La banca più grande degli Stati Uniti apre al mondo delle criptovalute, autorizzando l’uso di ETF su Bitcoin come garanzia per ottenere prestiti, segnalando un cambiamento radicale nel settore finanziario globale.
Indice
JPMorgan apre ai prestiti garantiti da ETF crypto
JPMorgan Chase, la maggiore banca statunitense per asset totali, si appresta a introdurre un’importante novità: consentire ai clienti dei segmenti trading e wealth management di utilizzare ETF legati alle criptovalute come garanzia per ottenere prestiti. Secondo fonti vicine al dossier, la banca inizierà con strumenti come l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock, che ha superato i 70 miliardi di dollari in gestione.
La decisione rappresenta un cambio di rotta per JPMorgan, che in precedenza trattava queste richieste caso per caso. L’obiettivo è ora creare una policy strutturata, paragonabile a quella già adottata per azioni, opere d’arte o automobili, per calcolare la capacità di prestito dei clienti. Inoltre, l’istituto intende includere asset crypto nella valutazione del patrimonio netto dei propri clienti a livello globale, dai retail agli high-net-worth individual.
Nonostante l’amministratore delegato Jamie Dimon mantenga pubblicamente una posizione scettica nei confronti delle criptovalute, l’iniziativa dimostra che Bitcoin viene ormai considerato un asset troppo rilevante per essere ignorato dal sistema bancario tradizionale.
Hong Kong accelera sull’integrazione dei derivati crypto
Anche Hong Kong sta compiendo passi decisi verso un’integrazione più profonda delle criptovalute nei mercati finanziari regolamentati. Il Segretario per i Servizi Finanziari, Christopher Hui, ha annunciato che la Securities and Futures Commission (SFC) introdurrà a breve la possibilità di scambiare derivati su asset digitali per gli investitori professionali.
La mossa si inserisce in una strategia più ampia volta a rafforzare la posizione di Hong Kong come hub internazionale per i digital asset. L’offerta si espanderà ulteriormente con nuovi strumenti come gli ETF spot e i prodotti futures. Inoltre, la giurisdizione ha avviato la revisione del quadro fiscale, introducendo agevolazioni per fondi e family office che operano nel settore delle criptovalute.
Con oltre 1.100 aziende fintech attive, otto banche digitali autorizzate e dieci piattaforme di trading crypto regolamentate, Hong Kong si conferma tra i mercati asiatici più avanzati in ambito blockchain e DeFi.
ETF su Bitcoin quotati alla Borsa di Mosca
Anche la Russia sta muovendo passi importanti nell’ambito delle criptovalute. Il 4 giugno, la Borsa di Mosca (MOEX) ha avviato ufficialmente le contrattazioni di futures legati all’ETF su Bitcoin di BlackRock, l’iShares Bitcoin Trust (IBIT). Si tratta di uno sviluppo significativo per il mercato finanziario russo, anche se attualmente riservato agli investitori accreditati.
La decisione segue l’autorizzazione da parte della Banca di Russia, rilasciata a maggio, che consente alle istituzioni finanziarie locali di offrire prodotti legati alle criptovalute. Alcune delle principali banche russe, tra cui Sber e T-Bank, hanno già iniziato a introdurre questi strumenti nei propri portafogli di offerta.
Tuttavia, la partecipazione dei piccoli investitori resta limitata: il regolatore russo mantiene un approccio prudente, scoraggiando il coinvolgimento del pubblico retail nei mercati bull e bear legati alle criptovalute. Questa scelta ha generato malcontento tra alcuni utenti, che lamentano la mancanza di accesso diretto a strumenti equivalenti agli ETF statunitensi.
L’ascesa di BTC e il crescente interesse per i progetti correlati
Le recenti aperture da parte di banche, regolatori e mercati globali evidenziano una crescente legittimazione di Bitcoin e degli strumenti crypto nell’economia finanziaria. In questo scenario di crescente istituzionalizzazione, stanno emergendo nuovi progetti in fase di prevendita che cavalcano il trend rialzista e puntano a coinvolgere gli investitori retail con proposte innovative.
Tra questi, BTC Bull Token (BTCBULL) si distingue per un approccio che fonde meccanismi di ricompensa in Bitcoin e dinamiche deflazionistiche legate al superamento di soglie di prezzo chiave per BTC.
Ogni volta che Bitcoin supera soglie simboliche (ad esempio 150.000$ o 200.000$), il protocollo attiva un sistema di riduzione della fornitura totale, limitata a 21 miliardi di token, e regala agli investitori frazioni di Bitcoin come ricompensa. Questo crea un ecosistema che collega direttamente l’andamento del mercato al valore percepito del token.
Lo staking di $BTCBULL offre un rendimento annuo del 60% APY, rappresentando un’opportunità interessante per chi desidera accumulare rendimento passivo nel lungo termine.
Nella fase di prevendita $BTCBULL ha già superato i 6,7 milioni di dollari, con un prezzo attuale per token di 0,002545 dollari. Una volta conclusa la raccolta fondi, tra 25 giorni, seguirà la quotazione del token su popolari cripto exchange come Uniswap, in modo da renderlo accessibile a tutti i cripto investitori.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.
Unisciti al nostro canale Telegram! 🚀
Accedi a news, analisi e strategie esclusive sul trading online. 💹
- Conto per la pratica gratuito e ricaricabile da €10.000
- Inizia il trading in 3 passaggi (Registrati, Allenati, Fai Trading)
- Piattaforma avanzata: Trading con CFD su Azioni, Forex e Criptovalute
