Approvata la legge sulla riserva strategica in BTC. Tra finanza pubblica, ETF e previsioni record, cresce il ruolo delle criptovalute anche nei piani istituzionali.

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Bitcoin entra nel bilancio del Texas

Con 105 voti favorevoli e solo 23 contrari, la Camera dei Rappresentanti del Texas ha approvato in seconda lettura il Senate Bill 21, un disegno di legge che punta a istituire una riserva statale di Bitcoin, rendendo il Texas il secondo stato americano, dopo il New Hampshire, a includere asset digitali nelle proprie finanze pubbliche.

Il disegno di legge, ribattezzato Texas Strategic Bitcoin Reserve and Investment Act, stabilisce un fondo speciale, gestito dal controllore statale, destinato a detenere Bitcoin e potenzialmente altri asset digitali come copertura contro l’inflazione e la volatilità economica. In linea con l’emendamento introdotto dalla deputata democratica Linda Garcia, il testo ora prevede che le criptovalute ammesse al fondo abbiano una capitalizzazione di almeno 500 miliardi di dollari per 24 mesi consecutivi, rafforzando i criteri di stabilità.

Il promotore del disegno di legge alla Camera, il repubblicano Giovanni Capriglione, ha definito la misura “una scelta lungimirante che riconosce il valore strategico delle risorse digitali, al di là della moda del momento.” Il voto bipartisan segnala una crescente convergenza tra politica e innovazione tecnologica, specie in uno stato come il Texas che già si è imposto come hub del mining di criptovalute negli ultimi anni.

Una mossa che segue una tendenza globale

L’iniziativa del Texas si inserisce in una tendenza più ampia che vede i Bitcoin sempre più integrati nelle strategie istituzionali e sovrane. Già il New Hampshire ha firmato una legge simile, mentre l’Arizona ha dovuto accantonare il proprio disegno di legge sulla riserva in BTC, pur approvando norme per gli asset crypto non reclamati.

Anche in ambito globale, crescono i segnali che Bitcoin sta diventando una componente fondamentale nei wallet degli investitori pubblici. Come emerso da Standard Chartered, fondi sovrani e istituzioni statali stanno ottenendo esposizione a BTC in modo indiretto, acquistando azioni di società come Strategy, che detiene al momento 576.230 BTC.

ETF, afflussi miliardari e previsioni record

Le criptovalute sono anche al centro di una massiccia ondata di investimenti istituzionali attraverso gli ETF spot. Secondo i dati di SoSoValue, i Bitcoin ETF negli Stati Uniti hanno registrato 2,75 miliardi di dollari di afflussi nell’ultima settimana. Nelle ultime 6 settimane, tutte con flussi positivi, sono stati raccolti circa 9 miliardi di dollari.

Parallelamente, Cathie Wood, CEO di ARK Invest, ha rinnovato la sua proiezione che vede Bitcoin raggiungere 1,5 milioni di dollari entro il 2030. Wood collega questa previsione a una forte domanda istituzionale, maggiore regolamentazione e un contesto economico che spinge verso asset alternativi come copertura.

Anche il colosso della finanza JPMorgan, nonostante la storica diffidenza del CEO Jamie Dimon verso Bitcoin, ha aperto la possibilità ai suoi clienti di acquistare BTC, pur non offrendo servizi di custodia. Dimon ha dichiarato: “Non penso che si debba fumare, ma difendo il vostro diritto a farlo. Lo stesso vale per Bitcoin.”

JPMorgan ha anche aumentato i propri investimenti in ETF cripto, passando da 1 milione di dollari a oltre 16,3 milioni di dollari in pochi mesi. Inoltre, attraverso la controllata Kinexys, ha condotto la sua prima transazione pubblica di treasury assets tokenizzati usando Chainlink e Ondo Finance, segnando un’ulteriore apertura all’infrastruttura blockchain.

$BTCBULL: guadagnare mentre BTC è in salita

In parallelo all’adozione istituzionale, progetti innovativi come BTC Bull Token ($BTCBULL) offrono una modalità nuova e accessibile per trarre vantaggio dalla crescita di Bitcoin. Questa meme coin, costruita su Ethereum, ricompensa gli investitori ogni volta che Bitcoin raggiunge determinati livelli di prezzo, scatenando la curiosità di investitori crypto come SamuBit.

A partire da 150.000 dollari, verranno distribuiti airdrop in BTC reali direttamente nei wallet dei possessori del token.

Ma $BTCBULL non si limita a premi diretti, adotta anche un meccanismo deflazionistico, con burning automatici dei token ogni volta che Bitcoin supera una soglia critica. Questo riduce l’offerta circolante del token, potenziandone la scarsità e valorizzando la posizione degli investitori a lungo termine.

Il progetto include un servizio di staking con un rendimento annuo del 69%, accessibile subito dopo aver partecipato alla prevendita, dove sono stati raggiunti i 6 milioni di dollari con il prezzo del token disponibile al costo di 0,002525 dollari.

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