L’ingresso di Tron nei mercati pubblici americani, le operazioni della famiglia Trump nel settore cripto e l’interesse di colossi bancari come JPMorgan confermano che il mondo delle criptovalute sta rapidamente evolvendo.

Indice
Dopo il successo di Circle arriva Tron
Dopo il trionfale debutto a Wall Street della società dietro la stablecoin USDC, Circle, che ha visto il proprio titolo CRCL registrare un’impennata del 300% alla sua prima giornata di scambi sul NYSE, un altro nome importante del panorama cripto si prepara ad approdare sul mercato pubblico statunitense, ovvero Tron. L’azienda dietro la blockchain Tron, fondata dal miliardario Justin Sun, entrerà nel mercato pubblico americano tramite una fusione inversa con SRM Entertainment, una società già quotata al Nasdaq.
A orchestrare l’operazione è Dominari Securities, un’azienda con sede alla Trump Tower e legami dichiarati con Eric Trump e Donald Trump Jr. Attraverso questa manovra, nascerà una nuova entità chiamata Tron Inc., che fungerà da holding pubblica per il progetto Tron. La nuova società riceverà fino a 210 milioni di dollari in TRX, il token nativo della rete Tron, al fine di consolidare la sua posizione nei mercati finanziari pubblici.
Una strategia ispirata al modello MicroStrategy
La struttura societaria della nuova Tron Inc. richiama quella adottata da Strategy, la società fondata da Michael Saylor e quotata al Nasdaq, nota per detenere 592.100 Bitcoin come parte del proprio bilancio. Analogamente, Tron Inc. offrirà agli investitori un’esposizione indiretta al token TRX, proponendosi come una società pubblica incentrata su un asset digitale.
Questa mossa arriva in un momento strategico, quando il contesto politico statunitense sembra mostrare un’apertura verso le criptovalute. Il caso di frode avviato nel 2023 dalla SEC contro Sun e le sue aziende, che li accusava di vendita di titoli non registrati e manipolazione di mercato, è attualmente sospeso. L’interruzione, avvenuta a inizio 2025, sembra legata al cambio di rotta dell’amministrazione Trump, al suo secondo mandato, che ha adottato politiche più favorevoli all’industria cripto.
JPMorgan registra il marchio JPMD
Parallelamente, anche i grandi istituti finanziari tradizionali continuano a spingere sull’acceleratore in ambito digitale. JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti, ha depositato una domanda di marchio per il nome “JPMD”, facendo intuire la possibile emissione di una stablecoin. Il documento, presentato il 15 giugno all’Ufficio Marchi e Brevetti degli Stati Uniti, descrive un’ampia gamma di servizi legati agli asset digitali, tra cui scambi, trasferimenti, pagamenti e custodia di criptovalute.
Oltre a token di pagamento e sviluppo di dApp, la banca prevede anche operazioni finanziarie come trasferimenti elettronici di fondi su blockchain pubbliche, brokeraggio di titoli e trading in tempo reale. L’obiettivo sembra essere la costruzione di una piattaforma completa per la gestione di asset digitali, destinata sia agli utenti retail che ai grandi clienti istituzionali.
Questa non è la prima incursione di JPMorgan nel mondo cripto. La banca aveva già lanciato JPM Coin nel 2019 per regolamenti tra clienti istituzionali, superando il miliardo di dollari in transazioni giornaliere. La registrazione del marchio JPMD rappresenta un ulteriore passo verso l’integrazione della finanza tradizionale con la blockchain, e pone JPMorgan in concorrenza diretta con aziende come PayPal e Circle, già attive nel mercato delle stablecoin.
Best Wallet: il progetto adatto all’ecosistema cripto
Mentre istituzioni e colossi finanziari si muovono per rafforzare la propria presenza nel mondo delle criptovalute, strumenti come Best Wallet si affermano come punti di accesso privilegiati per utenti e investitori attivi.
Best Wallet si distingue per essere un wallet che supporta oltre 60 blockchain in modo sicuro e innovativo, ha un DEX integrato e consente non solo di custodire cripto, ma anche di partecipare a prevendite esclusive tramite la funzione Upcoming Tokens, e ottenere rendimenti passivi sugli asset detenuti tramite l’aggregatore di staking.
Il token nativo della piattaforma, $BEST, offre vantaggi tangibili, come accesso anticipato a progetti in fase di lancio, cashback fino all’8% sulla carta di credito per spendere crypto, riduzione delle commissioni, voto di governance e un servizio di staking con rendimento annuo del 104%.
In questo momento, il token è disponibile a un costo di 0,025195 dollari e la prevendita ha già raccolto oltre 13,3 milioni di dollari, evidenziando l’interesse verso questo formidabile portafoglio per criptovalute ed il suo token naitivo.
Una volta conclusa la prevendita il token verrà quotato su popolari exchange e reso accessibile all’intero mercato crypto.
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