Standard Chartered prevede Solana a 275$ entro il 2025 e 500$ entro il 2029

Secondo l’ultima previsione di Standard Chartered, il prezzo di Solana potrebbe raggiungere i 275 dollari entro fine 2025 e toccare i 500 dollari entro il 2029. Questo articolo analizza lo stato attuale della blockchain, le proiezioni delle principali istituzioni finanziarie e le novità infrastrutturali.

Le previsioni di Standard Chartered su Solana

Secondo un recente rapporto pubblicato dalla banca inglese Standard Chartered, Solana potrebbe raggiungere un target di prezzo per Solana di 275 dollari entro la fine del 2025 e di 500 dollari entro il 2029. Tuttavia, evidenzia come l’attività legata alle meme coin, una delle principali fonti di utilizzo della rete, stia mostrando segnali di rallentamento. In particolare, si registra una diminuzione nell’uso e un valore di mercato che resta contenuto rispetto alle entrate generate dalle applicazioni sviluppate su Solana, definite come “GDP della rete”.

Inoltre, la banca britannica ritiene che $SOL registrerà performance inferiori rispetto a Ethereum ($ETH), il suo principale competitor, nei prossimi 2 o 3 anni. La previsione si basa sul rapporto ETH/SOL, attualmente intorno a 15, che secondo gli analisti dovrebbe salire fino a 17 entro la fine del 2027. Ciò suggerisce che, pur crescendo in valore, SOL potrebbe farlo a un ritmo inferiore rispetto a ETH.

Standard Chartered riconosce comunque la solidità tecnica di Solana per applicazioni che richiedono velocità e commissioni contenute, come nel caso dei servizi finanziari decentralizzati, delle app sociali e delle reti fisiche decentralizzate (DePIN). Tuttavia, la crescita di questi settori richiederà tempo e non avrà un impatto immediato sull’aumento del valore di SOL.

La concorrenza con Ethereum resta evidente anche sul piano infrastrutturale. Ethereum mantiene un vantaggio in termini di decentralizzazione, supporto degli sviluppatori e valore totale bloccato nei progetti DeFi. In aggiunta, durante i periodi con elevato volume di scambio, Solana ha sofferto nel tempo interruzioni di rete e criticità che hanno minato la sua reputazione in termini di affidabilità.

Il nuovo consenso Alpenglow: un cambiamento epocale

La risposta di Solana a queste sfide è arrivata attraverso un’innovazione di grande portata: la proposta del nuovo consenso chiamato Alpenglow, presentato da Anza, spin-off di Solana Labs. Si tratta di un hard fork che sostituirà il meccanismo attuale basato su proof-of-history con un sistema proof-of-stake più avanzato. Questo cambiamento promette una finalità dei blocchi in appena 150 millisecondi, abbattendo i tempi rispetto agli attuali 12,8 secondi.

Il nuovo protocollo si basa su due componenti, Votor e Rotor. Votor gestisce le votazioni e la finalizzazione dei blocchi in uno o due round, mentre Rotor sostituirà la prova della storia con un sistema più reattivo. L’architettura consente alla rete di tollerare condizioni avverse, come stake avversari fino al 20% e stake inattivi fino a un ulteriore 20%, senza compromettere le prestazioni.

Secondo Anatoly Yakovenko, co-fondatore di Solana, Alpenglow rappresenta la soluzione ai principali limiti del consenso precedente. La nuova versione consente di utilizzare il 100% della larghezza di banda disponibile e di ottenere una finalità deterministica in un solo round.

ETF su Solana: la SEC prende tempo

Nel frattempo, il dibattito regolamentare sugli ETF spot negli Stati Uniti legati a Solana è ancora in corso. La Securities and Exchange Commission ha annunciato un’estensione dei termini per esaminare diverse proposte di fondi scambiati in borsa basati su SOL, presentate da 21Shares, Bitwise, VanEck e Canary Capital. La Commissione ha dichiarato di dover approfondire le implicazioni legali e politiche delle richieste, specificando che l’estensione non indica alcuna posizione definitiva sull’approvazione o il rigetto degli ETF.

Il coinvolgimento di importanti gestori patrimoniali nel processo regolamentare evidenzia l’interesse crescente verso Solana anche da parte del mondo finanziario tradizionale, pur in un contesto di attesa.

Solaxy, la risposta scalabile ai limiti attuali

Mentra la blockchain Solana gode di un ottimo interesse istituzionale ed è fase di evoluzione, Solaxy sta emergendo come una soluzione Layer 2 progettata per potenziare Solana, risolvendo i problemi di congestione, velocizzando le transazioni e riducendo al minimo le commissioni.

Lanciata con l’obiettivo di garantire prestazioni fluide e affidabili, la rete sfrutta tecnologie avanzate per offrire compatibilità con le reti EVM e un’esperienza utente ottimizzata, ideale per sviluppatori, trader e applicazioni decentralizzate.

Solaxy non si limita a migliorare l’efficienza della rete principale, ma offre anche opportunità concrete per gli investitori. Il token $SOLX, utilizzato per la governance del protocollo e per il pagamento delle commissioni, può essere depositato in staking per ottenere un rendimento annuo del 97%.

$SOLX è disponibile in prevendita solo per altri 19 giorni, al prezzo di 0,001738 dollari, dove ha raggiunto il formidabile risultato di 41,5 milioni di dollari raccolti finora. Il progetto punta a diventare una componente essenziale dell’infrastruttura Solana, posizionandosi come un’alternativa valida anche in uno scenario competitivo dominato da Ethereum e dalle Layer2 più affermate.

Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento. Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati. Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta, causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.meteofinanza.com.