Un’ondata di tensioni attraversa la nuova criptovaluta dei Trump WLFI, con nuovi casi che sollevano interrogativi su trasparenza, governance e gestione dei fondi da parte dei fondatori, tra i quali figura il Presidente degli Stati Uniti.

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Il controverso caso di World Liberty Financial

Il progetto di finanza decentralizzata della famiglia Trump, World Liberty Financial ($WLFI), è finito al centro delle critiche dopo che alcuni investitori hanno denunciato il blocco dei propri token. Lo sviluppatore Bruno Skvorc, già attivo su Ethereum 2.0, ha dichiarato di non aver potuto riscattare i propri fondi a causa della classificazione del suo wallet come “ad alto rischio”. Le restrizioni, applicate in modo automatico dal sistema di compliance, hanno colpito altri investitori fin dalle prime fasi, impedendo prelievi e transazioni.

Secondo analisi indipendenti, i blocchi sarebbero stati attivati da precedenti interazioni con piattaforme decentralizzate o entità sanzionate, come Tornado Cash e alcuni exchange russi. Skvorc ha paragonato la vicenda a una gestione in stile mafioso, denunciando l’assenza di canali legali o di reclamo.

Justin Sun coinvolto nelle restrizioni

La controversia ha assunto maggiore risonanza quando Justin Sun, fondatore di Tron e noto miliardario del settore crypto, ha confermato che anche i suoi token WLFI erano stati congelati. Sun, che aveva acquistato circa 75 milioni di dollari in token, ha respinto le speculazioni su un presunto scarico delle posizioni, spiegando che i movimenti individuati sulla blockchain erano semplici test di deposito.

Definendo il blocco “irragionevole”, Sun ha sostenuto che tali decisioni minano i principi fondamentali della tecnologia blockchain, dove i token dovrebbero rimanere inviolabili. Per dimostrare fiducia, ha annunciato ulteriori acquisti sia in WLFI che in titoli collegati alla stessa rete di progetti.

Crollo di mercato e dubbi sulla governance

Nonostante i tentativi di stabilizzazione del prezzo dopo il lancio, tramite il burn di 47 milioni di token, WLFI ha subito un crollo del 44% rispetto al picco di 0,36 dollari, con un valore attuale di 20 dollari. Gli investitori iniziali hanno iniziato a liquidare le posizioni man mano che aumentava lo scetticismo sulla trasparenza del progetto e sulla reale capacità di governance, con osservatori che sottolineano l’influenza dei legami politici nel mantenere il progetto attivo nonostante le difficoltà.

Cresce il patrimonio crypto dei Trump

Nel giro di una settimana, la famiglia Trump ha registrato guadagni miliardari dal comparto crypto. Secondo stime Bloomberg, i ricavi combinati di World Liberty Financial e della società mineraria American Bitcoin Corp ammontano già a circa 1,3 miliardi di dollari, consolidando un patrimonio di 7,7 miliardi. Donald Trump Jr. ed Eric Trump, ancora vicepresidenti della Trump Organization, sono oggi i principali volti pubblici di questo portafoglio digitale in espansione.

Trump Media e l’investimento in Cronos

Parallelamente, la Trump Media & Technology Group ha appena completato l’acquisizione di 684,4 milioni di token Cronos (CRO), pari a quasi il 2% della supply totale, tramite uno scambio del 50% in contanti e 50% in azioni con Crypto.com. L’operazione, dal valore stimato di 178 milioni di dollari, è finalizzata a integrare CRO come utility token nelle piattaforme Truth Social e Truth+. L’iniziativa comprende anche la fusione di una controllata con Yorkville Acquisition Corp per creare una società di gestione di asset digitali focalizzata proprio sull’acquisizione di CRO, con l’obiettivo di rafforzarne utilità e valore tramite modelli di staking.

Best Wallet e il nuovo approccio alla gestione crypto

In un panorama segnato da incertezze regolatorie e da controversie sui blocchi dei fondi, stanno emergendo soluzioni alternative che mettono al centro autonomia e controllo diretto da parte dell’utente. Best Wallet rappresenta uno degli esempi più significativi, distinguendosi come piattaforma multichain non-custodial che elimina procedure di KYC obbligatorie, offrendo agli investitori maggiore libertà.

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Grazie all’integrazione con Onramper, gli utenti possono acquistare criptovalute su oltre 60 blockchain sia con crypto che con carta di credito o bonifico, mentre il DEX interno consente scambi rapidi senza passaggi su exchange esterni. Una sezione dedicata ai token emergenti offre accesso anticipato a nuovi progetti, mentre l’aggregatore di staking permette di generare facilmente rendite passive da un unico hub.

Il token nativo $BEST amplifica i vantaggi ottenibili da Best Wallet: garantisce sconti sulle commissioni, accesso privilegiato a prevendite, interessi maggiori nello staking e fino all’8% di cashback sulle spese con la carta crypto integrata per i pagamenti quotidiani. $BEST è disponibile in prevendita ancora per poco tempo, al prezzo di 0,025605 dollari per token e ha già superato i 15,6 milioni di dollari mentre si avvicina la quotazione sugli exchange.

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