Il cambio EUR/USD ha recuperato un po’ di terreno nelle ultime sessioni, portandosi a quota 1,1770. Il dollaro statunitense è sceso per tutta la prima metà della settimana sulle aspettative di raffreddamento del tapering, anche se la variante Delta del coronavirus ha preso ulteriormente d’assalto gli Stati Uniti, influenzando il potenziale di crescita del Paese. 

Per quanto concerne i principali dati macro, lunedì scorso Markit ha pubblicato i PMI flash di agosto, con dati USA che hanno indicato un’espansione, sebbene l’attività commerciale abbia mostrato il ritmo di crescita più lento da otto mesi a questa parte. Dal canto suo, nell’Unione l’attività commerciale si è espansa ad un tasso forte, anche se si è raffreddata nel mese. I numeri più deboli del previsto hanno spinto gli investitori a prezzare più a lungo il supporto finanziario, a scapito del biglietto verde.

Il tapering torna sotto i riflettori

La debolezza del dollaro si è raffreddata giovedì quando un paio di funzionari della Federal Reserve hanno ravvivato le speculazioni sul prossimo tapering. Robert Kaplan, presidente della Fed di Dallas, ha detto che settembre sarebbe stato il momento giusto per delineare il tapering e farlo iniziare a ottobre, e anche James Bullard della Fed St. Louis ha fatto commenti nella stessa direzione. Giovedì il presidente della Fed di Kansas City, Esther George, ha detto che la banca centrale statunitense dovrebbe iniziare a ridurre il suo massiccio programma di acquisto di obbligazioni “prima piuttosto che dopo“.

Tuttavia, l’attenzione era concentrata sul presidente Jerome Powell, che ha parlato all’interno del simposio di Jackson Hole. Qui la coppia EUR/USD è balzata a nuovi massimi settimanali dopo che Powell ha detto che potrebbe essere appropriato iniziare il tapering quest’anno. Il suo tono da falco è stato una sorpresa per i partecipanti al mercato, che avevano previsto una formulazione cauta.

Dall’altra parte dell’Atlantico, la Banca centrale europea ha mantenuto una posizione piuttosto cauta. L’Eurotower ha pubblicato i verbali della sua ultima riunione, con la forward guidance rivista, che ha mostrato che i tassi di interesse non aumenteranno finché non ci saranno prove sufficienti che il ritmo di crescita dei prezzi persisterà “durevolmente”.

I dati sulla crescita economica

Altri dati relativi alla crescita rilasciati in questi giorni non hanno impressionato in modo straordinario. Il prodotto interno lordo statunitense del Q2 è stato rivisto al rialzo al 6,6% dal 6,5%, leggermente al di sotto del 6,7% previsto.  Il PIL tedesco nello stesso periodo è stato confermato all’1,6%, migliorando anch’esso dalla stima preliminare. Tuttavia, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti sono diminuiti dello 0,1% a luglio, mentre gli indicatori relativi al sentiment nell’Unione hanno mancato le aspettative del mercato.

Il calendario macroeconomico includerà la prossima settimana le stime preliminari dei dati sull’inflazione di agosto dell’UE e della Germania, mentre l’attenzione negli Stati Uniti sarà rivolta ai dati sull’occupazione.

Analisi tecnica EUR/USD

Il cambio EUR/USD potrebbe avere qualche opportunità di rimbalzo se riuscisse a stabilizzarsi oltre la soglia di 1,1805. Superato questo livello la prossima resistenza è 1,1890. Di contro, il supporto tecnico immediato è posto al minimo annuale di 1,1540: una rottura sotto quest’ultimo aprirà la porta per un test di 1,1470.

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