Bitcoin torna sopra i 110.000 dollari dopo settimane di volatilità, mentre ETF, tensioni geopolitiche e nuove iniziative regolamentari in USA e UK ridisegnano il panorama degli investimenti digitali globali.

Indice
La disputa USA–Cina affonda i prezzi
Dopo aver toccato un nuovo massimo storico oltre 126.000 dollari il 6 ottobre, Bitcoin ha perso quasi 19.000 dollari in meno di due settimane, registrando un crollo del 15%. A innescare la correzione è stata la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, esplosa dopo che il presidente Donald Trump ha imposto un dazio del 100% su tutti i prodotti cinesi in risposta alle restrizioni di Pechino sull’esportazione di metalli rari.
L’effetto domino non ha tardato, Ethereum, Ripple e Solana hanno subito perdite rispettivamente del 6,3%, 7,2% e 8,2%, mentre le memecoin hanno perso oltre il 30% del loro valore. Anche il mercato NFT è crollato sotto i 5 miliardi di dollari, il livello più basso da luglio.
Al momento, Bitcoin ha ripreso la soglia psicologica dei 110.000 dollari, raggiungendo un picco locale di 111.700 dollari questa mattina, dopo aver toccato un minimo di 103.200 dollari lo scorso venerdì.
JPMorgan: Bitcoin verso i 165.000 dollari
Nonostante le turbolenze di breve periodo, il sentiment di lungo termine resta positivo. Secondo JPMorgan, Bitcoin potrebbe raggiungere i 165.000 dollari se il cosiddetto “debasement trade”, ovvero la corsa ad asset rifugio come oro e BTC per difendersi dalla svalutazione valutaria, continuerà a rafforzarsi.
Gli analisti guidati da Nikolaos Panigirtzoglou sottolineano che il Bitcoin resta sottovalutato di circa 50.000 dollari rispetto ai modelli di riferimento basati sulla volatilità dell’oro. Inoltre, i flussi cumulativi in ETF su oro e Bitcoin sono in forte crescita dal 2024, con il segmento retail in netto vantaggio rispetto agli investitori istituzionali.
La correlazione tra oro e Bitcoin si è inoltre rafforzata, con il rapporto di volatilità BTC/oro sceso sotto quota 2.0, segnale che il mercato percepisce Bitcoin come un asset sempre più maturo e meno speculativo.
ETF: deflussi record e ribilanciamento del mercato
La volatilità di ottobre ha colpito duramente anche gli ETF spot su Bitcoin, che hanno registrato la seconda settimana peggiore dal debutto nel 2024. I fondi hanno subito deflussi per 1,23 miliardi di dollari, con 366,6 milioni solo nella giornata di venerdì 17 ottobre, nonostante il flusso netto da inizio ottobre rimanga a +3,77 miliardi di dollari.
L’andamento riflette un clima di cautela tra gli investitori istituzionali, che si stanno spostando dai fondi spot verso i Futures sul Chicago Mercantile Exchange (CME). Allo stesso tempo, gli analisti notano un progressivo raffreddamento dell’interesse retail dopo mesi di euforia. Tuttavia, molti operatori vedono in questo ritracciamento un’occasione per rientrare a prezzi più convenienti, in vista di un possibile rimbalzo legato ai tagli dei tassi d’interesse attesi entro fine mese.
BlackRock lancia un Bitcoin ETP regolamentato
In controtendenza rispetto agli Stati Uniti, il Regno Unito ha allentato le restrizioni sugli strumenti finanziari legati alle criptovalute. La Financial Conduct Authority (FCA) ha infatti rimosso il divieto in vigore dal 2021 sugli Exchange-Traded Notes (ETN) cripto, consentendo ora l’accesso a prodotti regolamentati per gli investitori retail.
A cogliere subito l’occasione è stata BlackRock, che ha lanciato sull’London Stock Exchange il nuovo iShares Bitcoin ETP, un prodotto che replica il prezzo di BTC e consente di acquistare frazioni di Bitcoin a partire da 11 dollari. L’obiettivo è offrire un’esposizione sicura e regolamentata, senza la necessità di detenere direttamente l’asset.
Con circa 100 miliardi di dollari in asset gestiti nei suoi ETF Bitcoin, BlackRock conferma il ruolo di leader mondiale nella tokenizzazione finanziaria. La mossa della FCA si inserisce in una strategia più ampia volta a favorire l’uso della blockchain nella gestione dei fondi e a stimolare l’innovazione nel settore fintech britannico.
Bitcoin Hyper porta DeFi, staking e dApp nel mondo Bitcoin
Con gli analisti che prevedono per BTC una possibile risalita verso nuovi massimi entro fine anno, aumenta anche la crescita di progetti blockchain di nuova generazione come Bitcoin Hyper, una rete Layer 2 pensata appositamente per Bitcoin.
Sviluppato sulla Solana Virtual Machine (SVM), Bitcoin Hyper consente transazioni quasi istantanee e a basso costo, mantenendo la sicurezza della mainnet Bitcoin.
Il token nativo $HYPER, attualmente in prevendita a 0,013145 dollari, viene utilizzato per transazioni a basso costo, staking con rendimento annuo del 49% e governance, aprendo la strada a dApp, DeFi e NFT direttamente sull’ecosistema BTC.
Con oltre 24,3 milioni di dollari già raccolti e la roadmap che prevede il lancio del DEX HyperSwap entro fine anno, Bitcoin Hyper rappresenta una delle opportunità più interessanti del 2025, con il 30% della fornitura totale di 210 milioni di token ispirata al limite dei 21 milioni di BTC.
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