La crescente apertura della Cina verso Bitcoin come asset strategico spinge nuove riflessioni a livello globale, alimentando interesse tra investitori, istituzioni e persino popolari club di calcio come il Paris Saint-Germain.

La Cina considera Bitcoin come asset di riserva

Un evento significativo si è verificato il 28 maggio, quando l’International Monetary Institution (IMI), istituto finanziario statale cinese affiliato alla Renmin University, ha ripubblicato un’analisi che esplora il potenziale di Bitcoin come riserva strategica per le banche centrali. L’articolo, originariamente prodotto dal Bitcoin Policy Institute, suggerisce che Bitcoin possa fungere da copertura efficace contro il rischio geopolitico legato alla supremazia del dollaro USA, specialmente per le economie emergenti.

Nel suo commento editoriale, l’IMI ha sottolineato che Bitcoin “merita attenzione continua” e che l’interesse verso i beni in dollari sta diminuendo a causa di deficit cronici, inflazione persistente e rendimenti reali in calo. Secondo l’istituto, in questo contesto anche l’oro, da sempre bene rifugio per eccellenza, sta affrontando nuove sfide, mentre Bitcoin sta rapidamente guadagnando terreno come alternativa credibile.

Un cambiamento silenzioso ma significativo

La pubblicazione da parte dell’IMI non equivale a un riconoscimento ufficiale da parte del governo cinese, che mantiene il divieto su mining e trading di criptovalute. Tuttavia, si tratta di un segnale rilevante, considerando il peso politico e accademico del IMI, che opera sotto la supervisione del Ministero dell’Istruzione e dell’amministrazione municipale di Pechino.

Bitcoin viene descritto come un asset sempre meno speculativo e sempre più strategico, grazie alle sue caratteristiche intrinseche: offerta limitata, decentralizzazione e resistenza alla censura. A fronte delle attuali tensioni geopolitiche e delle politiche monetarie espansive adottate dalle principali economie occidentali, il documento evidenzia un crescente interesse da parte delle banche centrali a diversificare le riserve.

Il Paris Saint-Germain accumula Bitcoin

Parallelamente, anche il settore sportivo inizia a integrarsi nell’ecosistema di Bitcoin. Durante la conferenza Bitcoin 2025 a Las Vegas, il club calcistico Paris Saint-Germain ha annunciato ufficialmente di detenere Bitcoin nelle proprie riserve. Si tratta della prima squadra sportiva a comunicare pubblicamente una scelta simile, rafforzando il trend emergente tra istituzioni e grandi organizzazioni.

Secondo Pär Helgosson, responsabile di PSG Labs, questa decisione riflette una strategia d’innovazione volta ad attrarre un pubblico giovane: l’80% dei tifosi del club ha meno di 34 anni. In un contesto in cui il calcio rappresenta il 43% di tutte le sponsorizzazioni cripto nella stagione 2024/25, PSG dimostra di voler guidare l’adozione istituzionale delle criptovalute anche nel settore sportivo.

Ethereum guida i flussi negli ETF mentre BTC perde terreno

Dopo 5 settimane di flussi positivi negli ETF spot, Bitcoin ha registrato la prima settimana di deflussi per 157 milioni di dollari, mentre Ethereum continua con la terza settimana consecutiva di afflussi con 285 milioni di dollari. Nel mese di maggio, gli ETF spot su BTC hanno registrato afflussi per 5,25 miliardi di dollari, nello stesso periodo Ethereum ha ricevuto afflussi per 564 milioni di dollari.

Nonostante un breve calo sotto i 104.000 dollari per Bitcoin, i fondamentali a lungo termine rimangono forti, alimentati da ETF spot, dinamiche macroeconomiche e nuovi ingressi nel mercato da parte di investitori istituzionali che vedono BTC come bene rifugio.

Il token che riflette BTC su Ethereum

Con una crescente legittimazione per Bitcoin ed Ethereum da enti istituzionali di tutto il mondo, emergono nuovi progetti che fondono le proprietà di entrambi.

Tra questi, il token in fase di prevendita BTC Bull Token si distingue per essere sviluppato sulla blockchain Ethereum e progettato per accompagnare la corsa di Bitcoin verso traguardi sempre più ambiziosi. Il token si propone come strumento complementare, ricompensando i possessori con frazioni di Bitcoin ogni volta che quest’ultimo supera soglie chiave come i $150.000 e $200.000.
In aggiunta, vi è un meccanismo di riduzione della fornitura di token legato al raggiungimento di traguardi di prezzo intermedi per Bitcoin, come i $125.000. 

L’interesse per $BTCBULL è evidente già durante la prevendita in corso, con oltre 7,8 milioni di dollari raccolti finora, ad un prezzo per token di 0,002545 dollari. A ciò si aggiunge un sistema di staking che offre un rendimento annuale del 61% APY, attirando investitori in cerca di reddito passivo all’interno dell’ecosistema cripto.

Il prezzo di prevendita è destinato ad aumentare entro pochi giorni, un dettaglio che spinge molti a considerare l’ingresso prima del prossimo incremento. La struttura del progetto si rivolge a chi crede nella crescita di Bitcoin nel medio-lungo termine e vuole ottenere un’esposizione alla popolare categoria delle meme coin su Ethereum.

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