Nonostante le turbolenze geopolitiche e le restrizioni sulle esportazioni verso la Cina, Nvidia continua a dominare la scena dell’intelligenza artificiale, mantenendo la sua posizione di leadership nel settore dei semiconduttori.
A sostenerlo sono gli analisti di Bank of America, che vedono nel colosso californiano il principale beneficiario dell’espansione globale dell’IA, anche in uno scenario complesso come quello attuale.
Indice
Crescita record, nonostante le restrizioni verso la Cina
Nel suo ultimo report trimestrale, Nvidia ha superato le attese di Wall Street, grazie a una domanda esplosiva per i suoi chip dedicati all’IA. Molti clienti hanno accelerato gli ordini prima che entrassero in vigore le nuove limitazioni imposte dagli Stati Uniti, che mirano a bloccare l’esportazione di chip avanzati verso la Cina per motivi di sicurezza nazionale.
- Vendite superiori alle previsioni grazie alla corsa all’acquisto prima delle restrizioni
- Aumento della domanda di chip IA a livello globale
- Preoccupazioni legate al quadro geopolitico e alle regole sulle esportazioni
Le restrizioni hanno colpito in particolare il chip H20, l’unico modello che Nvidia poteva ancora vendere legalmente in Cina. Con l’entrata in vigore delle nuove regole, l’azienda ha riportato un calo delle vendite per 2,5 miliardi di dollari nel primo trimestre, con un impatto diretto sul segmento data center cinese. Le stime per il trimestre in corso indicano un’ulteriore perdita di circa 8 milioni di dollari.
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BofA: “Cina completamente de-rischiata”
Tuttavia, secondo gli esperti di BofA, Nvidia ha già ristrutturato le sue strategie globali. Dopo un incontro con la dirigenza dell’azienda, tra cui la CFO Collette Kress, gli analisti hanno dichiarato che le attuali previsioni dell’azienda non includono più alcuna entrata derivante dal mercato cinese.
In altre parole, Nvidia considera la Cina “de-rischiata”, ovvero fuori dall’equazione dei rischi immediati.
Ciò non esclude però che in futuro possano arrivare novità: l’azienda sarebbe al lavoro su varianti dei chip Blackwell compatibili con le regole di esportazione, destinate proprio al mercato cinese. Secondo Reuters, queste soluzioni potrebbero rappresentare un’opportunità potenziale da 50 miliardi di dollari.
Espansione globale: accordi strategici in Medio Oriente
L’attenzione di Nvidia si sposta ora verso altre aree del mondo, soprattutto dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rimosso una proposta normativa che avrebbe limitato la diffusione internazionale dei chip IA.
Questo cambiamento normativo ha aperto nuove porte, in particolare in Medio Oriente, dove l’azienda ha stretto accordi chiave negli Emirati Arabi Uniti e in Arabia Saudita.
- Normativa USA rimossa, più libertà di esportazione
- Partnership avviate negli EAU e in Arabia Saudita
- Interesse crescente per infrastrutture IA su larga scala
Tra i progetti più ambiziosi c’è un data center da 10 miglia quadrate negli EAU, che conferma la volontà di Nvidia di consolidarsi come punto di riferimento globale per le infrastrutture legate all’intelligenza artificiale.
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Prospettive di mercato: Nvidia resta la scelta numero uno
Nonostante un anno segnato da una certa volatilità nei mercati azionari, le azioni Nvidia sono comunque salite del 2,6%. Bank of America ha confermato il proprio rating “buy” sul titolo e ha nominato Nvidia come la sua “top pick” nel settore dei semiconduttori. L’obiettivo di prezzo fissato è di 180 dollari per azione, contro un valore attuale di 141,92 dollari.
Secondo gli analisti, la combinazione di leadership tecnologica, capacità di adattamento geopolitico e espansione strategica internazionale rende Nvidia l’azienda meglio posizionata per cavalcare il boom dell’IA nei prossimi anni.
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