusta, espansione della clientela verso segmenti più redditizi, margini operativi sotto controllo, investimenti strategici in aree ad alto potenziale. Gli analisti concordano nel riconoscere che Walmart sta conquistando quote di mercato ai danni dei concorrenti, grazie a una combinazione di prezzi aggressivi e offerta digitale sempre più competitiva.
I punti di attenzione non mancano. La prudenza espressa sul quarto trimestre suggerisce che il management vede qualche nuvola all’orizzonte, probabilmente legata ai consumi delle famiglie americane nel periodo natalizio. Inoltre, il lieve rallentamento nella spesa dei clienti a basso reddito – storicamente il cuore del business – merita di essere monitorato nei prossimi trimestri.
Dal punto di vista dell’analisi finanziaria, Walmart si presenta come un’azienda con fondamentali solidi e una strategia di diversificazione ben orchestrata. La capacità di crescere simultaneamente nel retail fisico e nell’e-commerce, pur mantenendo margini sani, è un’abilità rara che poche aziende possono vantare.
Per chi investe, la domanda cruciale è sempre la stessa: il prezzo attuale delle azioni riflette già questi risultati positivi, oppure c’è ancora spazio di crescita? Con le stime riviste al rialzo, l’espansione nei business ad alto margine e una posizione competitiva che si rafforza, le prospettive sembrano favorevoli. Ma nel mondo degli investimenti, come sempre, conta non solo la qualità dell’azienda, ma anche il prezzo a cui si compra.
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