Il mercato delle criptovalute ha subito un improvviso crollo, con oltre 92 miliardi di dollari svaniti in un’ora il 4 novembre. Bitcoin ed Ethereum sono scesi sotto livelli chiave, ma gli esperti sono ancora ottimisti sulla ripresa.

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Crollo improvviso nel mercato crypto

Il mercato delle criptovalute ha vissuto un avvio di novembre estremamente volatile. Dopo un improvviso crollom che ha portato BTC e ETH a soglie critiche e aveva cancellato oltre 92 miliardi di dollari in un’ora, nelle ultime 48 ore si è registrato un forte rimbalzo. Bitcoin ha recuperato quota 103.000 dollari mentre Ethereum è tornato a 3.400, riportando fiducia tra trader e investitori.

All’inizio del mese il settore aveva subito una delle correzioni più violente del 2025. In soli 30 minuti erano evaporati 38 miliardi di dollari di capitalizzazione, saliti a 92 miliardi nell’arco di un’ora. Bitcoin ed Ethereum erano scesi sotto livelli tecnici considerati cruciali mentre altcoin e token a bassa capitalizzazione erano stati travolti dalle vendite.

Le cause del tracollo erano state attribuite a diversi fattori, tra cui la presa di profitto da parte dei grandi investitori, l’incertezza macroeconomica e l’attivazione a cascata di stop loss e liquidazioni automatiche. Nelle ultime 24 ore dell’evento si erano registrate quasi 1,8 miliardi di dollari di liquidazioni coinvolgendo 441.867 trader. Una delle più rilevanti era stata una posizione da 26 milioni di dollari su Ethereum chiusa sul DEX Hyperliquid.

Analisti divisi tra paura e opportunità

Alcuni avevano interpretato la rottura dei supporti tecnici come l’inizio di un possibile bear market. L’economista Peter Schiff, da sempre ostile alle crypto, aveva paragonato il contesto attuale a quello della bolla dot com affermando che le perdite potrebbero essere devastanti.

Altri esperti avevano invitato alla calma. Secondo Michaël van de Poppe e Ran Neuner il movimento era riconducibile a un sell off forzato destinato a esaurirsi rapidamente. Il trader Ash Crypto aveva ricordato un episodio simile avvenuto a novembre 2024 quando Bitcoin era passato da 71.000 a 66.000 dollari per poi rimbalzare del 60% in 45 giorni fino a 108.000 dollari.

Sul fronte macroeconomico, gli investitori restano concentrati sul possibile taglio dei tassi a dicembre e sulla fine del quantitative tightening. Molti operatori ritengono che le politiche accomodanti possano favorire un afflusso di nuova liquidità verso gli asset digitali.

Bitcoin torna sopra 103.000 ed Ethereum risale a 3.400

Il mercato ha reagito con forza nella giornata di ieri e in quella odierna.

  • Bitcoin è tornato sopra i 103.000 dollari, dopo aver toccato un minimo di 98.900 dollari
  • Ethereum ha riguadagnato quota 3.400, dopo aver raggiunto un minimo di 3.060 dollari
  • Le principali altcoin hanno segnato recuperi a doppia cifra

Il sentiment si è rapidamente trasformato. Gli indicatori on chain mostrano una riduzione delle posizioni short e un nuovo incremento di accumulo da parte dei wallet di grandi dimensioni.

Bitwise segnala un possibile punto di minimo

Matt Hougan, CIO di Bitwise, ha dichiarato che gli investitori retail potrebbero aver raggiunto una fase di massima disperazione. Secondo Hougan questo scenario coincide spesso con un punto di minimo del mercato.

La componente istituzionale resta fortemente rialzista. L’ingresso di nuovi capitali professionali viene visto come possibile catalizzatore per riportare Bitcoin verso nuovi massimi. Le previsioni dei principali gestori restano orientate a un ritorno nella fascia 125.000 130.000 dollari entro fine anno e alcuni analisti guardano ancora al target più ambizioso di 150.000 dollari citato da Michael Saylor.

Bitcoin Hyper incrementa velocità e scalabilità

Nel mezzo di questa turbolenza, cresce l’attenzione verso progetti che si trovano in fase di prevendita, quindi non soggetti alla volatilità del mercato, come la layer2 Bitcoin Hyper costruita per Bitcoin. 

Sviluppata sulla Solana Virtual Machine (SVM), Bitcoin Hyper unisce sicurezza, velocità e costi ridotti, aprendo le porte a staking, DeFi e dApp direttamente sull’ecosistema Bitcoin.

Il token nativo $HYPER, attualmente in prevendita a 0,013225 dollari, è al centro del funzionamento della layer2 e serve per pagare le commissioni di transazione, governance e staking con rendimento annuo del 45%

Con oltre 26 milioni di dollari già raccolti e il lancio di un proprio DEX previsto entro fine anno, Bitcoin Hyper mira a trasformare Bitcoin da semplice riserva di valore ad asset attivo nella finanza decentralizzata.

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