Bitcoin torna protagonista segnando una sorprendente ripresa dopo il crollo improvviso avvenuto nel weekend. Afflussi record negli ETF spot e l’interesse crescente degli investitori istituzionali alimentano il nuovo slancio rialzista.

Indice
Attacco coordinato su Bitcoin o casualità?
L’11 ottobre resterà nella storia come una delle giornate più drammatiche per il mercato crypto, ovvero il più grande evento di liquidazioni di posizioni futures. Bitcoin ha perso oltre il 15% in poche ore, scendendo da 122.000 a circa 103.000 dollari. Secondo molti analisti, non si è trattato di un semplice evento tecnico scatenato dall’annuncio di Trump su nuovi dazi, ma di un’azione coordinata.
Un trader, infatti, avrebbe puntato al ribasso su Bitcoin pochi minuti prima del crollo, realizzando un profitto di 200 milioni di dollari, alimentando i sospetti di insider trading. Altri osservatori, hanno invece puntato il dito contro exchange come Binance, dove alcuni account sarebbero stati congelati e diverse altcoin sarebbero crollate temporaneamente a zero per un errore del software interno. In risposta, Binance ha annunciato rimborsi per oltre 200 milioni di dollari per gli utenti coinvolti dal bug.
La ripresa di Bitcoin sopra i $115.000
Dopo aver toccato brevemente la soglia dei 103.000 dollari, Bitcoin ha recuperato terreno, superando i 110.000 dollari nella giornata successiva, per poi stabilizzarsi agli attuali 115.000 dollari, con un incremento del 3% nelle ultime 24 ore.
Standard Chartered ritiene possibile che Bitcoin posso raggiungere i 200.000 dollari per unità entro fine anno, mentre JPMorgan ha un target più prudente di 165.000 dollari. Tuttavia, non tutti condividono questo ottimismo incondizionato, in quanto il mercato potrebbe attraversare una fase di consolidamento più lunga. La chiusura parziale del governo statunitense e le tensioni commerciali con la Cina mantengono alta l’incertezza, limitando la possibilità di nuovi massimi a breve termine.
Il sentiment torna in “paura estrema”
Dopo il crollo, il Bitcoin Fear & Greed Index è precipitato a quota 24, il livello più basso degli ultimi sei mesi, prima di risalire ai 40 di oggi. Questo valore ha collocato il mercato in una fase di “paura estrema”, segno che gli investitori sono cauti e restii a entrare in nuove posizioni. Tuttavia, storicamente, tali momenti hanno indicato ottime opportunità d’acquisto sull’asset.
L’ultima volta che l’indice era sceso così in basso risale ad aprile 2025, subito prima dell’impennata che aveva portato Bitcoin ai suoi massimi storici a maggio. Alcuni analisti interpretano quindi questa condizione come un’opportunità “contrarian”, seguendo il vecchio motto di Warren Buffett, “compra quando c’è sangue per le strade”.
ETF Bitcoin: afflussi record e dominio istituzionale
Mentre il mercato retail resta intimorito, il flusso di capitali istituzionali continua a rafforzarsi. Il BlackRock iShares Bitcoin Trust (IBIT) ha superato gli 800.000 BTC in gestione, pari a quasi il 4% della fornitura totale, e ha oltrepassato la soglia dei 100 miliardi di dollari in asset.
Da inizio mese, i fondi spot Bitcoin hanno registrato 5 miliardi di dollari in afflussi netti, estendendo a nove giorni consecutivi la striscia positiva più lunga dall’inizio del 2024. Complessivamente, gli ETF Bitcoin rappresentano ora 164,8 miliardi di dollari di asset, pari al 6,8% della capitalizzazione di BTC.
Questa crescita riflette la fiducia delle istituzioni in Bitcoin come riserva di valore regolamentata e difensiva, in un contesto di politica monetaria incerta. Il prossimo meeting della Federal Reserve, previsto per il 29 ottobre, con una probabile riduzione dei tassi di 25 punti base, potrebbe ulteriormente favorire l’afflusso verso asset alternativi come oro e BTC, considerato ormai “oro digitale”.
$HYPER e le sue potenzialità per gli investitori
Tra i progetti più promettenti in questa fase di volatilità spicca Bitcoin Hyper ($HYPER), la Layer2 sviluppata tramite la Solana Virtual Machine (SVM) e progettata per potenziare la blockchain di Bitcoin. La rete consente transazioni con BTC istantanee e a basso costo, mantenendo la sicurezza della blockchain principale di BTC. Questa infrastruttura apre la strada a BTC per le dApp, protocolli finanziari e persino NFT, un’evoluzione che fino a poco tempo fa sembrava impossibile.
Con $HYPER come token nativo, gli utenti possono accedere a staking con interesse APY del 50%, voto governance e applicazioni DeFi selezionate come DAO e Launchpad.
La prevendita del token è disponibile sul sito a un costo di 0,013105 dollari per ogni $HYPER, dove ha già raccolto l’impressionante cifra di 23,4 milioni di dollari. Con aspettative di crescita elevate secondo molti analisti, Bitcoin Hyper rappresenta la chiave per trasformare Bitcoin da semplice riserva di valore ad asset conveniente anche per pagamenti e la finanza decentralizzata, estendendone l’utilità.
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