In un contesto dominato dall’incertezza macroeconomica e dalle tensioni sui mercati tecnologici, Bitcoin si trova ancora una volta a giocare il ruolo di termometro del rischio.

Il 29 agosto il mercato delle criptovalute vivrà un passaggio cruciale con 13,8 miliardi di dollari in opzioni su Bitcoin che andranno in scadenza. Un evento che non riguarda soltanto i trader professionisti di derivati, ma che potrebbe avere conseguenze sull’intero ecosistema crypto, in un momento in cui il prezzo di BTC si trova ai minimi delle ultime sei settimane.
Tra pressioni macroeconomiche, strategie divergenti e segnali contrastanti dalle piattaforme di trading, questa scadenza mensile rappresenta un test di forza tra tori e orsi.
Bitcoin ha recentemente toccato quota 114.000 dollari, un livello più basso rispetto ai picchi precedenti. La discesa ha generato un clima di forte tensione, da un lato gli acquirenti sono sempre più indeboliti e dall’altro i venditori sono pronti a difendere la loro posizione soprattutto attraverso le opzioni put.
Indice
Call contro Put: un equilibrio solo apparente
In termini nominali, i dati sembrerebbero favorevoli ai rialzisti, con 7,44 miliardi di dollari in opzioni call (scommesse su un rialzo del prezzo) contro 6,37 miliardi di dollari in put (scommesse su un ribasso).
Tuttavia, questa apparente predominanza dei tori è in realtà fuorviante. La maggior parte delle call sono state posizionate a livelli ben più alti dell’attuale prezzo di mercato. Con BTC a poco sopra i 114.000 dollari, l’88% delle call si trova oggi out of the money, ossia prive di valore reale a meno di un rimbalzo importante.
Al contrario, le put risultano fortemente concentrate proprio nelle fasce di prezzo in cui Bitcoin si trova ora, creando un vantaggio tecnico evidente per gli orsi.
Le zone calde della scadenza
L’analisi della distribuzione dei contratti evidenzia chiaramente la sproporzione tra call e put nei vari intervalli di prezzo:
- 105.000 – 110.000 dollari: 210 milioni in call vs 2,66 miliardi in put
- 110.100 – 114.000 dollari: 420 milioni in call vs 1,94 miliardi in put
- 114.100 – 116.000 dollari: 795 milioni in call vs 1,15 miliardi in put
- 116.100 – 118.000 dollari: 1,3 miliardi in call vs 830 milioni in put
- 118.100 – 120.000 dollari: 1,7 miliardi in call vs 560 milioni in put
Il livello chiave appare quello dei 114.000 dollari, una soglia pivot che potrebbe determinare quale fazione prevalga. Al di sotto, i ribassisti hanno la strada spianata, mentre al di sopra i rialzisti potrebbero tornare in vantaggio.
Scenari possibili per fine mese
Con queste premesse, il finale di agosto si annuncia incandescente. Gli scenari principali sono due:
- Bitcoin rimane sotto i 114.000 dollari: i venditori escono vincitori, con la maggior parte delle call destinate a scadere senza valore. Si potrebbe assistere a una nuova discesa verso quota 110.000 o addirittura 105.000 dollari.
- Bitcoin recupera terreno sopra i 116.000 dollari: i rialzisti tornano in gioco, attivando un effetto short squeeze sulle put e aprendo spazio a un rimbalzo verso i 118.000 – 120.000 dollari.
Il risultato dipenderà non solo dalle dinamiche tecniche delle opzioni, ma soprattutto dai messaggi che arriveranno dalle banche centrali e dai mercati globali.
Bitcoin Hyper: la Layer2 che migliora BTC
In un momento in cui la scadenza delle opzioni su Bitcoin mette in luce le fragilità di breve termine del mercato, vale la pena guardare a progetti come Bitcoin Hyper ($HYPER), che rappresenta un passo nell’evoluzione di Bitcoin, perché introduce una Layer 2 nativa capace di combinare la sicurezza della rete BTC con la velocità e la scalabilità tipiche delle blockchain moderne.
Il protocollo sfrutta la Solana Virtual Machine (SVM), permettendo transazioni quasi istantanee e a basso costo, oltre al supporto per smart contract, staking, applicazioni DeFi, NFT e gaming.
Il cuore dell’ecosistema è il token $HYPER, che ha diverse funzioni e viene infatti usato per pagare gas fee, accedere a protocolli DeFi e interagire con le dApp della rete, oltre che per la governance.
Durante la prevendita, $HYPER è stato messo in vendita al prezzo di 0,012775 dollari, raccogliendo oltre 11,3 milioni di dollari nelle prime fasi e attirando un forte interesse grazie all’APY per lo staking del 97%.
Questo meccanismo incentiva gli early adopter e consolida la liquidità necessaria al lancio del DEX previsto entro fine anno.
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