Nuove analisi di mercato da JPMorgan e gli ultimi dati sugli afflussi negli ETF riaccendono il dibattito sul valore di Bitcoin e sul suo ruolo nelle strategie di investimento a lungo termine.

Indice
JPMorgan compara la performance di BTC all’oro
La recente fase di volatilità, con BTC in calo del 9,3% nell’ultima settimana, ha visto Bitcoin scendere leggermente sotto la soglia dei 100.000 dollari, alimentando l’incertezza tra gli investitori. Nonostante il contesto ribassista, una nuova analisi pubblicata dal colosso bancario JPMorgan riporta l’attenzione sulla valutazione reale del principale asset digitale. Secondo la banca statunitense, Bitcoin sarebbe ampiamente sottovalutato rispetto all’oro, con un valore teorico stimato intorno ai 170.000 dollari.
Nel report indirizzato ai propri clienti, JPMorgan confronta la volatilità di Bitcoin e oro attraverso un modello quantitativo. Il dato chiave riguarda il rapporto di volatilità BTC/oro, sceso a 1,8. Questo significa che Bitcoin viene attualmente considerato solo 1,8 volte più rischioso dell’oro, livello inferiore rispetto agli standard storici.
Applicando questo rapporto alla capitalizzazione dei due asset, la banca conclude che:
Bitcoin, con una capitalizzazione attuale di circa 2.000 miliardi di dollari, dovrebbe aumentare del 67% per raggiungere una valutazione in linea con quella dell’oro come asset rifugio.
Da qui, la stima di un prezzo teorico intorno a 170.000 dollari in un orizzonte temporale di 6-12 mesi. JPMorgan definisce la sua valutazione puramente meccanica e razionale, rafforzando l’idea di un potenziale rialzo strutturale per Bitcoin.
Tra i fattori evidenziati nel report:
- La forte crescita dell’oro nel mese di ottobre ha temporaneamente aumentato la sua volatilità, con Bitcoin che ha raggiunto un nuovo prezzo record di 124.200 dollari nella prima settimana.
- Il rapporto di volatilità a 1,8 rende Bitcoin più “stabile del previsto” rispetto all’oro.
- Un asset con volatilità ridotta dovrebbe riflettersi in una rivalutazione del prezzo.
Secondo la banca, questa configurazione crea una finestra strategica di ingresso per gli investitori in cerca di asset non correlati e valutati in modo razionale dal mercato.
Tornano gli afflussi negli ETF su BTC ed ETH
Alle analisi si aggiungono nuovi segnali dal mercato degli ETF. I dati riportati da SoSoValue mostrano che il 6 novembre gli ETF spot su Bitcoin hanno registrato 240 milioni di dollari di afflussi netti, mentre quelli su Ethereum solo 12,5 milioni di dollari, il primo giorno positivo dall’ultima settimana di ottobre per entrambi.
Gli analisti interpretano questo ritorno di capitali come un segnale che gli investitori istituzionali stiano accumulando sui ribassi, in vista di possibili catalizzatori macro, tra cui un taglio dei tassi di interesse negli Stati Uniti e nuova liquidità immessa sui mercati.
Dopo aver testato un minimo locale di 98.800 dollari, Bitcoin mostra segnali tecnici di stabilizzazione. L’indice RSI giornaliero si trova a 34 punti, zona che indica un asset leggermente ipervenduto, mentre l’istogramma MACD inizia a mostrare un appiattimento, suggerendo una possibile perdita di forza del momentum ribassista.
Tether continua accumula 960 BTC
Oltre ai fondi istituzionali, un altro protagonista della fase di mercato è Tether, l’emittente della stablecoin USDT. La società ha aggiunto oltre 960 BTC, per un controvalore di circa 96 milioni di dollari, proseguendo la sua strategia di investimento a lungo termine.
Con questo ulteriore acquisto, Tether consolida la sua posizione tra le principali aziende al mondo che detengono Bitcoin, insieme a MicroStrategy. Una scelta che rappresenta un segnale di fiducia strategica nel lungo periodo.
Opportunità emergenti per Bitcoin
Accanto ai movimenti istituzionali, sta crescendo l’attenzione verso progetti che ampliano l’utilizzo e la scalabilità di Bitcoin. Tra questi spicca Bitcoin Hyper ($HYPER), una nuova Layer2 dedicata a Bitcoin compatibile con il linguaggio Solana Virtual Machine, progettata per superare i limiti della sua blockchain.
Bitcoin Hyper introduce:
- transazioni più rapide e dal costo minimo,
- compatibilità con dApp, DeFi, NFT e memecoin launchpad,
- sincronizzazione con la blockchain di BTC tramite zero-knowledge proofs,
- possibilità di usare BTC in dApp senza rinunciare alla sicurezza.
Il token nativo $HYPER è essenziale per utilizzare la layer2, in quanto serve per lo staking (45% apy), pagamento delle fee e voto di governance sul progetto. La prevendita di $HYPER è in corso sul sito, con prezzo crescente fino alla quotazione sugli exchange. La raccolta fondi che ha appena superato i 26,5 milioni di dollari indica un interesse crescente per soluzioni che valorizzano l’ecosistema Bitcoin con funzionalità di nuova generazione.
Il potenziale di apprezzamento una volta quotato sugli exchange e la narrativa emergente dei Layer2 su Bitcoin rendono $HYPER una delle opportunità più discusse in questa fase di mercato.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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