La nuova Legge di Bilancio prevede al momento un incremento fiscale sulle plusvalenze da criptovalute, alimentando dubbi tra investitori e operatori del settore, mentre gli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum tornano ad attirare capitali istituzionali.

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La manovra 2025 e la stretta fiscale sulle plusvalenze

Il dibattito sulle tasse applicate alle criptovalute è riesploso dopo la pubblicazione del testo preliminare della Legge di Bilancio 2025. L’articolo 4 del documento stabilisce che sulle plusvalenze derivanti da criptoattività si applichi un’imposta sostitutiva con aliquota al 42%, contro l’attuale 26%. La tassazione scatterebbe per guadagni superiori a 2.000 euro annui, quindi impatterebbe anche i piccoli investitori.

Il provvedimento modificherebbe il trattamento fiscale previsto dall’articolo 67 del Testo unico delle imposte sui redditi. Nella pratica, un investitore che realizza profitti tramite la detenzione diretta di Bitcoin o Ethereum verrebbe tassato quasi il doppio rispetto a oggi, mentre chi investe negli stessi asset attraverso fondi o ETF continuerebbe a pagare l’aliquota del 26%.

Una differenza che molti operatori riportano come discriminatoria, poiché crea un vantaggio per gli strumenti finanziari indiretti, spesso gestiti da grandi società estere, e penalizza chi preferisce la detenzione diretta di asset digitali. In Italia circa 3,6 milioni di persone detengono criptovalute e la maggior parte ha meno di 40 anni. Il settore genera un indotto stimato in 2,7 miliardi di euro, con 150 operatori registrati presso l’OAM. Rispetto al 2023, la crescita del comparto è di un notevole +85%.

La Lega si schiera a favore delle criptovalute

La Lega, guidata dal parlamentare Giulio Centemero, ha manifestato apertamente contrarietà alla nuova aliquota. Anche il sottosegretario all’Economia, Federico Freni, ha sottolineato che aumentare così tanto la fiscalità su un settore innovativo non sarebbe una scelta sensata. Di fronte alle critiche, diversi membri del partito hanno annunciato l’intenzione di proporre un emendamento correttivo durante l’iter parlamentare.

Posizione opposta arriva dal mondo bancario, tipicamente ostile alle criptovalute che nascono per eliminare gli intermediari finanziari, con il presidente dell’ABI Antonio Patuelli ha espresso totale approvazione verso l’aumento, sostenendo che non ci sia ragione per mantenere una supposta agevolazione fiscale su una forma di “liquidità incontrollata“. Tuttavia, gli operatori crypto ribattono che l’aliquota del 26% non rappresenta alcuna agevolazione ed è in linea con gli altri strumenti finanziari, solo i titoli di Stato godono realmente di tassazione privilegiata al 12,5%.

ETF spot su BTC ed ETH tornano a crescere

Mentre l’Italia discute come tassare gli investitori, a livello internazionale gli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum registrano segnali positivi. Dopo sei giornate consecutive di deflussi, i fondi hanno registrato nuovamente ritorni di capitale.

Gli ETF su Bitcoin hanno visto afflussi per 240 milioni di dollari in un solo giorno, buone notizie anche per Ethereum, con 12,5 milioni di dollari di afflussi netti. Il totale degli afflussi netti registrati dal lancio degli ETF spot su Bitcoin e Ethereum negli USA ammontano a +73,9 miliardi di dollari, secondo i dati riportati dalla piattaforma SoSoValue.

Nel frattempo, quest’oggi il mercato ha reagito con un leggero rialzo. Bitcoin è salito a 103.550 dollari mentre Ethereum ha raggiunto 3.530 dollari.

Nuove opportunità sulla blockchain di Bitcoin

In un contesto normativo incerto, cresce l’attenzione verso progetti in fase di prevendita che permettono di entrare nel mercato a condizioni più vantaggiose. Tra questi spicca Bitcoin Hyper, una Layer2 che estende le funzionalità di Bitcoin sfruttando la Solana Virtual Machine. Consente transazioni veloci a costi minimi, supporta dApp, staking e launchpad di memecoin e NFT, mantenendo in ogni momento la sicurezza e interoperabilità con la blockchain di Bitcoin grazie alla tecnologia zero knowledge proofs.

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Il token nativo $HYPER è essenziale per il funzionamento della layer2, in quanto viene utilizzato per lo staking, pagamento delle commissioni e voto governance, oltre a fornire accesso a DAO esclusive. $HYPER è attualmente disponibile in prevendita sul sito ufficiale, dove la raccolta fondi ha superato l’importante cifra di 26,5 milioni di dollari raccolti.

Chi desidera diversificare prima del possibile aumento fiscale trova nella prevendita di Bitcoin Hyper un’occasione per accedere a un progetto molto interessante per l’ecosistema di Bitcoin.

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