La Federal Reserve rivede le sue priorità nel controllo delle banche, mentre JPMorgan amplia l’offerta in ambito blockchain e il Congresso spinge sulla regolamentazione delle stablecoin. Il clima normativo e finanziario diventa molto più favorevole per le criptovalute.

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La Fed modifica il monitoraggio delle banche

La Federal Reserve ha annunciato il 23 giugno una svolta significativa nella propria politica di vigilanza: il rischio reputazionale sarà eliminato dai criteri di esame delle banche. Questo aggiornamento rappresenta una vittoria storica per l’industria degli asset digitali, da anni penalizzata da valutazioni soggettive che scoraggiavano gli istituti dall’intrattenere rapporti con imprese crypto. Con la nuova linea, la Fed si concentrerà su rischi finanziari misurabili, adottando parametri più oggettivi e favorendo così l’integrazione delle criptovalute nel sistema bancario statunitense.

Il cambiamento allinea la Fed alle posizioni già assunte da FDIC e OCC, confermando un’agenda di deregolamentazione promossa dall’amministrazione Trump. Per le aziende del settore crypto, si apre la strada a una maggiore accessibilità ai servizi bancari tradizionali, riducendo la minaccia di esclusione arbitraria e accelerando l’adozione istituzionale. Secondo la senatrice Cynthia Lummis, si tratta di un passo concreto contro l’uso politico del rischio reputazionale che aveva “assassinato” molte imprese americane nel settore Bitcoin e asset digitali.

Il settore bancario si avvicina alle cripto

Parallelamente, il colosso bancario JPMorgan Chase ha depositato un nuovo marchio, denominato JPMD, di servizio presso lo US Patent and Trademark Office, rafforzando il suo impegno nel settore delle risorse digitali. Il deposito riguarda una gamma di servizi legati alla blockchain e alla custodia di asset digitali, oltre alla gestione di transazioni su blockchain pubbliche, come Ethereum e Solana.

Proprio la settimana scorsa, JPMorgan ha annunciato il lancio del token di deposito JPMD sulla blockchain Base, una layer2 di Ethereum sviluppata dal cripto exchange Coinbase. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo avanti nella strategia per integrare soluzioni basate su blockchain all’interno delle proprie infrastrutture. JPMorgan è già attiva con Onyx, la propria piattaforma per pagamenti istantanei basata su tecnologia distribuita, e con JPM Coin, una stablecoin utilizzata da clienti istituzionali.

Il nuovo marchio apre le porte a un’offerta ancora più articolata nel campo della finanza digitale, potenzialmente estendibile anche a collaborazioni con realtà DeFi. In un contesto dove la fiducia negli strumenti tradizionali è in fase di trasformazione, la mossa di JPMorgan conferma l’interesse crescente del settore bancario verso modelli più trasparenti e automatizzati.

Il Senato promuove la legge sulle stablecoin

Nel frattempo, il Senato americano ha approvato con 68 voti favorevoli su 98 il cosiddetto GENIUS Act, una proposta di legge volta a regolamentare l’emissione e la gestione delle stablecoin. Se approvata anche dalla Camera e firmata dal presidente Donald Trump, la normativa stabilirà parametri chiari per i soggetti emittenti, imponendo la detenzione di riserve in dollari o asset sicuri per garantire la stabilità dei token.

Secondo le previsioni del Segretario al Tesoro Scott Bessent, la nuova cornice legale potrebbe portare il mercato delle stablecoin ancorate al dollaro a crescere fino a 2 trilioni di dollari nei prossimi 10 anni.

Questo contesto normativo favorevole, unito all’apertura crescente delle banche tradizionali, potrebbe alimentare una nuova fase di espansione per le criptovalute, riducendo i timori legati alla regolamentazione e alla volatilità.

Il progetto che premia la fiducia su Bitcoin

Con l’aumentare di sviluppi molto positivi per il settore delle criptovalute, emergono progetti in fase di prevendita, come BTC Bull Token, che puntano a capitalizzare sull’interesse crescente per Bitcoin e sulle prospettive rialziste dei mercati.

Questa meme coin, sviluppata sulla blockchain Ethereum, offre un particolare sistema di ricompense strutturato per accompagnare il potenziale rally di Bitcoin verso nuovi massimi.

Ogni volta che Bitcoin supera una soglia prestabilita (es. 125.000$ o 150.000$), viene effettuata una riduzione della fornitura di token totale e vengono distribuite ricompense in frazioni di Bitcoin agli holder. Questo meccanismo contribuisce alla deflazione del token e ne aumenta l’attrattiva per chi cerca esposizione sia alla popolare categoria meme coin che a Bitcoin.

In aggiunta, il sistema di staking offre un rendimento annuo del 55% (APY), incentivando la detenzione a lungo termine. Attualmente, $BTCBULL si trova nella fase finale di prevendita, dove finora sono stati raccolti 7,3 milioni di dollari, con il token disponibile a 0,00258 dollari.

Mancano solo 5 giorni alla chiusura della prevendita, prima della distribuzione dei token e della quotazione su popolari exchange come Uniswap, dove il token potrebbe assistere a una rivalutazione significativa secondo le stime di diversi esperti di criptovalute.

VISITA LA PREVENDITA DI $BTCBULL

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