La borsa di Milano ha quindi chiuso le contrattazioni nello stesso modo in cui le aveva aperte con le azioni Mediobanca in testa a quelle di Monte dei Paschi sul fondo. In mezzo c’è tutto il dibattito sull’Offerta Pubblica di Scambio inaspettatamente lanciata dalla banca toscana su Piazzetta Cuccia. Dopo una giornata frenetica restano tantissimi dubbi su quello che potrebbe accadere già da lunedì prossimo.

L’OPS è ostile? Il prezzo offerto è da ritenersi giusto? Ma soprattutto nel caso in cui l’operazione dovesse avere il via libera da parte delle autorità di regolamentazione, quante probabilità di riuscita ci potrebbero essere?
Insomma gli interrogativi sono tantissimi e non è detto che le risposte a queste domande arriveranno in tempi brevi.
Quello che è certo è che la volatilità sui due titoli coinvolti nell’operazione, Monte dei Paschi e Mediobanca, è destinata a restare molto alta fin dalla seduta di borsa di lunedì. Rumors e voci di corridoio andranno ad alimentare l’appeal sulle due quotate con i trader che potrebbero cogliere significative occasioni di ingresso. Tra l’altro essendo sia MPS che Mediobanca quotate italiane, rientrano in quel discorso sul trading nazionale recentemente promosso dal broker eToro.
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Come è andata la seduta di MPS e Mediobanca
Quello che sarebbe stato l’andazzo sui titoli coinvolti nel dossier OPS era chiaro fin dall’avvio degli scambi.
E così da un lato c’è stata Monte dei Paschi che dopo essere rimasta sulla graticola per tutta la seduta ha chiuso in ribasso del 6,9 per cento sotto quota 6,5 euro e dall’altra c’è stata Mediobanca che, ringalluzzita dall’OPS, ha messo a segno un balzo del 7,7 per cento a 16,47 euro. In pratica tantissimi trader si sono fiondati a vendere azioni MPS e a comprare quelle di Piazzetta Cuccia. Fermo restando che in contesti simili le variazioni di prezzo sono più che altro speculative, è chiaro che simili movimenti hanno impattato sulle performance di lungo termine delle due banche.
Come si può vedere dal grafico in alto, Monte dei Paschi è ora in ribasso dell’1 per cento su base mensile (prima c’era una progressione) mentre Mediobanca ha aumentato il verde mensile al 19 per cento. Su base annua entrambi i titoli restano in positivo con la banca toscana avanti del 101 per cento e Piazzetta Cuccia a +38 per cento.
Da qui si ripartirà lunedì con la speranza che ci possano essere idee più chiare su quello che potrebbe accadere concretamente.
I dettagli dell’OPS di MPS non convincono
L’OPS di Monte dei Paschi si basa su una valorizzazione di Mediobanca pari a 15,992 euro per azione. Da questa valutazione di attribuisce all’istituto di Piazzetta Cuccia un valore complessivo di 13,3 miliardi di euro, con un premio di poco superiore al 5 per cento rispetto alla chiusura di ieri delle azioni Mediobanca.
In pratica con il rally messo a segno oggi da Mediobanca, il corrispettivo offerto è stato ampiamente superato.
Per quello che riguarda gli altri dettagli dell’operazione, il rapporto di concambio è fissato a 2,300 azioni di nuova emissione di MPS per ogni azione esistente di Mediobanca. L’operazione, il cui completamento è previsto entro il terzo trimestre dell’anno in corso, comporterebbe il delisting di Mediobanca. L’assemblea di Banca MPS, fissata per il 17 aprile, deciderà sull’aumento di capitale necessario per sostenere l’offerta.
L’obiettivo dichiarato della banca senese è la creazione di un colosso del settore bancario italiano. Almeno per quello che si è visto in borsa oggi, però, la strada sembra lunga.
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