L’ingresso delle criptovalute nei fondi pensione australiani, guidato dagli SMSF, segna un punto di svolta nell’integrazione degli asset digitali nei sistemi di risparmio a lungo termine.

Indice
Nuove opzioni in crypto per le pensioni in Australia
Il sistema pensionistico australiano sta vivendo una trasformazione silenziosa ma significativa grazie alla crescente adozione delle criptovalute. Entro la metà del 2025, i fondi pensione autogestiti (SMSF) hanno allocato circa 1,7 miliardi di dollari australiani in asset digitali, registrando un incremento di sette volte rispetto al 2021. Questo aumento non è casuale ma riflette la volontà dei risparmiatori di diversificare i propri portafogli, sfruttando la bassa correlazione delle criptovalute con asset tradizionali e benefici fiscali come la tassazione ridotta del 10% sui guadagni a lungo termine.
Gli SMSF sono diventati i pionieri dell’adozione delle criptovalute in Australia. Piattaforme di scambio come Coinbase e OKX offrono oggi soluzioni su misura, con servizi di custodia e strumenti di compliance per semplificare l’accesso ai trustee degli SMSF. Oltre 15.000 utenti hanno già usufruito di questi servizi, molti dei quali investendo fino a 100.000 AUD in asset digitali. La principale criptovaluta (Bitcoin) viene considerata dagli investitori come un hedge contro l’inflazione simile all’oro digitale e un modo per allineare i portafogli pensionistici all’innovazione tecnologica.
Nonostante il crescente entusiasmo degli SMSF, i grandi fondi pensione istituzionali restano prudenti. Anche se il 41% degli SMSF detiene criptovalute, istituzioni come AustralianSuper e Aware Super non hanno ancora adottato in maniera significativa questi asset. La cautela è giustificata, l’alta volatilità delle criptovalute e le incertezze normative, come la proposta sulle tasse per le transazioni in cripto, rendono il rapporto rischio/rendimento meno favorevole per i fiduciari.
Equilibrio tra innovazione e prudenza
Le autorità australiane, ASIC e ATO, hanno definito linee guida rigorose per gli SMSF, richiedendo autorizzazioni esplicite nei trust deed per gli investimenti in criptovalute e protocolli di audit severi. Gli exchange devono possedere un Australian Financial Services Licence (AFSL) e rispettare le normative AML/CTF, aumentando i costi di conformità ma rafforzando la fiducia degli investitori. Tuttavia esistono ancora lacune, per esempio le assicurazioni di responsabilità professionale non coprono la consulenza in criptovalute, limitando i trustee in caso di gestione impropria.
Il percorso australiano riflette delle tendenze globali, infatti negli Stati Uniti un recente ordine esecutivo firmato da Donald Trump permette l’inclusione di criptovalute e altri asset alternativi nei piani 401(k), aprendo a nuove opportunità per i gestori di fondi e investimenti pensionistici. In Europa, Germania e Norvegia hanno integrato in modo graduale gli asset digitali nei portafogli pensionistici.
Esempi di sperimentazione istituzionale
AMP Super ha recentemente destinato lo 0,05% del proprio wallet ai Futures su Bitcoin, segnando un approccio prudente ma significativo verso le criptovalute. Tali mosse indicano che anche gli investitori più conservatori riconoscono il potenziale delle crypto per migliorare i rendimenti.
Tuttavia, un’adozione più ampia dipenderà dalla risoluzione di ambiguità normative, come la tassazione dei guadagni crypto e la regolamentazione dei custodi.
Best Wallet tra cripto e investimenti pensionistici
Per i semplici investitori, strumenti come Best Wallet rappresentano la porta d’accesso alle criptovalute, permettendo di sfruttare tutti i benefici della DeFi.
Best Wallet si distingue come una piattaforma decentralizzata, non custodial e con supporto a oltre 60 blockchain, progettata per semplificare l’accesso agli asset digitali sia per utenti retail sia per investitori più sofisticati. Grazie all’integrazione nativa con il Best DEX, gli utenti possono scambiare criptovalute velocemente, monitorare i mercati in tempo reale, ottenere interessi passivi tramite l’aggregatore di staking e partecipare a prevendite e airdrop esclusivi con la funzione esclusiva Upcoming Tokens.
Il wallet offre anche funzionalità avanzate di analisi e un AI chatbot che guida gli utenti nelle operazioni e nella gestione del wallet, rendendo più sicura e strategica l’esperienza cripto. Al centro dell’ecosistema di Best Wallet c’è il token nativo $BEST, che offre ulteriori vantaggi come lo staking con rendimento annuo dell’86%, cashback dell’8% con la Best Card e accesso a premi esclusivi, come sconti sulle fee e opportunità di investimento anticipate.

Il costo della prevendita del token $BEST è di 0,025585 dollari, con 15,5 milioni di dollari già raccolti fino a questo momento.
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