L’apertura di JPMorgan all’uso di Bitcoin ed Ethereum come garanzia per prestiti segna un punto di svolta nel rapporto tra banche tradizionali e criptovalute, mentre il mercato mostra nuovi segnali di forza.

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JPMorgan cambia approccio verso le criptovalute

Il colosso finanziario americano JPMorgan Chase & Co. si prepara a consentire ai propri clienti istituzionali di utilizzare Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH) come collaterale per i prestiti, in una mossa che rappresenta un passo concreto verso l’integrazione degli asset digitali nei servizi bancari tradizionali. L’implementazione è attesa entro fine 2025 e potrebbe avere un impatto rilevante sull’adozione delle criptovalute da parte delle istituzioni finanziarie.

L’iniziativa coinvolge direttamente il CEO Jamie Dimon, storicamente scettico nei confronti del settore, ma che negli ultimi anni ha mostrato un atteggiamento più pragmatico. Dopo aver già accettato ETF collegati alle criptovalute come garanzia, la banca si spinge oltre permettendo ai clienti di impegnare direttamente le crypto sottostanti. Gli asset verranno custoditi da entità terze specializzate, per garantire conformità normativa e gestione del rischio in un contesto regolamentare in continua evoluzione.

La decisione di JPMorgan evidenzia come le criptovalute non vengono più viste come asset speculativi, ma come strumenti finanziari integrabili nei modelli bancari tradizionali. La possibilità di utilizzare Bitcoin come garanzia per prestiti istituzionali ne rafforza la legittimità come asset per la riserva di valore e ne stabilizza la domanda nel lungo periodo. 

Effetti attesi sul mercato crypto

L’impatto economico di questa apertura potrebbe essere significativo. L’introduzione di prestiti garantiti da asset digitali favorirà la domanda di soluzioni di custodia sicura e potrebbe portare a una crescita della liquidità istituzionale nel settore DeFi.

Esempi precedenti, come quelli di BNY Mellon e Morgan Stanley, hanno dimostrato che l’introduzione di prodotti finanziari legati alle criptovalute ha portato a flussi di capitale consistenti verso BTC ed ETH. È quindi probabile che anche in questo caso si registrino dinamiche simili, con un aumento dell’interesse istituzionale e un miglioramento della percezione del rischio associato alle valute digitali.

Bitcoin torna sopra i 115.000 dollari

Nel frattempo, Bitcoin è appena tornato a 115.200 dollari questa mattina, registrando un rialzo del 11,2% dal minimo locale di 103.580 dollari raggiunto il 17 ottobre. Dopo una fase di debolezza a metà mese, il ritorno della domanda istituzionale e i flussi record per 4,2 miliardi di dollari da inizio mese negli ETF su Bitcoin hanno sostenuto il rimbalzo del prezzo, con l’incrocio rialzista delle medie mobili esponenziali 8/21 che sembra ormai imminente.

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Il Crypto Fear & Greed Index è risalito a quota 51, mentre la capitalizzazione totale delle crypto è tornata sopra i 4.000 miliardi di dollari, segnalando il ritorno a una condizione di neutralità dopo settimane di timori.

Anche Ethereum mostra segnali di forza, superando i 4.200 dollari, mentre Solana (SOL) ha esteso la sua corsa oltre i 200 dollari.

Una nuova era per l’adozione di Bitcoin

Con una crescente interconnessione tra finanza tradizionale e blockchain, emergono progetti che puntano a migliorare le infrastrutture su cui Bitcoin si muove. Tra questi, uno dei più interessanti è Bitcoin Hyper ($HYPER), una nuova rete Layer 2 che mira a superare i limiti tecnici di Bitcoin, offrendo transazioni più veloci, scalabili e compatibili con il mondo DeFi.

La piattaforma, basata sulla Solana Virtual Machine (SVM), permette di mantenere la sicurezza di Bitcoin garantendo al contempo costi minimi, latenza quasi nulla e consentendo di utilizzare BTC in applicazioni decentralizzate per prestiti, interessi passivi da staking, NFT, crypto launchpad e tanto altro.

Il token nativo $HYPER è fondamentale per l’utilizzo della layer2, in quanto viene impiegato nel processo di staking, pagamento delle fee e voto di governance. Al momento, la prevendita di $HYPER ha già superato la formidabile cifra di 25 milioni di dollari raccolti, ed è possibile accedervi tramite il sito ufficiale con wallet compatibili come Best Wallet, MetaMask o Trust Wallet.

L’offerta comprende il 30% della fornitura totale, pari a 210 milioni di token, un chiaro richiamo al limite simbolico dei 21 milioni di BTC. Una volta quotato sugli exchange, $HYPER potrebbe beneficiare dell’attuale fase di espansione del settore Bitcoin e della narrativa sempre più forte sulle Layer2.

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