Non accennano a mostrare alcun segnale di riscaldamento le azioni Saipem che sulla parità viaggiavano in mattinata e sulla parità continuano a viaggiare nel primo pomeriggio. Il titolo del settore engineering continua infatti a muoversi in area 2,35 euro praticamente gli stessi livelli di venerdì.

Considerando che l’andamento del Ftse Mib è decisamente negativo, il segno piatto di Saipem ci starebbe pure. In realtà si tratta comunque di una mezza delusione visto che il titolo si sta mostrando incapace di sfruttare un grande assist arrivato proprio oggi: la notizia della sottoscrizione di nuovi contratti in Nigeria ed Etiopia. Di solito questo genere di catalizzatori è in grado di generare un forte hype sul titolo coinvolto. Guardando al trend delle azioni Saipem nel primo pomeriggio, però, tutto questo non si vede.
Allargando l’analisi temporale oltre la sola seduta di oggi, emerge un trend piatto anche su base settimanale mentre la variazione dei prezzi nell’ultimo mese evidenzia un rialzo del 3,3 per cento. Tutti movimenti comunque contenuti che non cambiano l’andamento di più lungo termine del titolo. Le azioni Saipem, infatti, da inizio anno sono in ribasso dell’11 per cento.
Saipem: analisi dei nuovi contratti in Africa
Saipem consolida la propria posizione nel mercato globale dei fertilizzanti grazie alla firma di due nuovi accordi con Dangote Fertilizer, uno dei principali operatori africani del settore. I contratti riguardano la fornitura di tecnologia proprietaria, licenze e servizi ingegneristici per la realizzazione di sei unità di urea distribuite tra Nigeria ed Etiopia. L’iniziativa conferma il crescente ruolo strategico del continente africano nelle attività dell’azienda e amplia la visibilità dei ricavi nel segmento del fertilizing.
Nel dettaglio, Saipem metterà a disposizione di Dangote Fertilizer il proprio know-how tecnico e le licenze legate alla tecnologia Snamprogetti Urea, considerata uno dei principali standard industriali per efficienza, sicurezza operativa e sostenibilità. Quattro delle nuove unità verranno integrate negli impianti nigeriani, mentre le restanti due sosterranno l’espansione produttiva pianificata in Etiopia. L’operazione punta a incrementare la capacità locale di produzione di fertilizzanti, riducendo la dipendenza dalle importazioni e favorendo lo sviluppo di filiere agricole più competitive.
Oltre alla componente tecnologica, Saipem fornirà i servizi di ingegneria di base e di processo necessari alla progettazione delle strutture. La documentazione tecnica comprenderà specifiche, analisi di processo e studi preliminari indispensabili per l’avvio della costruzione delle unità di urea. Si tratta di attività ad alto valore aggiunto che rafforzano il posizionamento di Saipem nel segmento upstream della catena progettuale, con un profilo di rischio più contenuto rispetto ai contratti EPC tradizionali.
Le conseguenze di lungo termine
E’ fuori discussione che l’accordo con Dangote Fertilizer rappresenti un ulteriore riconoscimento del ruolo di Saipem come fornitore tecnologico di riferimento nel mercato della produzione di urea. Negli ultimi anni l’azienda ha progressivamente ampliato l’offerta di servizi basati su tecnologie proprietarie, un modello che consente margini più stabili e ricavi ricorrenti grazie alle licenze. La scelta di Dangote conferma la rilevanza di queste soluzioni in un contesto in cui molti Paesi emergenti puntano a potenziare la produttività agricola per sostenere la crescita demografica e la sicurezza alimentare.
Per Saipem, i nuovi contratti in Africa contribuiscono a rafforzare un portafoglio ordini già diversificato e in espansione, con una crescente componente non-Oil & Gas. Al tempo stesso l’operazione fornisce inoltre una maggiore visibilità sui flussi futuri, offrendo un segnale positivo al mercato. Questo teoricamente perchè, nella pratica, il titolo sta ignorando la notizia (almeno per adesso).
Cosa fare con le azioni Saipem
Gli analisti che coprono il titolo Saipem sono fortemente bullish. Sulla base di un totale di 17 valutazioni attive, i rating buy (comprare) sono ben 10. Molto interessante anche il posizionamento del target price medio: 3,08 euro ossia oltre il 30 per cento in più rispetto ai prezzi attuali. Questo è il potenziale di upside.
Più sul breve termine, l’analisi tecnica non sembra offrire grandi spunti. I prezzi sono sopra 2,3 euro con massimo intraday raggiunto a quota 2,35 euro. Per adesso, i massimi mensili a quota 2,38 euro non vengono agganciati. Ciò potrebbe significare che la riattivazione di un trend al rialzo non sia scontata. Anzi c’è il rischio che se quota 2,3 non dovesse reggere, le quotazioni possa anche portarsi indietro sui minimi delle ultime settimane a quota 2,25 euro.
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