In un contesto dominato da forte volatilità, Bitcoin continua a calare a causa delle incertezze macroeconomiche e riapre il dibattito sulle prospettive del mercato crypto per fine anno.

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Bitcoin ritorna al prezzo di aprile

Il mercato crypto ha vissuto un nuovo momento di tensione ieri sera, quando Bitcoin è sceso sotto la soglia critica degli 85.000 dollari, toccando un minimo locale di 81.600 dollari nella notte e risalendo poi verso gli attuali 84.600 dollari, grazie all’apertura positiva del +0,5% dell’S&P500. Il calo su Bitcoin non è avvenuto in modo improvviso, ma è il risultato di una serie di fattori che negli ultimi giorni hanno eroso la fiducia di una parte del mercato.

Secondo diversi analisti, la recente debolezza è legata a un mix di realizzazione dei profitti, meno probabilità su un nuovo taglio dei tassi dalla FED e preoccupazioni sul mondo del lavoro che continuano a condizionare i movimenti dei “risk assets”.

La resistenza tecnica in area 90.000 dollari era stata osservata attentamente da molti trader esperti come possibile punto di inversione. La perdita di tale livello, insieme al crescente timore di ulteriori liquidazioni, ha favorito un’accelerazione al ribasso che ha coinvolto gran parte del mercato.

Analisi degli esperti e livelli chiave

Il dibattito tra le principali figure del settore si è intensificato dopo la recente correzione. Il veterano Peter Brandt ha affermato che Bitcoin non raggiungerà 200.000 dollari prima del terzo trimestre del 2029, una previsione che contrasta con gli scenari più ottimistici presentati da Arthur Hayes e Tom Lee, che, anche dopo il sell-off, continuano a intravedere la possibilità di nuovi massimi entro la fine dell’anno.

Brandt rimane comunque rialzista nel lungo periodo e ritiene che la fase attuale rappresenti un reset fisiologico. Altri analisti, come Rational Root, sottolineano come storicamente le correzioni simili abbiano preceduto nuovi cicli rialzisti, eliminando eccessi speculativi e ricreando condizioni favorevoli per nuove fasi di accumulo.

L’ultima chiusura settimanale sotto la SMA 50W, evidenziata dal celebre analista Benjamin Cowen, aumenta la probabilità che il massimo ciclico sia già stato registrato. La recente formazione di un “death cross” alimenta ulteriore cautela, anche se storicamente ha anticipato un breve periodo di rimbalzo per Bitcoin.

Con la rottura confermata degli 85.000 dollari, molti trader osservano ora con attenzione il supporto psicologico dei 75.000 dollari, ritenuto uno dei punti più importanti per valutare la solidità del trend. Cowen ha sottolineato che prima della conferma del nuovo trend ribassista, ci dovrebbe essere un avvicinamento alla MA 200 giornaliera intorno al valore di 100.000 dollari, per poi tornare verso la MA 200 settimanale intorno ai 60.000-70.000 verso ottobre 2026.

Nonostante le incertezze, l’interesse istituzionale rimane elevato. Grandi operatori continuano ad accumulare durante le fasi di correzione, come dimostrato dai recenti movimenti di società che hanno ampliato le proprie posizioni in BTC e ETH per sfruttare la debolezza del mercato.

Interesse crescente verso le soluzioni Layer2

Il contesto attuale di elevata volatilità sta aumentando l’attenzione verso progetti in fase di prevendita che hanno un prezzo fissato e puntano a migliorare l’utilizzo e la scalabilità di Bitcoin. Tra questi emerge Bitcoin Hyper, una nuova infrastruttura costruita per superare i limiti storici della blockchain originale attraverso un approccio tecnologico avanzato.

Bitcoin Hyper ($HYPER) è una Layer2 basata sulla Solana Virtual Machine (SVM) che permette di utilizzare Bitcoin con velocità elevate, transazioni economiche e piena compatibilità con dApp, launchpad di NFT e meme coin, staking e lending. La rete opera in modo sincronizzato con Bitcoin mantenendone la sicurezza, ma gestisce le transazioni in modo indipendente, risolvendo i limiti tradizionali di scalabilità.

La prevendita del token nativo $HYPER ha già raccolto oltre 28 milioni di dollari, con un prezzo che aumenta a ogni fase. Il token è utilizzato per il meccanismo di staking con interesse apy del 74%, fee, governance, accesso a DAO e launchpad esclusivi. La quantità destinata alla prevendita rappresenta il 30% della supply totale, fissata a 210 milioni di token.

Se vuoi approfondire, questo è un momento favorevole per valutare la partecipazione alla prevendita, approfittando del prezzo ancora scontato prima della quotazione su exchange e del crescente interesse attorno alle soluzioni layer2 dedicate a Bitcoin.

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