Le azioni di Orsted registrano un forte rialzo dopo che Morgan Stanley ha aggiornato il proprio giudizio sul titolo, portandolo da Equal-weight a Overweight, ovvero una raccomandazione di acquisto. A spingere l’ottimismo degli analisti è il miglioramento del rapporto rischio/rendimento legato alle attività nel settore eolico offshore statunitense, unitamente a una valutazione di mercato più interessante rispetto ai competitor.

pala eolica
Orsted – MeteoFinanza.com

Durante le prime contrattazioni di lunedì a Copenaghen, il titolo Orsted è salito di oltre l’8%, segnale di una ritrovata fiducia da parte degli investitori.

Target price rivisto al rialzo e upside potenziale del 20%

Morgan Stanley ha anche aggiornato il prezzo obiettivo, portandolo a 360 corone danesi, in crescita rispetto alle precedenti 340 corone. Ciò implica un potenziale upside del 20% rispetto ai valori attuali. Secondo gli analisti, i timori che avevano colpito i due progetti statunitensi più delicati – Revolution Wind e Sunrise Wind – sarebbero stati sovrastimati, con conseguente sottovalutazione del titolo.

Il report guidato da Robert Pulleyn sottolinea come si stia verificando una svolta nel comparto energie rinnovabili, con gli investitori che iniziano a riscoprire titoli considerati finora “in ritardo” all’interno del settore utility europeo, dopo una fase di pesanti correzioni.

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Fattori di supporto: Empire Wind e chiarimenti fiscali USA

Tra gli elementi che rafforzano il sentiment positivo verso Orsted, Morgan Stanley cita la ripartenza del progetto Empire Wind di Equinor e la maggiore chiarezza normativa sui crediti d’imposta IRA negli Stati Uniti. Questi fattori riducono l’incertezza e offrono maggiore visibilità per i progetti futuri.

Dal punto di vista delle valutazioni, Orsted risulta oggi una delle aziende più economiche tra quelle esposte alle rinnovabili (RES), se considerata in base all’indicatore EV/EBITDA 2026. Inoltre, gli analisti segnalano la presenza di almeno 75 corone danesi per azione di valore “non riconosciuto” nei progetti extra-USA come Changhua (Taiwan) e Hornsea 3 (Regno Unito).

Performance sottotono e margini di recupero

Da inizio anno, il titolo ha sottoperformato rispetto ai concorrenti nel settore delle energie rinnovabili, e lo stesso vale dai minimi registrati ad aprile. Questo lo rende un ritardatario di rilievo, con ampi margini di recupero in caso di miglioramenti operativi e finanziari.

Secondo Morgan Stanley, il mercato sta di fatto attribuendo valore zero ai progetti offshore americani, penalizzando l’azienda anche per le future spese in conto capitale. Tuttavia, l’aspettativa è che l’avanzamento dei progetti e la cessione di asset non strategici porteranno a una rivalutazione del titolo, oggi ritenuto eccessivamente depresso.

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Progetti in avanzamento e strategia di dismissioni

La banca d’affari evidenzia anche i progressi reali nei cantieri: Revolution Wind è completo al 75%, mentre Sunrise Wind ha raggiunto il 35%. Entrambi beneficiano del supporto fiscale IRA. Sul fronte finanziario, Orsted ha già raccolto 27 miliardi di corone danesi attraverso dismissioni, avvicinandosi all’obiettivo di 70-80 miliardi previsto per rafforzare il bilancio e ridurre l’esposizione debitoria.

Gli analisti attendono con particolare attenzione i risultati del secondo trimestre, attesi per il 13 agosto, che dovrebbero rappresentare l’ultimo bilancio “complicato” dopo i forti accantonamenti precedenti.

Scenari a confronto: base, rialzista e ribassista

Morgan Stanley propone tre scenari di valutazione:

  • Scenario base: esclude del tutto i progetti statunitensi dalla valutazione, mantenendo un approccio prudente e riflettendo ancora lo scetticismo del mercato.
  • Scenario rialzista: assegna pieno valore ai progetti Revolution e Sunrise, con un target a 500 corone danesi per azione, ipotizzando un successo pieno e de-risking operativo.
  • Scenario ribassista: portato da 200 a 220 corone danesi, presuppone difficoltà persistenti negli USA e assegna solo valore parziale a progetti chiave fuori dagli Stati Uniti, come Hornsea 3 e Changhua, in caso di interruzioni politiche o ostacoli all’esecuzione.

Nonostante le incertezze ancora presenti, Morgan Stanley intravede segnali chiari di rilancio per Orsted, grazie a un mix tra ripresa dei progetti chiave, dismissioni strategiche e valutazioni basse rispetto ai fondamentali. Se l’azienda riuscirà a confermare i progressi operativi e a ottenere la fiducia del mercato, il potenziale di rivalutazione del titolo appare significativo.

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